Un'eliminazione, col sorriso. Una sconfitta, con lo sguardo fiero. L'Algeria saluta il Mondiale, di fronte alla Germania e torna in patria. Ad accogliere gli uomini di Halilhodzic bandiere e applausi. Il riconoscimento doveroso per una spedizione gloriosa. La qualificazione agli ottavi ha sancito un miracolo fatto di fede e lavoro. Prevalere su Corea del Sud e soprattutto Russia, nella fase a gironi, è stato un capolavoro di abnegazione. 

L'approdo in Algeria si è trasformato in un momento di festa. Un pullman dipinto di verde e bianco, colori della Nazione, con i nomi dei protagonisti griffati in rosso. Intorno due ali di folla ad inneggiare al tecnico, che tutto il popolo vorrebbe ancora sulla panchina della rappresentativa, e alla squadra.

Migliaia di sostenitori, addirittura il Primo Ministro, durante il Ramadan e sotto il cocente sole africano. A sintetizzare l'impresa algerina la TV di Stato che ha dedicato al gruppo una trasmissione dal titolo inequivocabile "Grazie Eroi".

Fonte FIFA.com