Alla fine hanno vinto loro, come da tradizione. Due anni senza il classico appuntamento con l'Europeo Under 19 alla Spagna sono sembrati anche troppi. Le Furie Rosse sono campioni, per la terza volta nelle ultime cinque, per la quinta volta nelle ultime dieci, per la settima volta nelle ultime quattordici. Fanno quasi una vittoria ogni due edizioni.

Ieri la Spagna ha battuto in finale la Russia con il risultato di 2-0, dominando in lungo ed in largo seppur avendo qualche difficoltà di troppo nel sbloccare la contesa. Le reti portano la firma di Nahuel Leiva e del solito, implacabile Borja Mayoral (6 reti fra fase élite di qualificazione e torneo finale). Il 18enne gioca nelle giovanili del Real Madrid Castilla ed il suo destino sembra segnato: prossimo Morata. Fino alla passata stagione giocava nella quarta squadra delle categoria giovanili dei Blacos: non Castilla, non Real Madrid C bensì Juvenil A. Le dimensioni del bottino da guerra del ragazzo sono impressionanti: 43 reti nella passata stagione fra campionato del Juvenil A, Youth League (7 in 7 partite, inclusa una tripletta) e Segunda B (la nostra Lega Pro) dove nel finale di stagione è stato chiamato dal Castilla per cinque partite.

Il suo percorso sembra seguire in parallelo quello di Alvaro. A confermare la bontà della teoria la convocazione di Benitez perché il giocatore di Parla effettui la pre-season e la tournée cinese-australiana con i grandi. Rafa vuole pian piano integrare il centravanti alla prima squadra. Un 9 di riserva ai Galacticos manca dall'addio di Chicharito, Fernando Llorente al momento non sembra vicino. Borja Mayoral potrebbe fare al caso di Rafa, seppur pare che quest'anno la punta del Madrid possa farla uno fra CR7 (erano le sensazioni iniziali) o chissà Bale (l'ultima stagione top prima che sprofondasse nell'abisso, il gallese l'ha vissuta proprio nella posizione di trequartista centrale/falso nueve). Il tutto mentre le avances a Benzema da parte dell'Arsenal non si sono ancora placate.

Ma torniamo a noi. La Spagna ha battuto una Russia giunta meritatamente in finale. Si erano già affrontate in questo Eurpeo, Spagna e Russia, le sopravvissute al girone della morte che comprendeva anche Olanda e Germania. Le quattro Nazionali hanno chiuso tutte con 4 punti, Russia e Spagna hanno avuto la meglio per differenza reti, forse meritatamente. Germania ed Olanda (senza le stelle Riedewald, Richairo Zivkovic e Bazoer) hanno fatto vedere troppo poco. Ould-Chikh (il Benfica non l'ha preso per caso) e van Amersfoort ai Tulipani e Kehrer e Sané ai tedeschi non sono bastati.

L'eccessiva condensazione di squadroni nel Gruppo B ha causato due effetti: l'eliminazione di almeno due top-team da una parte ed ovviamente l'approdo, dall'altra parte, in semifinale di una squadra meno combattiva. Parliamo della Grecia, che con la vittoria al debutto contro l'Ucraina ha fatto il 90% del proprio lavoro. In seguito le è bastato non perdere con l'Austria ed osservare Ucraina ed Austria stessa annullarsi nella terza partita del girone. Poca cosa gli ellenici (meritavano la qualificazione gli austriaci) liquidati senza problemi in semifinale dalla Russia (4-0).

Compagni di viaggio dal Gruppo A i francesi. La Francia aveva concluso la fase a gironi con 9 punti su 9. I transalpini sembravano i favoriti alla vittoria finale: talenti, disordine organizzato dalla cintola in sù ed una difesa molto buona. Il punto di forza della Francia - poi arresasi alla Spagna in semifinale (2-0 con doppietta dell'altro wonder-kid del Madrid presente in U19, Marcos Asensio) - il bacino da cui Gonfalone è andato ad attingere ad ogni serata. Coman non si è messo in luce in maniera eccessiva solamente perché al suo fianco c'erano stelline altrettanto luminose: Guirassy, il centravanti, Cornet, l'altra ala, Maupay e Moussa Dembele, i jolly d'attacco, Kilic, il centrocampista offensivo, Kemen e Blin, rispettivamente incontrista e regista. Oltre a quel Lucas Hernandez trasformatosi in quattro e quattr'otto da centrale in terzino di spinta (per capacità offensive e fumosità assomiglia a Marcelo).

Alla Francia non è riuscito il bis Europeo Under 17 - Eurpoeo Under 19 in una sola estate. La netta impressione è che però negli anni a venire questa qui potrebbe essere la generazione erede di quella di Benzema, Ben Arfa e Nasri, poi spentasi fra isterismi e voli pindarici. Un grande gruppo se pensiamo a quali potrebbero essere i "veterani" della Nazionale francese nel momento in cui Coman&co. varcheranno i cancelli della Maggiore: Pogba, Varane, Griezmann...

La Russia non è invece riuscita a dare continuità al trionfo ottenuto due anni fa all'Europeo Under 17. In realtà non c'è mai riuscito nessuno. Confermarsi come migliore generazione europea due anni dopo è evidentemente roba impossibile. Dalla Svizzera di Ziegler, Barnetta e Senderos alla Francia di Benzema, Nasri, Ben Arfa e Menez, dalla Turchia di Sahin e Caner Erkin alla Spagna di de Gea, Bojan e Iago Falque e quella di Canales, Thiago Alcantara e Montoya, dalla Germania di Gotze, Mustafi e ter-Stegen all'Inghilterra di Berahino e Barkley, per finire con l'Olanda di Aké, Depay, Achahbar e Vilhena. La prossima a provarci sarà l'Inghilterra, che l'anno prossimo in Germania manderà la generazione di Joe Gomez e Patrick Roberts (freschi acquisti di Liverpool e City) e dei promettenti Blues Izzy Brown e Solanke (a patto si qualifichi).

Consolazione principale dei russi quella di vedere il proprio bomber, Ramil Sheydaev, stabilire il nuovo record per maggior numero di reti fra qualificazioni all'Euro ed Euro stesso. Il centravanti dello Zenit, davvero abile, in Grecia a messo a segno due reti in cinque partite, che sommati alle 10 reti nelle qualificazioni fanno 12 centri in 11 partite. Numeri mostruosi. Buone anche le prestazioni di Golovin che ha già esordito nella Russia maggiore con la Bielorussia a Giugno, segnando tra l'altro. Dalle prematuramente eliminate come l'Austria e l'Olanda sono da tenere d'occhio Kvasina ed Horvath ed il già nominato Ould-Chikh.

Top eleven (4-4-2): Drommel (Ola); Fulgini (Fra), Jesus Vallejo (Spa), Abdou Diallo (Fra), Khodzhaniyazov (Rus); Ould-Chikh (Ola), Kemen (Fra), Dani Ceballos (Spa), Marco Asensio (Spa); Borja Mayoral (Spa), Sheydaev (Rus).
Riserve: Mitryushkin (Rus); Chernov (Rus), Lucas Hernandez (Fra); Kilic (Fra), Karachalios (Gre); Moussa Dembelè (Fra), Horvath (Aus); Kvasina (Aus)