Che il Girone D fosse tra i più equilibrati di questi Mondiali brasiliani lo avevamo supposto fin dal principio, da quel sorteggio che relegò Italia, Uruguay ed Inghilterra nello stesso gruppo a giocarsi i due posti in palio per accedere agli ottavi. Ecco, questo era facilmente immaginabile, che la qualificazione fosse cosa a tre. Ciò che invece non era previsto accadesse e che ha scombinato piani e infranto certezze è la grande prestazione ottenuta dal Costa Rica, vittorioso al debutto contro la ben più titolata e rinomata collega americana. Successo che lo ha proiettato in testa al girone a pari punti con l’Italia.

Già, perché la netta vittoria della cenerentola in tacchetti contro l’Uruguay di Tabarez (3-1) e quella degli azzurri contro gli inglesi (1-2) ha fatto si che la sfida di giovedì sera sia già una gara da dentro-fuori. Uruguay ed Inghilterra sono chiamate al riscatto dopo le delusioni del debutto. Chi perderà dirà definitivamente addio al mondiale, l’altra potrà e dovrà aggrapparsi a quel sottile filo di speranza che la tiene ancora a galla. In attesa non tanto di Italia-Costa Rica, quanto del match del 24 giugno.

L’ipotesi che entrambe, alla fine di questa fase a gironi, possano essere eliminate fa sgranare gli occhi dallo stupore.

Vietato sbagliare, dunque, per evitare una cocente e quanto mai prematura eliminazione.

Giovedì sera, alle 21 ora italiana, l’Arena Corinthias di San Paolo sarà quindi una bolgia. Uno degli stadi più grandi di questi Mondiali (68.000 posti di capienza) è pronto a farsi teatro del match più interessante di giornata.

I precedenti nelle competizione iridata fanno ben sperare la squadra di Tabarez che non ha mai subito una sconfitta. Nel 1954 vinse infatti per 4-2 mentre nel 1966 finì 0-0. L’ultimo scontro diretto risale però al 2006, in occasione di un’amichevole ad Anfield Road vinta dagli inglesi 2-1.

La sfida si presenta davvero emozionante, non solo per la posta in palio. Tensione, adrenalina, orgoglio, riscatto. Ciò che ci si augura è di assistere ad una gara combattuta, senza fiato (non solo per le temperature), conquistata ad ogni pallone. Indubbio è che le due squadre abbiano, nell’attacco, il loro punto di forza. Le due stelle del Liverpool Suarez, certo non ancora al meglio della condizione, e Sturridge si ritroveranno da avversari, loro che quel Liverpool lo hanno fatto tornare grande L’uruguagio è andato a segno 31 volte in Premier in 33 presenze con oltre 21 assist all’attivo. L’inglesino, a segno anche contro gli azzurri, è andato in rete 22 volte in 29 partite con più di 9 assist. Insomma una sfida tra titani. Senza dimenticare l’ex Napoli Cavani, sua la rete inutile contro il Costa Rica, e Rooney ancora alla ricerca di un tap in Mondiale.

URUGUAY Tabarez dovrà rinunciare allo squalificato Maxi Pereira ma non solo. Diego Lugano, il capitano, accusa un problema al ginocchio sinistro e rende dubbio il suo impiego. Esclusa, per il momento, la necessità di un intervento chirurgico ma resta in bilico la sua presenza anche contro gli azzurri il 24. Difesa in allarme dunque. L’umore poi non è certo dei migliori dopo la dura sconfitta subita. E anche questo è qualcosa su cui si dovrà lavorare. È invece quanto mai probabile che il mister chieda uno sforzo a Suarez. L'Uruguay non può permettersi di rinunciare al suo miglior elemento, in questa situazione, seppure non al meglio della condizione.

“Si è allenato per tutta la settimana con i compagni di squadra ma so che una partita è ben diversa da una seduta di allenamento o ad una partitella. Di certo c’è la possibilità che Luis non sia quello visto in Premier ma anche se non è al 100% è uno di quelli che può dare qualcosa in più a questa squadra e ne tengo conto.”

Il ct dell'Uruguay Oscar Tabarez fa pre-taticca. Nulla (o quasi) deve trapelare del ritiro di Sete Lagos dove la Celeste sta preparando la sfida. Tutte le attenzioni sono appunto rivolte su Luis Suarez. Non vuole dare troppe indicazioni, stizzito nei giorni passati per le presunte fughe di notizie circa l’impego di Suarez durante un test a porte chiuse

“Vedo che certe informazioni sono filtrate, oppure qualcuno ci ha spiato. Come ci consente il regolamento, abbiamo effettuato una seduta a porte chiuse. C'è qualcuno che non rispetta le regole. Oppure qualcuno passa informazioni riservate. Il suo impiego dal 1′, nella gara contro l'Inghilterra, è una possibilità. Darò la formazione in extremis, è una strategia. Contro il Costa Rica, l'ho data con un giorno di anticipo e nessuno mi ha ringraziato. Ora, spero che nessuno mi rimproveri".

Suarez dal canto suo si dice sereno della forma ritrovata ed esprime tutto la voglia di aiutare i compagni in una gara così importante. Ieri, nei soli 15 minuti di allenamento aperti ai mass media, Suarez si è mostrato in discreta forma senza ovviamente strafare, forse anche seguendo le indicazioni del suo ct.

Ci sarà di certo Cavani che manda un messaggio chiaro ai Leoni di Hodgson: “L’Inghilterra deve preoccuparsi, siamo una squadra difficile da battere, una squadra che ha carattere se ci vogliono sconfiggere devono fare una vera e propria battaglia. Noi siamo pronti a reagire al primo ko e ad affrontare questo tipo di situazione che abbiamo anche già affrontato e superato in passato.”

Si va verso il 4-4-2. Tra i pali Muslera, quindi Caceres spostato a destra e l'ex Inter Alvaro Pereira sulla corsia mancina. Al centro della difesa Godin e il dubbio Lugano. In mezzo al campo i due combattenti Arevalo Rios e Gargano, con Stuani e Rodriguez larghi sulle fasce. In attacco la coppia Suarez - Cavani. Forlan pronto in panchina.

INGHILTERRA Hodgson ha le idee chiare in vista del match: "Le temperature più miti aiuteranno e ci permetteranno di giocare a ritmi più alti. Non mi lamento anche se giocare a Manaus non era poi così male. Loro sono una squadra pericolosa con tre attaccanti top come Cavani, suarez e Forlan. Hanno un ottimo centrocampo e Rodriguez batte bene i calci da fermo. Ciò che è successo nella prima partita non avrà alcun effetto sul match. Sono soddisfatto di Rooney. Contro l'Italia è stato utile averlo dietro e vederlo correre più di tutti. Oltre a Gerrard e Lampard lui è quello con più esperienza. Chamberlain? Non è in lizza per un posto da titolare. Noi guardiamo la squadra. sapevamo che uno fra noi, l'italia e l'Uruguay avrebbe dovuto lottare per restare, ce la mettiamo tutta."

Confermerà il 4-2-3-1 e gli stessi undici visti contro gli azzurri e autori comunque di una buona prova.

In porta Hart, Glen Johnson e Baines terzini con Jagielka e Cahill centrali. Gerrard sarà il punto di riferimento a centrocampo, al suo fianco Henderson, preferito a Wilshere. Sulla trequarti Welbeck, Rooney e il giovane Sterling, la cui velocità ha creato non pochi problemi alla retroguardia azzurra. Sturridge sarà il terminale offensivo.

Il veterano Frank Lampard: “Quando c'è un Mondiale ci fissiamo con un giocatore. Dobbiamo guardare la squadra, senza concentrarci su un singolo. Ci sono stati tanti aspetti positivi nella gara l'Italia, ma abbiamo perso. E tutti ora capiscono l'importanza dell'incontro di giovedì. Dobbiamo prepararci come se fosse la finale, allenarci duramente, restare concentrati, sappiamo quali saranno le ripercussioni in caso di sconfitta”. Lampard ricorda anche che sarà dura fermare un bomber come Luis Suarez: “È stato giustamente votato come giocatore dell'anno in Premier, ma allo stesso tempo abbiamo difensori d'alto livello in squadra che cercheranno di limitarlo. La soluzione per fermare Suarez è difendere al meglio. Lui è un grande giocatore, così come Cavani”.

DIRETTORE DI GARA Arbitro dell’incontro sarà lo spagnolo Caballo.