Soffia il vento del cambiamento. Folate portentose spingono la Francia di Deschamps. Ormai sbiadito il ricordo della spedizione sudafricana, condita dall'ammutinamento contro il serioso Domenech. Si respira, oggi, un'altra atmosfera nello spogliatoio transalpino, tracimante di fiducia e ottimismo. Eppure l'arrivo in Brasile non aveva portato liete novelle. Prima il definitivo addio di Franck Ribery, guida indiscussa del gruppo, poi l'infortunio di Grenier. 

Questa Francia però è costruita su basi solide, che prescindono dalla qualità, pur alta, dei singoli. Una Nazionale di nuova generazione, priva delle scorie che hanno contaminato le recenti rappresentative. Un connubio perfetto tra esperienza e freschezza. Il rischio, dopo un girone condotto con sicurezza, è l'assuefazione, l'eccessiva consapevolezza dei propri mezzi. 

A richiamare all'ordine la squadra è il centrale Laurent Koscielny "Il primo obiettivo era superare la fase a gironi, ora vogliamo andare il più lontano possibile. Siamo ambiziosi, ma sappiamo che affrontiamo avversari importanti e che potremmo perdere. Siamo consapevoli delle nostre qualità, qualcosa è cambiato dopo la partita con l'Ucraina, ma tutto è possibile in un match a eliminazione diretta". (fonte FIFA.com)

L'infortunio alla coscia tiene in dubbio Sakho e a guidare la retroguardia davanti a Lloris potrebbero essere proprio Koscielny e il giovane Varane, con il rientro di Cabaye in mediana al posto di Schneiderlin, protagonista inatteso nell'incontro disputato dalla Francia contro l'Ecuador.