L'Iran saluta il Mondiale, prima vittoria per la Bosnia

La squadra di Susic trova i primi tre punti, condannando l'undici di Queiroz, costretto a vincere per sperare nella qualificazione agli ottavi. Decidono Dzeko e Pjanic in una partita mai in discussione.

L'Iran saluta il Mondiale, prima vittoria per la Bosnia
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Di Johnathan Scaffardi

L'orgoglio della Bosnia, la resa dell'Iran. All'Arena Fonta Nova arriva l'atteso verdetto del Gruppo F. Mentre a Porto Alegre l'Argentina, illuminata da Leo Messi, supera la Nigeria, chiudendo il girone a punteggio pieno, a Salvador la Bosnia trova la sua prima vittoria mondiale, salutando il Brasile a testa alta, come aveva chiesto Susic alla vigilia, ma anche con un pizzico di rammarico. In un girone abbordabile, l'undici guidato dal talento di Pjanic si è scoperto fragile e inesperto, almeno nelle prime due uscite. Di spessore diverso la performance odierna. Con un Dzeko finalmente convincente, la Bosnia controlla la partita fin dall'avvio, concedendo poco o nulla a un Iran ancora una volta apatico sottoporta. A far la differenza è il diverso tasso tecnico delle due squadre, solo in parte oscurato dall'organizzazione creata ad arte da Queiroz. 3-1 il finale. 

Susic sceglie il doppio centravanti, affiancando Ibisevic a Edin Dzeko. Queiroz non cambia invece l'assetto dell'Iran, dopo la convincente prestazione offerta contro l'Argentina. 

La Bosnia gestisce il pallone nel primo scorcio di gara, ma i ritmi bassi favoriscono le linee compatte dell'Iran e l'unica occasione di rilievo è una girata di ottima fattura di Edin Dzeko al quarto. L'atteggiamento troppo rinunciatario condanna l'Iran a una partita di sacrificio e la doccia fredda puntuale si presenta al minuto 23. Dzeko controlla palla al limite e col sinistro incrocia perfettamente sul palo lontano. 1-0 e vantaggio Bosnia. La reazione dell'Iran è furiosa e si concretizza un minuto dopo nella violenta traversa colpita da Shojaei. A ispirare la manovra è sempre Dzeko. Al 43' gran palla in profondità per Vrsajevic, ma l'esterno sforna un qualcosa che è a metà tra un tiro e un cross. 

Queiroz nell'intervallo prova a scuotere i suoi, ma l'inizio della ripresa mostra uno scenario non troppo differente da quello ammirato nei primi quarantacinque minuti. Al 59' giunge il raddoppio della Bosnia. Sunjic serve Pjanic che, all'interno dell'area di rigore, fornisce un saggio di sublime tecnica. Il delizioso controllo fa da preambolo al destro all'angolino. Il 2-0 anestetizza la partita, con la Bosnia in controllo e l'Iran che sembra crederci via via di meno. A sorpresa a riaccendere la miccia il primo gol dell'Iran nel Mondiale al minuto 82. La difesa della Bosnia sale male, favorendo l'inserimento di Nekounam, che serve al centro il solissimo Reza per il 2-1. Nemmeno il tempo di esultare che la Bosnia ristabilisce le distanze. Il 3-1 è un pezzo di bravura di Vrsajevic. Prima scende sulla fascia, poi fulmina Haghighi sul palo lontano. Gli ultimi minuti sono una passerella e un saluto, per la Bosnia, squadra di talento, tradita dalla pressione della prima volta, e per l'Iran, a un passo dalla storia.