Buona la prima per gli azzurri, Marchisio - Balotelli battono l'Inghilterra

L'Italia debutta come meglio non ci si poteva aspettare battendo per 2-1 gli inglesi sul tanto contestato campo dell'Arena Amazonia di Manaus. Decidono le reti di Marchisio (34') e Balotelli (50'). Di Sturridge (36') il momentaneo pareggio degli inglesi. Italia in testa al girone D alla pari del sorprendente Costa Rica vittorioso contro l'Uruguay. e la prossima sarà proprio Italia-Costa Rica.

Buona la prima per gli azzurri, Marchisio - Balotelli battono l'Inghilterra
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Di Arianna Folgosi

Debutto con vittoria per gli azzurri di Prandelli che a Manaus battono 2-1 l’Inghilterra di Rooney e Gerrard confermandosi bestia nera degli uomini d’oltremanica. Nonostante il clima umido, il campo rattoppato, le assenze eccellenti, non ultima quella di capitan Buffon, l’Italia risponde presente alla chiamata del campo e impatta nel migliore dei modi con il Mondiale. Decidono le reti di Marchisio nel primo tempo e di Balotelli in avvio di ripresa. Sturridge alimenta le speranze inglesi trovando il pareggio due minuti dopo il gol del Principe Marchisio.

L’Italia convince per lunghi tratti salvo rischiare con i singoli in più di un’occasione. Buon possesso palla, quasi sfinente a tratti. Ottima prova per Candreva e il giovane Darmian alla prima esperienza mondiale. Luci ed ombre per la difesa azzurra. Chiellini appare arrugginito nel ruolo di esterno sinistro, Paletta rischia grosso, Barzagli si immola e salva tutto. Sirigu, autore di una buona prova, reagisce bene al forfait dell’ultimo minuto di Buffon e ne fa le veci con convinzione.

Delude Rooney, pericoloso nella ripresa con un diagonale insidioso. Convincono e spaventano i giovani di mister Hodgson, primo fra tutti Sterling, autore di una prova eccellente. Velocità, carattere, decisione e tecnica, semina il panico nella retroguardia azzurra soprattutto nel primo tempo. Sturridge, compagno di Suarez al Liverpool, dice la sua con prepotenza. Per il resto Hdgson e i suoi devono inchinarsi ancora una volta al catenaccio azzurro, alla storia che dopo 34 anni continua a perseguitarli. Ma ciò che hanno fatto vedere in campo parla di una Nazionale rinnovata, con uno spirito nuovo, con dei giocatori tecnici, che può impensierire chiunque.

Colpo d’occhio incredibile all’Arena Amazonia. I brasiliani sono tutti per gli azzurri. Prandelli conferma quanto previsto in settimana. 4-51 per il Ct azzurro con Balotelli unica punta, Chiellini a sinistra, Paletta e Darmian a coprire a destra. 

Hodgson  risponde con 4-2-3-1 con Sturridge unica punta, Rooney, Sterling e Welbeck a fargli da supporto e il sempiterno Gerrard.

PRIMO TEMPO L’Italia da il via alle danze. Bel pallone di Pirlo in profondità per Darmian, troppo lungo. L’Italia prova subito a dire la sua ma le linee molto strette in avvio. Gli inglesi pressano alto e al 3’ la prima occasionissima del match è sui piedi di Sterling. Va via in velocità il diciannovenne e scarica un bolide che per pochi centimetri trova solo l’esterno della rete dando a tutto lo stadio  l’illusione del gol. Forcing inglese nei primi cinque minuti. Super Sirigu prova a non  far rimpiangere Buffon con l’ottimo intervento su Handerson un minuto più tardi. La difesa appare stordita, Chiellini non sembra gradire la posizione da esterno sinistro, l’avvio non è dei migliori per il giocatore della Juve. Anche Paletta soffre l’esordio. Il tanto discusso fattore clima non da sconti. Trentac gradi e l’85% di umidità percepita. Un inferno. Candreva perde l’attimo al 7’, lui che con la Lazio sfrutta molto il potente tiro di cui è dotato e, nel proseguo dell’azione, Pirlo chiede un tocco di mano in area ma, come mostra il replay, il braccio di Johnson è saldamente attaccato al corpo. L’Italia però sembra uscire dal guscio e provare  ad invertire l’andamento dei primi minuti. 

È una nazionale ritrovata, con lo spirito giusto e che può impensierire chiunque

Ottimo l’avvio di Darmian che sfodera grande carattere all’esordio Mondiale. Prandelli dalla panchina chiede a Marchisio di scalare in fase di non possesso per aiutare a contenere un indemoniato Sterling. All’ 11’, ancora troppi errori ed  incertezze: leggerezza di Paletta che passa involontariamente a Welbeck, il pallone finisce sul fondo. L’Italia guadagna metri ma Sturridge è sempre in agguato. Velocissimo il giovane talento inglese al 15’, Paletta, ancora in difficoltà, rimedia come può e il pallone arriva a Sirigu. L’Inghilterra chiude bene a centrocampo, concedono pochi spazi gli uomini di Hodgson. Al 19’ Candreva prova il bolide dalla distanza, Hart non trattiene ma non c’è nessuno a ribadire in porta. Esasperato, a tratti, il possesso palla. Il pubblico non gradisce, i ritmi sono blandi. Verratti e lo stesso Pirlo, si trovano spesso troppo dentro alla linea difensiva. L’obiettivo dichiarato di Prandelli, avere predominio a centrocampo appare lontano dall’attuarsi. Ancora un pericolo al 24’ per gli azzurri. Welbeck va sul fondo e crossa nell’aria piccola saltando di netto Paletta, Barzagli ci mette un piede in scivolata: intervento provvidenziale il suo, e tanta fortuna.

Difesa ancora imbarazzante in questa occasione. Alla mezz’ora l’Italia prova a portare lievemente in avanti i playmaker ma gli inglesi chiudono bene. Troppo prevedibile il pallone di Balotelli per Marchisio al 30’, chiude la difesa. Occasione per Balotelli al 33’. Pallone ottimo di Darmian che spizzando in torsione la regala al numero 9 azzurro che non riesce a trovare la porta e spreca tutto. L’Italia poi coglie l’attimo. Minuto 34’: azione su calcio d’angolo su schema. Candreva indietro appoggia per Darmian che da a Pirlo, velo del numero 21 azzurro, il pallone arriva a Marchisio che scarica dai trenta metri un bolide che si alza da terra e batte Hart. Nemmeno il tempo di gioire che l’Inghilterra trova subito il pareggio. Al 37’ Rooney crossa da sinistra dal fondo, assist perfetto per Sturridge che di prima infila Sirigu. Paletta non arriva, la difesa non chiude. Impatta il compagno di squadra e di reparto di Suarez al Liverpool. Nel recupero succede di tutto. Minuto 46’: Balotelli si sveglia e con un numero dei suoi inventa un pallonetto che chiama Hart fuori dai pali, salva tutto Jaghielka sulla linea. Al 47’ poi Candreva coglie il palo con il destro. Possesso palla in favore degli azzurri in questi primi 45 minuti, 60%. Gli inglesi sono apparsi più propositivi, più accorta la partenza degli azzurri.

Balotelli ha sfiorato un gran gol sul finale del primo tempo ma Jaghielka salvava sulla linea

SECONDO TEMPO Invariati, da ambo le parti, gli undici in campo nella ripresa. Passano cinque minuti e Balotelli, l’uomo più atteso, si sblocca e trova il gol del vantaggio. Super Mario di testa anticipa Cahill e batte Hart con il pallone che sfila sotto le gambe dell’estremo difensore. Ottimo il cross di Candreva dalla destra di sinistro a rientrare. Azzurri dunque sul 2-1 in avvio di ripresa. Ma la reazione degli inglesi è di orgoglio puro. Diagonale temibile di Rooney al 54’, il pallone sfila di un niente alla sinistra del palo. La malasorte sembra continuare a perseguitarlo in Nazionale. Un minuto più tardi fa discutere un contatto in area tra Paletta e Gerrard ma il replay mostra che è il capitano del Liverpool a cercare il contatto, giusta la decisione di proseguire  di Kuipers. Al 63’ le prime sostituzioni. Barkley per Welbeck nelle fila inglesi, Thiago Motta per Verratti, in ombra, per gli azzurri. Gli inglesi non mollano. Minuto 72’: Johnson prova la conclusione ma il pallone finisce sul fondo.

Continua intanto il circo delle sostituzioni. Entra Wilshere per Henderson ed Immobile per Balotelli. Rimane il 4-5-1 per gli azzurri. Al 76’ punizione per gli inglesi, batte Baines, specialista. È bravissimo Sirigu in tuffo a deviare in angolo con i pugni. Terzo cambio per  gli azzurri al minuto 80’. Esce Candreva, autore di una buonissima gara, al suo posto Parolo. Calcio di punizione dal limite per i leoni d’Inghilterra al minuto 85’. Fallo di de Rossi. Va Gerrard, alto sopra la traversa. Al 40’ Prandelli chiede possesso palla sul finale. La stanchezza si fa sentire, anche i falli ne sono figli. Cinque minuti di recupero sembrano eccessivi anche per sei cambi effettuati. Primo ammonito della gara, Sterling al 92’. Immobile sempre sul filo del fuorigioco. L’Italia tiene palla. Altro fallo questa volta di Cahill. Guadagnano tempo gli azzurri. Punizione dai trenta metri, sul pallone il mago Pirlo. Esterno della traversa a portiere spiazzato, incredibile. Finisce qui. Chi la dura la vince. Azzurri in testa al girone con la sorpresa Costa Rica.