Non una formalità, come da molti preventivato. L'Italia coglie l'intera posta, ma fatica più del previsto per piegare un Azerbaigian tenace e ben disposto in fase difensiva. Gli azzurri comandano per lunghi tratti le operazioni, ma non scalfiscono il muro nemico, se non con sortite dalla retroguardia. Sono proprio due spioventi aerei a risultare decisivi ai fini del successo. A ribadire in rete, in entrambe le occasioni, Giorgio Chiellini. Una sola ingenuità, ma pesante, per la nostra retroguardia. Sottotono il tandem offensivo Zaza - Immobile. Grande sacrificio per l'attaccante del Borussia, ma scarsa incidenza offensiva. Conte raccoglie il terzo successo, il secondo lunga la via verso l'Europeo, ma il processo di crescita è ancora in fase embrionale.

Conte conferma le indicazioni della vigilia e non riserva sorprese al via. Sugli esterni Darmian e De Sciglio. Fiducia dunque al milanista, aldilà di un momento di forma non eccezionale. Pirlo, al rientro, in regia, con due centrocampisti dinamici come Florenzi e Marchisio. Davanti Zaza - Immobile, dietro il terzetto collaudato Bonucci, Chiellini, Ranocchia, in attesa del miglior Barzagli.

Solo Italia nella prima frazione di gioco. Inizio frizzante degli azzurri, con Marchisio, liberato da Immobile, che spara alto al quinto. Un'ottima occasione per lo juventino, tutto solo al centro dell'area. Ci prova Florenzi poco dopo, ma la conclusione volante è fuori misura. Al 14' Agayev sbroglia una situazione complessa. Sul tiro di Bonucci c'è infatti una beffarda deviazione di Zaza, solo angolo per l'Italia. L'Azerbaigian chiude bene gli spazi e la squadra di Conte prova ad affidarsi agli inserimenti del reparto arretrato. Bonucci in torsione non fa male al 27', Ranocchia non trova la porta di testa al 36'. Il primo tiro verso la porta di Buffon giunge al 38', per opera di DadasHov. Nulla di preoccupante. Sul finire del tempo il vantaggio azzurro. Pirlo pennella il corner e Chiellini non sbaglia. 1-0 all'intervallo.

Conte non effetua cambi a inizio ripresa e l'Italia sfiora subito il raddoppio. Pregevole acrobazia di Zaza, ma la palla sibila il palo protetto da Agayev. Su un terreno pesante, l'Azerbaigian sembra accontentarsi della minima sconfitta. L'Italia crea, ma non chiude. Nazarov prova a sorprendere Buffon da lontano, ma gli azzurri concedono, in difesa, poco. Torna protagonista Zaza. Darmian mette un bel pallone da destra e l'attaccante del Sassuolo anticipa la retroguardia di casa, ma non trova la porta. Conte richiama Pirlo e getta nella mischia Aquilani. Al 75', a sorpresa, il pari azero. Da un calcio d'angolo nasce la frittata azzurra. Chiellini non è perfetto e Buffon tocca per ultimo il pallone che si insacca in rete. 1-1. Il CT corre ai ripari e sceglie Giovinco. Mossa azzeccata, perché la formica accende la luce. Dribbling e tocchi pregevoli per cambiare un match incerto. Il cross di Giovinco trova all'appuntamento Chiellini ed è 2-1 al minuto 81. Nel finale l'Italia sfiora più volte il doppio vantaggio, ma la difesa dell'Azerbaigian è brava a mettere in off-side gli avanti azzurri. Al 91', parabola perfetta di Giovinco, è la traversa a dir di no al fantasista. Vince l'Italia, con merito, ma con qualche patema di troppo.