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Per questa partita è tutto, lo stadio si svuota e le strade del Brasile tornano a popolarsi. Che ne sarà di questa squadra? La prossima è contro il Camerun, la squadra più abbordabile del girone. Poi si farà sul serio. Scolari riuscirà a fare i giusti cambi per rivitalizzare la squadra? O si tratterà di un altro fallimento Carioca? Un saluto da Marco Lo Prato, alla prossima!

Perché non provare Hernanes in mediana, al posto di un Paulinho che non sta dando quel che si aspettava? Al Brasile servono geometrie, il gioco deve partire da dietro, non si può pensare che Neymar od Oscar salvino sempre la patria. Nel Messico brillano Rodriguez e Rafa Marquez, che creano un'incredibile densità nell'area di rigore e non permettono il gioco agli avversari. In tutto questo, anche i centrali del Brasile non hanno sfigurato, confermandosi solidissimi: Thiago Silva ha preso qualsiasi cosa passasse per l'area di rigore e David Luiz ha contribuito a salvaguardare la propria porta. 

Intanto, arrivano le prime statistiche della partita. Ochoa ha realizzato 7 (sì, SETTE) parate, fondamentali per permettere al Messico di strappare un punto ad un Brasile che probabilmente non sarà il più forte di sempre, ma comunque ha giocatori che fan paura. In solo il 14% delle partite della propria storia Mondiale i carioca non erano riusciti a segnare in una partita. Miserie. Ochoa si iscrive alla lista dei portieri che hanno fermato la Seleçao. Ricordiamo che è svincolato, ha 29 anni. Che qualche squadra si fidi della super prestazione e decida di comprarlo? 

Ochoa è il salvatore della Patria per il Messico, mentre in Brasile si respira aria di tempesta. La squadra non ha entusiasmato a causa della carenza di gioco e anche qualche svarione difensivo. Fred su tutti è stato il più deludente, totalmente estraniato dal gioco, ma anche Neymar e Oscar oggi non sono riusciti ad accendere la luce nell'attacco brasiliano. Quella che doveva essere una partita importante per contrassegnare i passi in avanti nel gioco, riporta sulla terra il Brasile e mostra tutte le lacune che un ottimo Messico è riuscito a smascherare. Herrera ha imbastito una formazione tosta e grintosa, governata magistralmente da personaggi come Rafa Marquez (ma siamo sicuri che abbia davvero 35 anni?), Peralta, Moreno e Dos Santos. La garra agli uomini del Trìcolor non manca, così come non mancano i punti: 4, come il Brasile, e qualificazione sempre più vicina. 

90' + 3 - Neymar sbaglia l'ultima imbeccata e la partita FINISCE COSI', 0-0. 

90' + 2 - Rafa Marquez recupera un pallone in difesa e guadagna un fallo a centrocampo. Secondi preziosi per il Messico.

90' - JULIO CESAR PARA TUTTO SU JIMENEZ, CHE SUGLI SVILUPPI DI UN CONTROPIEDE TENTA LA FORTUNA DAL LIMITE DELL'AREA

89' - GUARDADOOO, ALTO DI POCO! Sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla arriva a Guardado che sulla fascia si coordina e tira in porta, la palla scavalca Julio Cesar ma non riesce a scendere. Fuori. 

85' - OCHOAAAAAAAAA, PAZZESCA PARTITA DEL PORTIERE MESSICANO! THIAGO SILVA DA DUE METRI DALLA PORTA SI COORDINA E DI TESTA COLPISCE A POSTO SICURO, MA OCHOA E' STREPITOSO NEL REAGIRE D'ISTINTO A DEVIARE CON LA MANO DESTRA! 

84' - Luiz Gustavo parte in solitaria sulla fascia e conquista un fallo in ottima posizione. 

82' - Il Brasile tenta il tutto per tutto: sta per entrare Willian al posto di Oscar. Nel Messico pronto Jimenez per Dos Santos. 

80' - Marcelo perde una palla sanguinosa, i centrocampisti non perdono attimi preziosi e verticalizzano per il rapace Chicharito che effettua un movimento di corpo pazzesco smarcandosi da Thiago Silva, il quale è costretto ad abbatterlo per non farlo arrivare in porta. Giallo per il capitano del Brasile. 

78' - Hector Moreno chiude un'altra avanzata offensiva brasiliana, monumentale il difensore del Messico che quest'oggi non ha concesso nulla agli avversari. 

76' - CI PROVA JO SU ASSISTENZA DI BERNARD, MA IL PALLONE ESCE A LATO! Neymar smista per il giocatore dello Shaktar che verticalizza immediatamente per il taglio di Jo, che da posizione molto defilata fa partire una sorta di tiro della speranza e grazia Ochoa. Sempre 0-0.

74' - E' tempo delle percussioni in quel di Fortaleza. Il Brasile tenta la via dell'individualismo e in quest'occasione è Oscar a portare avanti il pallone, per poi essere fermato dalla muraglia messicana. 

70' - Ora il BRASILE ci crede e forza ogni possibile azione in attacco, ma il Messico crede con un Ochoa ora più che mai in modalità ON FIRE. Intanto esce PERALTA, entra HERNANDEZ. Il Chicharito negli ultimi due anni ha segnato più gol di tutti in Premier League da subentrante (14 reti). 

69' - CHE GOL STAVA PER FARE NEYMAR, MA OCHOA SI FA TROVARE PRONTO ANCORA UNA VOLTA! Cross di Marcelo, Neymar stoppa di petto, si coordina e calcia di prima intenzione ma il ricciolone portiere messicano gli nega la gioia del gol. Si è acceso il Brasile. 

68' - Fred esce fra i fischi, entra Jo per fare tutto ciò che Fred non ha combinato in 68'. Non molto quindi, a dire la verità. 

66' - Il Messico ci prova, ma Thiago Silva regola tutti e salva il Brasile. Sta per entrare Jo, probabilmente per un macabro Fred. 

63' - Fase statica della partita, il caldo inizia a farsi sentire. Ci prova Neymar su punizione, palla fuori ma Ochoa l'aveva battezzata. 

57' - UN ALTRO TIRO IN PORTA DI UN CENTROCAMPISTA MESSICANO, QUESTA VOLTA HERRERA! Julio Cesar indiavolato cerca di dare una scossa ai suoi, anche Thiago Silva suona la carica ma il Brasile ora come ora sembra senza idee. 

55' - Il Messico in questo inizio di ripresa ha preso in mano il possesso del centrocampo e dirige le operazioni. Il Brasile gioca di contropiede, lasciando Neymar come unica opzione offensiva ma i suggerimenti lunghi per lui sono spesso sbilenchi. Momento critico per i Carioca e di massima spinta per gli uomini di Herrera. 

54' - ANCORA VAZQUEZ, FUORI DI POCO! Il Messico sfrutta la superiorità numerica a centrocampo, muove palla velocemente da un lato all'altro e porta al tiro uno dei suoi bombardieri. Palla alta sopra la traversa. 

51' - Bernard sfoggia subito le sue caratteristiche migliori ovvero la capacità di correre e di inserirsi alle spalle dei difensori. In cinque minuti ha fatto molto di più che Ramires in tutto il primo tempo. Ancora inesistente Fred. Si scaldano Maicon, Jo e Hernanes. 

48' - SUBITO BERNARD, CROSS INSIDIOSO CHE RODRIGUEZ E' LESTO A METTERE IN ANGOLO. Da quelle parti si aggirava pericolosamente Neymar. 

46' - Ricomincia la partita, Bernard si posiziona a destra mentre Neymar va a sinistra. O'Ney torna nella posizione che occupa al Barcelona, tuttavia più orientato verso la porta. 

22:01 - ENTRA BERNARD, ESCE RAMIRES. Primo cambio per Felipao che fa entrare un giocatore rapido e veloce per sconquassare la difesa avversaria. Intanto in tribuna si accomoda Kobe Bryant. 

La partita non è stata fra le più esaltanti di questa ricca rassegna Mondiale, ma c'è un dato che può invogliarvi a continuare a seguire il match: dei 133 gol segnati durante la Coppa del Mondo, il Brasile ne ha realizzati il 60% (80) nella seconda frazione. Il Messico il 63% (26 su 41). 

FINISCE IL PRIMO TEMPO. Il Brasile ha tante occasioni per passare in vantaggio ma l'imprecisione e un super Ochoa fanno terminare la prima frazione in parità senza alcuna rete. Il Messico gioca una partita ordinata e semplice, sfruttando i suoi punti di forza: difesa aggressiva e ripartenza, nessun vezzo stilistico e tanta garra, sostanza. Il Brasile invece non ha tratto giovamento dall'inserimento nell'undici iniziale di Ramires che è caduto in un vortice di cambiamenti tattici voluti da Scolari e che ha cambiato diverse posizioni. Il ventaglio di opzioni di Felipao è stato del tutto scandagliato: 4-3-3, 4-2-3-1, scambio di posizione fra Oscar e Ramires o fra Neymar e Oscar, ma per ora nulla scalfisce la difesa comandata dall'eterno Rafa Marquez. 

1' di recupero, Scolari cambia ancora: Ramires torna a destra, Oscar dirottato a sinistra. 

43' - PAULINHO DA UN PASSO SI FA RESPINGERE IL TIRO DA OCHOA! Cross di Neymar con la palla che spiove in mezzo, sponda di Thiago Silva di petto con David Luiz e Paulinho si gettano sul pallone ma Ochoa è tempestivo nell'uscita e di petto chiude lo specchio agli avversari. Ottima partita anche del portiere messicano. 

39' - VAZQUEZ DA FUORI, PALLA A LATO DI POCO! Peralta fa ciò che vuole sulla fascia di Dani Alves, poi mette in mezzo dove a colpire c'è Vazquez che mira l'angolino basso ma la palla sfila di poco fuori dalla porta di Julio Cesar. Ottima partita dei messicani che attendono l'avversario e poi ripartono. 

36' - Il Messico rimette la testa nell'area avversaria, ma i maggiori pericoli arrivano da tiri da fuori. Il Brasile ha come unico modo di mettere in difficoltà gli avversari quello di effettura repentini cambi di gioco da un lato all'altro, sfruttando le sovrapposizioni di Marcelo e Dani Alves. Quest'opzione sembra però poco attuabile con i giocatori a centrocampo a dispozione del Brasile. Che ci sia bisogno di Hernanes? Intanto Ramires continua a cambiare posizione in campo. 

34' - Per l'ultima parte di primo tempo, Felipe Scolari ha varato un cambio nella formazione: Ramires va al centro del campo e Oscar si sposta a destra. Ora la squadra carioca si dispone con un 4-3-3. Intanto serie di calci d'angolo per gli uomini di Felipao. 

32' - NEYMAR PARTE IN PROGRESSIONE, LO DEVONO FERMARE IN QUATTRO! Ha una velocità di gamba pazzesca O'Ney, checché ne dicano gli scettici. Al quarto raddoppio però perde palla ed è costretto a fermarsi. 

28' - Per ora un giocatore che non si è ancora visto è Fred. 3 azioni si sono sviluppate coinvolgendolo e in tutte e tre le occasioni si è fatto trovare in fuorigioco.

25' - MAGICO COLPO DI TESTA DI NEYMAR, MA SUPERBA PARATA DI OCHOA! Bel cross di Paulinho, Neymar stacca di testa e indirizza bene il pallone, saltando sopra lo specialista Rafa Marquez. Ochoa è però straordinario a parare con la mano aperta e a respingere l'offensiva avversaria. Il salvataggio è molto simile alla parata di Gordon Banks su Pelé a Messico '70. 

23' - HERRERA! Prima vera occasione della partita, tiro da fuori del messicano. Alto. 

20' - Al Brasile mancano idee a centrocampo. Luiz Gustavo e Paulinho non riescono a dar lucidità alla manovra e il possesso palla brasiliano è sterile. 

16' - La partita è molto dura. Falli su falli, ma per ora l'arbitro non estrae neanche un cartellino. Neymar è il più bersagliato dai tackle avversari. 

14' - Il Messico è compatto e serra le proprie linee di gioco, tuttavia Marcelo recupera un pallone importante che fa scattare il contropiede brasiliano. Azione caotica in area, poi è lo stesso Marcelo a tentare il cross in area ma la palla carambola sul naso di Paulinho ed esce. 

10' - Oscar crea i primi pericoli sulla trequarti: serie di dribbling e poi cross centrale, dove Fred tira in porta, ma l'attaccante carioca è in fuorigioco. Nulla di fatto, ma ora il Brasile gestisce mentre il Messico gioca di contropiede. 

6' - Primo capitolo della sfida nella sfida, Dos Santos - Neymar. Il messicano (figlio di Zizinho) ruba palla al brasiliano che però non demorde e recupera, dando il là alla nuova avanza brasiliana. Nulla di fatto però visto che la difesa spazza. 

3' - Il Messico guadagna il primo calcio d'angolo del match. Nulla di fatto sugli sviluppi, ma per ora gli uomini di Herrera stanno dando aria alla proria foga agonistica. 

2' - Due falli in quaranta secondi per il Messico, entrambi intimidatori. L'arbitro per ora non estrae cartellini ma predica calma. I Messicani hanno voluto dare un segnale. 

1' - Brasile in consueta maglia gialla, Messico in tenuta rossa. Partono subito forte i Brasiliani con Ramires che tenta la prima sgambata sulla fascia. Il Messico è aggressivo, fallo a centrocampo. 

20:57 - Emozionante l'inno cantato a cappella dallo stadio brasiliano, con i tifosi che si stringono ancor di più e si fanno forza. Si comincia. Neymar e Luiz Gustavo devono stare attenti poiché sono stati ammoniti. Nel Messico invece il solo Moreno è in diffida. 

20:51 - I Brasiliani entrano in campo con il consueto trenino, ognuno sulla spalla dell'altro. Inni Nazionali. 

20:50 - Sugli spalti dello stadio di Fortaleza si è già scatenata la Torcida, anche se i tifosi del Messico abbondano sui seggiolini. Le squadre stanno per entrare in campo. 

20:30 - E' il quarto incontro fra Brasile e Messico ai Mondiali, dopo 1952, 1954, 1962. 3 vittorie Carioca, 11 gol segnati e nessuno subito. Ma nelle ultime uscite, i messicani hanno fatto soffrire e non poco i pentacampioni del Mondo: una su tutte, la finale dell'Olimpiade, con il CT Herrera che schiera come titolari 7 giocatori di quell'undici. In quel Brasile c'erano Neymar, Oscar, Marcelo e Thiago Silva, che oggi cercano vendetta. 

20: 05 - Arrivano le formazioni ufficiali del match, direttamente dall'account Twitter della FIFA. BRASILE: Julio Cesar, Dani Alves, Thiago Silva (c), David Luiz, Marcelo, Paulinho, Luiz Gustavo; Fred, Neymar, Oscar, Ramires. CROAZIA: Ochoa, Rodriguez, Marquez (c), Herrera, Layun, Dos Santos, Moreno, Guardado, Peralta, Aguilar, Vazquez. Il Brasile quindi rinuncia ad un acciaccato Hulk per la corsa di Ramires, mentre il duo in mediana viene confermato, con Hernanes che partirà ancora una volta in panchina. Nel Messico tutto confermato, panchina per Chicharito Hernandez, tandem d'attacco Dos Santos - Peralta. 

20.00 - Buonasera e benvenuti alla diretta scritta live e di Brasile - Messico (ore 21.00), secondo match del Gruppo A per i padroni casa, valido per i Mondiali 2014. Dopo l'affermazione contro la Croazia segnata dalla stella di Neymar e da qualche favore arbitrale, il Brasile di Scolari prova a chiudere il discorso qualificazione contro l'insidioso Messico, vincente nel primo match giocato con il Camerun di Eto'o. 

19.50 - “Per ora tutto bene. Ma se non vinco mi dovrò rifugiare in Kuwait e chiedere asilo politico”. Felipe Scolari, fra il serio ed il faceto, parla così del momento che vive il suo Brasile. Il motivo è semplice: il Mondiale giocato in casa porta come unica conseguenza per la squadra ospitante la monogamia con un solo risultato: la vittoria. Così, dopo un esordio da 3 punti (ma non esaltante) contro la Croazia, il Brasile è chiamato ad un ulteriore prova di forza per mettere a tacere quegli scettici che non riconoscono nei carioca una manovra corale e dei reparti calcisticamente compatti. Perché questa è l’idea, tanto semplice quanto efficace, che Scolari ha applicato nei suoi anni di Seleçao (e che già è valso un titolo Mondiale, nel 2002) trovando poi un suo personale pupillo, il giocatore capace di far saltare il banco e da difendere sempre e comunque: ai tempi del Mondiale giappo-coreano fu Ronaldo, subissato di critiche dalla stampa poiché non scendeva in campo con la maglia della Nazionale da 3 anni a causa degli infortuni, mentre l’avvicinamento a questa Coppa del Mondo è stato scandito dall’ascesa nel panorama globale del fenomeno Neymar Jr, che a Barcelona fa la comparsa nella squadra di Leo Messi, quando in Nazionale è padrone indiscusso delle chiavi del gioco. Ed è proprio nella Seleçao che Neymar ha espresso il meglio di sé: 33 gol ad appena 22 anni, raggiunto Ronaldinho con l’ultima doppietta fra i migliori marcatori della storia verdeoro. Mica male per un ragazzo al suo primo Mondiale. 

19.40 - Il Messico invece è giunto a questa Coppa del Mondo fra mille difficoltà. La qualificazione raggiunta all’ultimo, i repentini cambi di allenatore, l’insicurezza della rosa, le precarie condizioni fisiche del Chicharito Hernandez, che era esploso proprio in occasione del Mondiale Sudafricano di 4 anni fa. Eppure, nonostante tutto, la prima vittoria contro il Camerun ha dato segnali incoraggianti al nuovo tecnico Herrera: la squadra è ben messa in campo e risponde in modo ottimale alle avanzate avversarie, con una capacità di chiudersi e riattaccare che può risultare letale. Molto bene anche in fase di marcatura, ove il sistema asfissiante ideato dai messicani ha praticamente estraniato dal gioco Samuel Eto’o, il pericolo numero uno del Camerun. Si è inoltre scoperto ancora una volta decisivo Peralta, ragazzo esploso tardi ma che negli ultimi anni si è tolto più di una soddisfazione in maglia Trìcolor, come la vittoria alle Olimpiadi di Londra 2012, quando si laureò bomber e giustiziatore del Brasile con una doppietta in finale. 

19.30 - Oggi Oribe Peralta si presenta alla partita contro i Carioca con già un gol segnato e la voglia di continuare a sorprendere. Perché il CT Herrera pare intenzionato a dar fiducia a lui piuttosto che a Hernandez che sta ancora recuperando la miglior condizione fisica. Chicharito aveva annunciato: “Datemi una ventina di minuti e spacco anche la porta”, era pronto a tutto pur di riconquistare la maglia da titolare, ma la coppia Peralta - Dos Santos (quanto fanno male quei due gol annullati ingiustamente dal guardalinee nel match d’esordio?) garantisce gol e tanto movimento per la squadra e quindi è giusto darle fiducia. 

19.20 - Nel Brasile invece, Hulk ha superato gli esami strumentali ed è pronto a giocare. Tuttavia potrebbe trovare spazio Ramires al posto del roccioso attaccante, visto che Felipao preferirebbe preservare i suoi pezzi migliori in vista delle partite davvero importanti (ma Hulk si può definire tale? Ha sempre giocato sotto le aspettative con la maglia della Nazionale). Per il resto tutto confermato, anche se Paulinho (che non sta vivendo un buon momento di forma) potrebbe rischiare il proprio posto nell’undici titolare a discapito di Hernanes che nell’ultima partita è riuscito a dare quel mix di esperienza, geometrie e fantasia che è risultato determinante ai fini del risultato. Con il Profeta la squadra gira meglio, ha un gioco più fluido senza che o Neymar o Oscar si debbano abbassare troppo per creare gioco. Nel caso Felipao si decida a dare fiducia al consueto undici titolare, In difesa poi Scolari vorrebbe aggiustare qualche vite traballante (leggasi aree di campo aperto per gli avversari a causa dei terzini che coprono male) sostituendo Dani Alves con il veterano ed ex Tripletista Douglas Maicon, reduce da un’ottima stagione alla Roma e capace di essere un vero e proprio fattore sia offensivamente sia nella propria metà campo. 

19.00 - Ci sono poi da spendere parole d’elogio per un giocatore che è stato capace in 90’ di far ricredere molte persone che lo davano come un giocatore superfluo, il cui posto doveva essere preso da Willian. Si parla di Oscar, il fantasista del Chelsea che veniva da mesi opachi in quel di Londra e in terra brasiliana le critiche al CT che lo schierava titolare continuavano imperterrite fino alla partita contro la Croazia. In quel momento c’è stata la svolta: un dribbling secco su più uomini, palla a Neymar che la accarezza e la stampa sul palo, poi gol. Un’azione che sa di Brasile, un’azione che sa di Oscar e di ciò che sa far meglio. Azionare i terminali offensivi (oltre a sradicare palloni: ben 10 intercetti giovedì scorso) e segnare, sorprendendo gli avversari con quel tocco che li ha anticipati tutti. 

18.50 - Il Brasile è ora chiamato ad una prova di forza, a far vedere che è capace di migliorare quanto di buono già fatto vedere e di limare i limiti di gestione del gioco e di manovra palesati nel corso dell’esordio mondiale. Il Messico vuole continuare a credere e sperare in un passaggio agli ottavi di Finale. Appuntamento alle 21 in punto per l’inizio della seconda giornata del Mondiale di Brasile 2014!