Doppietta di Messi e gol di Rojo, la combinazione perfetta che basta all’Argentina per qualificarsi al primo posto e ottenere 9 punti su 9 possibili. La doppietta di Musa invece, non basta alla Nigeria di Keshi per vincere questa partita, ma le Super Aquile passano comunque il turno con 4 punti, favoriti dalla sconfitta dell’Iran contro la Bosnia.

I telespettatori non fanno in tempo a mettersi comodi sul divano ed accendere la tv, perchè lui, la Pulce, il pilastro di quest’Argentina, non perde un attimo per insaccare il pallone in rete già al 3’. Un gol nato da una splendida azione di Di Maria che si ritrova nell’area nigeriana e tenta una conclusione che finisce sul palo, ma non c’è da preoccuparsi se c’è Lionel Messi in campo. Sfrutta un rimpallo e firma la sua terza rete in questo mondiale, quarantunesima in nazionale. I tifosi argentini stanno ancora esultando, si stanno ancora abbracciando, quando un minuto dopo, la Nigeria risponde. Subito. Musa stabilisce l’1-1. Una partita scoppiettante, dove è impossibile annoiarsi. Due ottime squadre in campo, con tanta velocità e tanta tecnica ma sicuramente i piatti della bilancia pendono dalla parte dell’Argentina.

La squadra albiceleste dimostra un possesso palla fortemente favorito dal gioco della Nigeria. Messi-Aguero-Higuain, un trio formidabile con l’aggiunta di Di Maria che è un po’ il jolly nel campo. Un Di Maria formidabile, quasi soprannaturale. Può essere pericoloso anche con conclusioni cercate da molto lontano. Quando il pallone raggiunge uno di questi giocatori lo stadio inizia a tremare e si può dire che ci arrivi molto spesso, grazie al gioco fluido e veloce di tutta la squadra di Sabella. La Nigeria concede tanto, è capace di fermare la squadra avversaria solo quando effettua passaggi scontati e prevedibili. E’ sempre compatta e attende palloni per ripartire. Le Super Aquile costruiscono qualcosa con sovrapposizioni laterali costringendo la difesa dell’Argentina ad adattarsi avendo più possibilità di essere pericolosi. Ambrose è come un muro, una prestazione ottimale la sua.  Enyeama è molto efficace ed attento, ma questo a volte non basta.

Al 37’ El Kun si infortuna e Sabella si servirà del Pocho Lavezzi. Il suo ingresso non porta scompigli, anzi. Mette a disposizione ottimi cross, guadagna un invitante calcio di punizione che Messi sfrutta brillantemente, ma altrettanto brillanti sono sempre le risposte di Enyeama. Ma Messi ci riprova, sempre, come un instancabile guerriero e questa volta gli dice bene. Una punizione dritta in porta. E’ questo quello di cui è capace El Pulguita, una doppietta, 4 gol in 3 partite ed ha la capacità di portare sempre in vantaggio la sua Argentina. Fino a questo momento assistiamo ad una gara con un grande ritmo.  

Quasi ad imitare il primo tempo, la ripresa inizia con 2 gol in 2 minuti. Doppietta di Musa. Gol nato da una sua stessa azione, con l’aiuto di Emenike. Si è inserito, veloce ed efficace, ha finto di piazzare il pallone sul secondo palo e poi ha sorpreso Romero. Ma in questa partita  non ci si può rilassare, o almeno la Nigeria non può. Al 50' Rojo trasforma un calcio d’angolo nel gol del vantaggio, siglando il suo primo gol in nazionale e in questo mondiale. Rojo non avrebbe dovuto giocare ed invece è il giocatore che ha portato nuovamente l’Argentina avanti. Sabella, più rilassato, decide che può fare a meno di Messi, che il suo dovere l’ha fatto, come sempre. Al suo posto entra Alvarez. Entrambe le squadre forse si aspettano di più da giocatori come Higuain per l’Argentina e Odemwingie per la Nigeria. Il primo ha tutto: tecnica, capacità di sapersi smarcare, velocità, eppure manca di quel tocco in più che gli permetterebbe di far gol. Odemwingie invece, colui che ha salvato la partita contro la Bosnia, è piuttosto in difficoltà. Molto spento e poco decisivo. Emenike, al contrario, si sacrifica molto di più. La Nigeria in questa ripresa pressa alto. Raggiunge sempre l’area avversaria ma senza concludere nulla. D’altra parte quando l’Argentina ci prova lo fa bene e in modo preciso: è il caso di  Di Maria all’85, da solo davanti ad Enyeama, prova a segnare con un tiro centrale, che fa tremare le Super Aquile. Ma Enyeama c’è. La Nigeria ha provato fino all’ultimo ad ottenere almeno un pareggio, ma a volte la buona volontà non basta. La stanchezza e la superiorità degli avversari li sovrasta.

Non ottengono il successo di questo match, ma ottengono la qualificazione agli ottavi di finale e questo basta ai nigeriani per essere pienamente soddisfatti. L’Argentina si sfiderà contro la seconda classificata del gruppo E, mentre le Super Aquile sicuramente si troveranno contro la Francia di Deschamps. Abbattute la Bosnia e l’Iran, adesso si spiana un percorso nuovo con altri ostacoli da superare per il proseguo di questi mondiali.