Il caso Kramer grida ancora vendetta: dopo un duro colpo alla tempia, il giocatore campione del mondo, rimase 30' in campo prima di essere sostituito. Per evitare precedenti e soprattutto per salvaguardare gli atleti, la Fifa medita una nuova norma.

"Il ruolo dei medici di squadra deve essere rafforzato al fine di gestire correttamente i casi di commozione cerebrale", spiega una nota della Fifa. Non ci sono dubbi, serve in intervento deciso e universale. La finale del Maracanà ha lasciato il segno, in negativo,sull'atleta tedesco. Il giocatore non ricorda nulla e secondo i medici nemmeno in futuro rifioriranno i ricordi del momento sportivo più esaltante della sua giovane carriera.

Ecco quindi la proposta: l'arbitro potrà fermare il gioco per 3' affinché il medico possa stabilire come agire nel caso di commozione cerebrale. Dopo il time out, un altro segno di umanità e concretezza. Nell'ambito più generale degli infortuni troviamo invece piacevoli conferme. Sono diminuiti gli scontri di gioco e gli infortuni stessi da 2,7 a partita (2002) agli attuali 1,7. Inoltre tutti gli atleti professionisti sono stati sottoposti a test antidoping fuori competizione, con 777 campioni prelevati, ai quali si aggiungono i controlli a fine gara (256). Nessun caso ha riscontrato alcuna positività. La medicina e la scienza in soccorso dello sport e del calcio. Ogni risorsa possibile diventa necessaria per la sicurezza dello sport più bello del mondo. (fonte Gazzetta dello Sport)