Il mondo anglosassone ha da sempre una passione senza confini per numeri, statistiche e dati di ogni tipo, al punto di riuscire - a volte con esiti discutibili - a stilare classifiche di vario genere, anche confrontando elementi eterogenei tra loro. Stavolta è il turno del quotidiano inglese Daily Telegraph che ha pubblicato ieri un elenco dei venti giocatori di calcio più sopravvalutati della storia del football. Nella lista sono presenti anche degli insospettabili, tanto che viene da chiedersi se si tratti di una provocazione estiva piuttosto che un ranking redatto secondo criteri ben stabiliti. Di seguito riportiamo i nominativi degli sventurati finiti nel mirino dei giornalisti del Telegraph, segnalando chi davvero non avrebbe meritato di ritrovarsi in una classifica di questo tipo:

1. Mario Balotelli. Spiace che sia un giocatore italiano ad aprire questa speciale lista di overrated players. Ma SuperMario ha fatto di tutto per appicicarsi addosso l'etichetta di bluff. C'è ancora chi pensa che possa esplodere, ma al momento tutto ciò cui l'attuale attaccante del City ha dato fuoco è stata la sua precedente abitazione di Manchester, incendiata per giocare con petardi e fuochi d'artificio.

2. Robinho. Solo di passaggio nella terra d'Albione, il brasiliano non ha mai soddisfatto le attese che lo avevano accompagnato nella sua prima versione al Santos. Real Madrid, Manchester City e Milan le sue tappe europee, in una carriera mai decollata davvero.

3. Radamel Falcao. Gli inglesi sembrano lasciarsi influenzare dal rendimento del "Tigre" nel Manchester United, non all'altezza della sua fama. Ma dimenticare le precedenti stagioni al Porto e all'Atletico Madrid (in parte anche al Monaco) è una svista inaccettabile.

4. Zlatan Ibrahimovic. D'accordo, non avrà mai vinto una Champions' League, ha un brutto carattere e accentra su di sè il gioco delle sue squadre, ma considerarlo sopravvalutato pare una punizione troppo severa per un attaccante al top da quasi quindici anni.

5. Faustino Asprilla. Vecchia conoscenza del calcio italiano, transitato a Parma prima di finire al Newcastle, il colombiano sembrava poter diventare un "crack" a metà degli anni '90. Ala rapidissma, si è perso invece tra vizi di varia natura e problemi extracalcistici.

6. David Luiz. Il riccioluto difensore brasiliano è forse l'inserimento più azzeccato nella classifica del Telegraph. Incapace di eseguire l'abc dei movimenti difensivi, rimane un mistero il perchè il PSG si sia svenato per prenderlo, nonostante un grande atletismo e una discreta tecnica individuale.

7. Ezequiel Lavezzi. Altro giocatore del Psg (e siamo a tre nei primi sette..), il Pocho paga la sua scarsa vena realizzativa all'ombra della Tour Effeil. Bluff o meno, rimane pericolosissimo se in giornata.

8. Wesley Sneijder. Per i puristi del gioco la sua ottava posizione è un insulto al calcio. Grande promessa sin dai tempi dell'Ajax ha però azzeccato solo una stagione (2009-2010), prima di costruirsi un esilio dorato in Turchia.

9. Sergio Ramos. Non sarà Paolo Maldini, ma l'andaluso rimane uno dei migliori centrali difensivi al mondo. Per referenze chiedere a Josè Mourinho e Carlo Ancelotti.

10. Jack Wilshere. Frenato dagli infortuni e da una spiccata tendenza all'individualismo, il centrocampista dell'Arsenal ha sinora tradito le attese dei suoi connazionali. Al momento incompiuto, più che sopravvalutato.

11. Steven Gerrard. Se non fossimo agli inizi d'agosto penseremmo a un pesce d'aprile. Gli si imputa di non aver portato il Liverpool a vincere la Premier, ma trattasi di fenomeno assoluto per tecnica e leadership. Ha pur sempre vinto una Champions' League da grande protagonista.

12. Roberto Baggio. Uno sgarbo gratuito quello fatto dal Telegraph al Divin Codino. Pallone d'oro 1993, personaggio controverso e poco mediatico a livello internazionale, ha dispensato colpi da artista su tutti i campi italiani. Il rigore di Pasadena non può condensarne la carriera.

13. Adriano. Fisico imponente, potenza impressionante e ottima tecnica per il brasiliano ex Inter. Da possibile stella a flop il passo è stato breve. Non così incomprensibile dunque vederlo alla posizione numero tredici.

14. Wayne Rooney. Ma come? Gli inglesi hanno in casa il miglior giocatore britannico degli ultimi venti anni e lo scaricano così? Considerato deludente con la maglia della nazionale, rimane comunque uno dei più completi attaccanti in circolazione.

15. David Ginola. Il suo nome potrebbe dire poco ai meno giovani tra gli appassionati di calcio. Funambolo stile Cantona, ha imperversato negli anni '90 tra Psg e Tottenham. Ala di puro talento, è stato uno dei più indisponenti giocatori visti nelle ultime due decadi.

16. Denilson. Calciatore di culto, il brasiliano ex Betis ha spesso incantato in maglia verdeoro con giocate e dribbling che ormai appartengono a un'altra epoca. Mai decisivo, verrà ricordato come più bello che efficace.

17. Florent Malouda. E' uno degli intrusi di questa particolare classifica. Non tanto perchè sia stato sopravvalutato negli anni al Lione e al Chelsea, ma perchè il suo nome accanto a quello di ben altri fuoriclasse stona non poco.

18. Nicolas Anelka. Talento ne ha sempre avuto. Personaggio bizzarro, ha girato mezza Europa tra più bassi che alti. Fin troppo generosi gli inglesi con lui.

19. Carlos Valderrama. Emblema del calcio colombiano, ha mostrato in carriera giocate d'altri tempi, da funambolo della pelota. Mai realmente competitivo ad alti livelli.

20. Georgi Kinkladze. Solo il Daily Telegraph poteva ripescare questo pioniere georgiano, vera e propria meteora al Manchester City. Ha tuttavia il merito di aver aperto le frontiere del calcio che conta ai giocatori dell'Europa orientale.