Dopo le importanti vittorie ottenute contro Francia e Cile, il ct del Brasile, Carlos Dunga, ha ripreso ufficialmente in mano la nazionale verdeoro, facendo venire tanti rimpianti a tutto il popolo brasiliano, che adesso non fa che domandarsi come sarebbe andato il Mondiale con il "Cucciolo" al posto dell'ormai attempato Felipao. Il commissario tecnico della nazionale verdeoro è da sempre un grande conoscitore del calcio italiano, avendo militato in ben tre squadre del bel paese, Pisa, Fiorentina e Pescara, ed ha approfittato di una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport per esprimere un suo giudizio su Eder e Felipe Anderson, dando anche un consiglio a Neto.

"Era nella lista degli elementi da seguire in Europa. Ho visto alcune immagini televisive di una sua partita con la Samp. Ha buoni colpi. Da brasiliano. Ha scelto Conte? Ormai il calcio è globalizzato. Uno accetta l’offerta che trova più interessante. Gli azzurri hanno fatto un buon colpo. Eder ha il gol facile. Nel suo ruolo qui avevo a disposizione Neymar, Coutinho, Oscar, Robinho e Willian. La maglia verdeoro è speciale. Va corteggiata. E va colta al volo l’occasione giusta. Prendete Firmino, prima di queste amichevoli contro Francia e Cile era solo un talento. E’ entrato e ha segnato gol decisivi. E ora è nel gruppo. Eder ha avuto fretta. O forse ha fatto la scelta giusta. Lo dirà il tempo". Chiaro come sempre Dunga, che questa volta, a differenza del caso Amauri, non si scaglia contro Eder e la sua scelta di vestire la maglia della nazionale italiana.

Impossibile non soffermarsi su Felipe Anderson, autentico crack della Serie A. Dunga però cerca abbassare leggermente i toni, cercando di far rimanere il ragazzo con i piedi per terra: "Ma siamo sicuri che a "pomparlo"così tanto dirigenti, procuratori e tifosi facciano il bene del ragazzo? Felipe Anderson non ha la personalità di Romario o di Baggio, che sapevano vivere con tante pressioni sulle spalle. E’ stato convocato nell’Olimpica brasiliana è ha faticato. Lui deve crescere nella Lazio. E deve stare tranquillo: lo seguiamo con attenzione. Niente Coppa America per lui? Non si fanno esperimenti in un torneo così importante. Ma se continuerà a esibirsi a questi livelli prima o poi arriverà nella Seleçao".

Poi un consiglio a Neto, vicinissimo alla Juve, e molto seguito dal tecnico verdeoro: "Seguo con grande affetto la Fiorentina. Neto ha dimostrato grande personalità tornando in squadra da protagonista dopo le polemiche per il contratto. Quelli bravi reagiscono così. Ma piuttosto è vero che andrà alla Juve? Mah, un portiere giovane che va a sfidare Buffon. Non mi sembra una buona idea. Non riesco a immaginare Gigi in panchina e Neto al suo posto. Buffon ha ancora fame. E un giovane talento deve giocare, non aspettare".

Infine un commento sul calcio italiano e sui problemi di Conte in nazionale: "Il calcio italiano sta vivendo un momento di passaggio. Ma tornerà protagonista. Felipe Anderson può diventare una stella. E la Juve può arrivare in finale di Champions. Una squadra che vince 4 scudetti di fila può superare qualsiasi ostacolo. Bayern o Real devono stare attenti. Conte? Non ho seguito le ultime polemiche con la Juventus. Ho letto, invece, che Conte voleva alcuni stage e la richiesta è stata bocciata. Antonio sta scoprendo sulla sua pelle quanto sia dura la vita del c.t., in Italia e ancora di più in Brasile".

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Vincenzo Esposito
Amo il calcio e lo sport in generale. Scrivo soprattutto di calcio, sport che ho praticato per 12 anni.