Tre volte campione del Portogallo, una Coppa del Portogallo in bacheca, cinque Coppe di Lega e una Supercoppa, al servizio del Benfica, dopo 6 anni Jorge Jesus cambia casa: a 3 km di distanza dall'Estádio da Luz, c’è l'Estádio José de Alvalade, che oggi ha ospitato circa 3000 tifosi giunti a dare il benvenuto al nuovo allenatore.

Dopo un passato da giocatore nel club, ora l’allenatore 60enne è tornato a casa ed è stato presentato proprio nel giorno del compleanno della società. 109 anni di vita per lo Sporting, l'inizio di una nuova era.

Il primo ad entrare in campo è stato il presidente, Bruno de Carvalho, che ha parlato ai tifosi, prima che lo speaker del club annunciasse Jorge Jesus. Pochi secondi dopo, lo stadio si è infiammato quando il nuovo allenatore ha messo piede in campo. Prima delle parole, il tempo per un video dedicato al nuovo allenatore, sul padre, Virgolino Jesus, che è stato anche lui un giocatore del club ed è appartenuto ad una delle squadre più vincenti del Portogallo, quella dove imperavano i “5 violinos”.

Ecco le prime parole di Jorge Jesus: “Non è stato facile vedere queste immagini, grazie per non essere rimasti a casa. È giunta l’ora di camminare tutti insieme, è giunta l’ora che la famiglia 'sportinguista' capisca che cos’è lo Sporting. È l’ora di convincerci che siamo candidati a vincere tutti i titoli delle competizioni che giocheremo questa stagione. Da oggi in poi, non ci sono solo due candidati (Benfica e Porto ndr), da oggi, ci saranno tre candidati. Dobbiamo svegliare il leone addormentato, forza Sporting!”.

Alla fine, un abbraccio tra allenatore e presidente, con i tifosi scatenati a intonare i soliti cori di sostegno verso il loro club. Dopo un veloce saluto al pubblico, l’allenatore ha lasciato il campo.