L'ultimo retroscena sulla tormentata spedizione azzurra in Brasile arriva direttamente dal volo che ha accompagnato la squadra a Milano questa mattina. Mancano pochi minuti all'atterraggio. Sull'aereo c'è una strana atmosfera. I giocatori fingono tranquillità e soprattutto spirito di gruppo. Basta un motivetto canticchiato da Buffon e Cassano risponde. Come detto, il portiere della nazionale canta una strofa del brano Maracanà del rapper Emis Killa: "Lontano dalla Grande Mela, c'è un piccolo uomo in favela". E così dopo aver ascoltato lo show del capitano,  Cassano surriscalda subito l'ambiente. Lo guarda e afferma: "Tu uscivi da là, eh.... (dalla favela, ndr)". A questo punto Buffon fulmina Cassano: "Attento che c'è una videocamera", quasi un avvertimento, recepito da Fantantonio che si gira furtivo per guardarla, come se temesse che la situazione potesse trascendere. Poi il portiere replica: "Sei uno scriteriato, ti darei degli schiaffoni". 

 La Repubblica riporta le parole che Antonio Cassano avrebbe confisato agli amici: "Buffon e De Rossi vogliono decidere sempre tutto loro. Ci siamo impegnati e abbiamo lavorato come tutti gli altri, facendo tutto quello che potevamo. Non è possibile che questi devono sempre fare la morale e dividere i buoni dai cattivi. Se avessimo vinto, vincevano loro e invece ora abbiamo perso soltanto noi. Non dimentichiamoci che Buffon non ha giocato l'unica partita che abbiamo vinto...". 

Dal canto suo Gigi Buffon rincara la dose in un'intervista al Corriere della Sera: "Le colpe vanno divise fra tutti, in 20 anni di carriera non ho mai criticato un compagno di squadra. Ho espresso un concetto di cui sono convinto ancora adesso. Leggo e sento spesso commenti ironici sull'età di Buffon, Pirlo, De Rossi e Barzagli, ma le chiacchiere passano e i fatti restano in campo, dove a rompersi le ossa sono sempre gli stessi. Spesso i giovani vengono caricati di grandi aspettative, ma sotto c'è molta fragilità. Largo ai vecchi? Guardate chi sono i punti fermi, prima di giocare in Nazionale i giovani devono arare i campi in campionato. Balotelli ha 24 anni, non è più un giovane ma ha tantissime pressioni, i consigli glieli devono dare i suoi famigliari. Cassano si è comportato bene, con i suoi pregi e i suoi difetti.Antonio è stato esilarante con i suoi eccessi, ma niente di fuori dalla norma. Sono d'accordo con De Rossi, lo spessore umano fa sempre la differenza. Pirlo non merita di finire con un Mondiale fallimentare, sarebbe ancora fondamentale se il nuovo ct lo facesse sentire importante. Prandelli è una persona per bene e un ottimo tecnico, mi dispiace che si sia dimesso. La sua idea di proporre un nuovo modo di giocare era giusta, in tre competizioni siamo arrivati due volte sul podio. Poi ha riavvicinato la gente alla Nazionale, in questo ha vinto. Io e Alena abbiamo il dovere di non far soffrire i nostri figli e ci stiamo riuscendo grazie a lei, che è una donna eccezionale. Se penso di andare a giocare in Russia? Penso anno per anno, è una sfida con me stesso". 

Chi dovrà ricostruire la nazionale italiana, dal nuovo presidente federale al commissario tecnico che prenderà il posto del dimissionario Cesare Prandelli, avrà molto da lavorare: prima ancora di costruire una squadra competitiva, dovrà ricostruire uno spogliatoio ormai in rottura dopo l'eliminazioni ai mondiali.

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