Sorrisi, pacche sulle spalle, soddisfazione diffusa. Gigi Di Biagio non esulta, non può farlo al termine di una sfida dominata per larghi tratti, dopo la solita amnesia difensiva. Continua a presentare qualche lacuna nel reparto arretrato l'Italia, ma gode di un potenziale enorme. Difficile trovare a questo livello un parterre offensivo come quello tricolore. Sciolta la pressione, cancellati i dubbi, la nostra Nazionale scatena su Cipro un tifone di orgoglio e voglia. Segnano tutti, da Belotti a Dezi, fino a Longo. Il gol numero sette di Rugani è un plauso all'intera squadra, un riconoscimento anche a chi, di solito, non si presenta in zone di campo avanzate. La vittoria di un progetto quella dell'Under, di un gruppo scelto lontano dai riflettori, lontano dalla prestigiosa ribalta della A. Contro squadre come Belgio e Serbia, contro assenze e scelte, l'Italia si gode i giovani, per una volta. 

Di Biagio presenta una novità rispetto all'undici ipotizzato alla vigilia. Sabelli, a sinistra, rimpiazza Biraghi. Confermato in regia il rientro di Viviani al posto di Crisetig. Davanti il quadrilatero delle meraviglie, Battocchio - Bernardeschi - Berardi - Belotti. Cipro, con una formazione sperimentale, improntata alla crescita verso il prossimo biennio, punta a dimenticare rapidamente le sei reti incassate con il Belgio.

L'inizio dell'Italia è confortante, ben diverso da quello incerto proposto con la Serbia. Già al 2' gli azzurri sfiorano il vantaggio, con Berardi indeciso a tu per tu col portiere. La palla sfiora la testa dell'attaccante e termina tra le braccia di Mytidis. Il fraseggio azzurro è rapido e il divario tecnico si sente. Bernardeschi regala sprazzi di bravura, conditi da un'eccessiva leziosità. Al 23', Berardi pesca Battocchio: il controllo è d'autore, ma la conclusione sporca è limitata dal portiere cipriota. A sorpresa a passare sono i nostri avversari. Il tallone d'Achille azzurro si manifesta al minuto 28. Soffriamo ancora una volta i palloni alti. Sabelli cede allo stacco perentorio di Sotiriou e Bardi non può nulla. Il gol sveglia l'Italia. Belotti in spaccata sfiora il palo lungo e al 41' ecco il pari. Sul lancio di Sturaro, Bernardeschi trova l'impatto aereo vincente. 1-1. Rimonta completata poi nel recupero. Zappacosta vola sulla destra e mette il cross, Mytidis non è perfetto e confeziona con Panayiotou l'autorete del 2-1 Italia. 

La ripresa inizia con gli stessi effettivi, ma è ormai chiaro che l'inerzia sia ormai di stampo azzurro. Squillo di Battocchio al 48', bravo Mytidis a opporsi. Il 3-1 si concretizza al 56'. Berardi difende benissimo palla al limite e appoggia a Sturaro. Sinistro vincente del centrocampista del Genoa. Cinque minuti dopo gioia anche per Belotti. L'attaccante rientra e incrocia col destro, 4-1. Pezzo di bravura di Viviani al 64'. Piazzato a scendere, palla a fil di palo. Gloria, la prima in azzurro, anche per Dezi. Subentrato a Berardi mette a segno il 5-1, con un comodo colpo di testa da distanza ravvicinata. Si esalta anche Bianchetti. Il difensore si lancia in un'aziona solitaria, conclusa però con un destro non all'altezza. Al centro tutto solo Longo, non servito. Per il giovane centravanti tre minuti ed ecco la gioia personale. Finta intelligente di Bernardeschi e volata solitaria a battere il portiere. 6-1, punteggio tennistico. C'è spazio, in una giornata di festa, anche per il reparto arretrato. Rugani sigla il 7-1, sfruttando una non perfetta conclusione di Bernardeschi, sugli sviluppi di un corner. Crisetig, in campo al posto di Viviani, coglie la traversa su punizione a cinque dal termine. Gli ultimi minuti riservano un brivido. Bernardeschi esce dal campo con anticipo per un problema nella zona del ginocchio.