Un gol per spezzare un tabù: Arsene Wenger ringrazia Alexander Oxlade - Chamberlain e si gode la prima vittoria in 14 match contro Josè Mourinho, che pure non aveva mancato di punzecchiare il rivale in conferenza stampa. Va all'Arsenal il Community Shield 2015, antipasto della stagione che accenderà i motori settimana prossima con la prima giornata di Premier League. A decidere la partita, un gran gol di Oxlade Chamberlain a metà del primo tempo, con i Gunners poi bravi a contenere il ritorno del Chelsea, che vede infrangere i propri sogni anche da un grandissimo Petr Cech, saracinesca passata a mettere il lucchetto alla porta biancorossa. 

Un derby, tante storie e tanti destini incrociati: Fabregas sfida da ex i Gunners, prima da libro cuore per Petr Chech, che alla prima uscita ufficiale con la maglia dell'Arsenal, incoccia quei Blues che sono stati la sua famiglia per undici indimenticabili stagioni. Per i due comandanti, Josè Mourinho e Aresene Wenger, tante assenze con cui fare i conti. Lo Special One deve fare a meno di Diego Costa (a cui prefersice Loic Remy, con Radamel Falcao in panchina, così come Oscar) e recupera all'ultimo Tim Cahill, mentre l'Alsaziano deve fare a meno di Alexis Sanchez, che ha usufruito di un supplemento di vacanza post Coppa America , e di Wellbeck.

Pronti via e l'Arsenal parte a razzo: Oxlade Chamberlain - grande protagonista oggi - si invola sulla fascia e la scodella in mezzo, facendo suonare subito la sveglia di Courtois, che coi pugni spazza via. Un minuto dopo è Remy che prova l'azione in profondità, ma l'offside segnalato dal guaralinee ferma tutto. Se questi primi 120 secondi sembravano preludere a una gran partita, le speranze sono andate disattese, perché fin da subito i ritmi si abbassano e bisogna attendere fino al minuto 23 per assistere al primo intervento di un portiere, nella fattispecie Courtois che blocca facile un colpo di testa di Theo Walcott. È l'innesco della miccia alla partita, che deflagra al successivo giro di lancette: Oxlade Chamberlain parte sulla destra, entra in area, aggiustamento fulmineo della palla sul prediletto mancino e sassata a rientrare che si insacca alle spalle di Courtouis per l'1-0 che fa esplodere di gioia la parte biancorossa di Wembley.

Il gavettone risveglia la truppa in blu, che parte alla carica alla ricerca del pareggio. Fra 33' e 36' Ramires ha due buone occasioni, ma dapprima calcia fuori con il destro e poi manca il bersaglio con un colpo di testa che avrebbe meritato indubbiamente miglior destinazione che non la rimessa dal fondo per Cech. Sul finire di prima frazione, sono ancora i Gunners però ad avere una palla buona. Tutto merito del solito Chamberlain, che inforca il motorino e scappa sulla fascia, scodella in mezzo ma Bellerin trova l'opposizione fondamentale di Ivanovic, che salva la porta e si guadagna anche il fallo in attacco, di fatto permettendo ai suoi compagni di andare a riposo ancora attaccati alla partita.

Nel secondo tempo, Mourinho corre ai ripari: fuori l'evanescente Remy, dentro Radamel Falcao, raggiunto sette minuti più tardi da Oscar. E la musica subito cambia, con il Chelsea che comincia a farsi vivo dalle parti di Cech. Anche se l'occasione più ghiotta capita sui piedi di Eden Hazard, che mette il punto esclamativo (in negativo) su una partita per lui già brutta calciando su Marte una succulenta palla messagli sul piatto d'argento da una magia di Fabregas. La partita si scalda e si alza di tono, il Chelsea preme sull'acceleratore mentre l'Arsenal si affida alle pungenti ripartenze delle sue frecce. Al 69' Cech regala un'amarezza ai suoi ex tifosi, volando a neutralizzare una velenosa punizione di Oscar. Ancora il portierone ceco protagonista qualche istante dopo, bloccando tranquillo un colpo di testa di Zouma.

In tutto questo forcing del Chelsea, l'Arsenal però non si limita a guardare, e in un paio di occasioni va a creare ancora spaventi a Courtois, dapprima con Giroud (girata alta da buona posizione, ma con Cahill a disturbare) quindi con Chamberlain, il cui tiro è contrato da due difensori del Chelsea prima di spegnersi fra le braccia del portierone belga. Clamorosa poi la doppia occasione capitata a cinque dalla fine sui piedi di Cazorla e Ramsey, con lo spagnolo che è bravo ad avviare il contropiede Arsenal ma lo è meno nel chiuderlo, venendo murato da Courtois in uscita. Sul successivo sviluppo, Ramsey prova la soluzione da fuori approfittando della porta vuota, ma il tiro viene deviato in angolo dai giocatori del Chelsea.

Sul finale saltano tutti gli schemi e anche i nervi: Falcao e Arteta hanno un vivace scambio di opinioni a centro campo, con Taylor ottimo a rimettere in calma la situazione senza ricorrere ai cartellini. Sul piano del gioco,  è assedio Chelsea: allo scattare dei 4 minuti di recupero, mischione in area Arsenal, risolta ottimamente da Bellerin. Ma è l'ultimo sussulto di vita degli uomini di Mourinho, che rischiano anche di subire il 2-0 con Gibbs che a tu per tu con Courtois, viene ipnotizzato sul più bello dall'estremo difensore del Chelsea.

Poco male, però, perchè basta e avanza la magia di Oxlade Chamberlain per decidere la partita e per regalare a Wenger il primo trofeo della stagione 2015/2016. Piange Mourinho, che malgrado nelle parole della vigilia abbia lasciato intendere che non avrebbe fatto drammi in caso di sconfitta, di scuro è già pronto a meditare la sua vendetta.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.