Dunga si presenta amareggiato in conferenza stampa. Il Brasile non è riuscito a scacciare i fantasmi del mondiale dello scorso anno, e perde nuovamente ai rigori contro il Paraguay. Come nella Copa América di 4 anni fa. Bisogna ripartire dalle sconfitte, ma bisognerà farlo al piú presto.

Non è una scusa ne un’attenuante però 15 dei miei giocatori hanno avuto un virus intestinale in questi giorni e questo ha limitato moltissimo i nostri allenamenti.” Questa è stata la prima dichiarazione del tecnico verdeoro. Del virus che ha colpito la selezione brasiliana se ne è parlato in questi giorni, ma per l’opinione pubblica del paese non è accettabile l’ennesima delusione. Quello che è risultato ancora piú strano è che l’allenatore del Brasile non si è soffermato sui sintomi del virus limitandosi a dire in conferenza stampa: “Hanno avuto molto mal di testa, dolore alla schiena, malessere nel corpo. Alcuni si sono sentiti peggio che altri, c’è chi ha vomitato, abbiamo dovuto ridurre le sedute d’allenamento.” Non è lecito sapere se il virus che ha colpito il Brasile sia stata una terribile coincidenza di malasuerte o una pessima scusa per giustificare l’uscita della seleçao dalla Copa América 2015.

Il Brasile ha perso 4 a 3 ai rigori contro il Paraguay, in un remake del quarto del 2011 nella quale i verdeoro uscirono sconfitti per due a zero sempre ai rigori. Allora ci furono 4 errori dei brasiliani, ieri sono stati Everton Ribeiro Douglas Costa a sbagliare. Secondo Dunga la sconfitta contro il Paraguay è stato un “Aprendizaje” in vista delle qualificazioni al mondiale di Russia 2018. Mancano ancora tre anni, ma il Brasile è chiamato, sin da oggi, al riscatto mondiale. Ne vale l’intero paese che soffre e gioisce appresso alla sua nazionale. Il tecnico dei verdeoro torna sulla squalifica di Neymar, rimediata contro la Colombia, e sull’assenza determinate di alcuni giocatori: “Abbiamo perso 5 giocatori, serve esperienza in questa competizione, è importante. E stata una preparazione, ci piacerebbe però che la grande lezione, quello che abbiamo appreso, ci sia d’aiuto per il maggiore obiettivo: passare il girone d’eliminazione e giocarci il mondiale

Sulla partita Dunga non si è sbilanciato affermando solo: “Abbiamo fatto gol subito (Robinho al ‘14º) stavamo gestendo bene la partita fino al rigore del Paraguay (fallo di mano di Thiago Silva a 20 minuti dalla fine dei tempi regolamentari). Ogni squadra gioca con le sue caratteristiche, le sue condizioni, il Paraguay ha giocato come sempre, agguerito. Questo ha fatto la differenza” conclude Dunga. Il Brasile lascia il Cile da sconfitto. Si dovrà ripartire.