Tutto molto facile per il Club Brugge di Preud'Homme, che dopo essere stato eliminato dai preliminari di Champions ed aver perso nella scorsa giornata di Jupiler Pro League contro lo Zulte Waregem si riscatta davanti ai propri tifosi battendo lo Standard Liegi di Slavoljub in una partita dominata dagli svarioni difensivi, un classico del campionato belga. Grazie a questa vittoria, il Brugge sale a 10 in classifica al secondo posto dietro l'Oostende a quota 13 in attesa della gara dell'Anderlecht.

La squadra che sarà l'avversaria del Napoli nel girone di Europa League mette in mostra tutte le sue qualità dalla metà campo in sù, aiutata soprattutto nel primo tempo da una difesa avversaria che concede davvero troppo ai padroni di casa, ma anche tutte le pecche di una retroguardia che regala moltissimo spazio ai non irresistibili avversari.

Il primo pericolo, infatti, arriva nei primi minuti da angolo per gli ospiti, che con Texeira, tutto solo in area, sfiorano il vantaggio. Passata la paura, Vazquez, sugli scudi e faro del gioco dei neroazzurri, permette ai padroni di casa di prendere il largo: al sesto è il sette ad imbeccare Diaby in profondità, che è abile ad approfittare della voragine difensiva lasciata dallo Standard per siglare il vantaggio. Dopo un quarto d'ora di relativa tranquillità, la gara si incendia. Il gol del raddoppio è la fotocopia del primo, anche se i protagonisti cambiano: Vormer sfrutta l'assist di Duarte ed appoggia in rete. Il sussulto degli ospiti arriva sulla seconda disattenzione della difesa di Preud'Homme: Santini sfrutta un cross dalla destra e l'indecisione del portiere di casa Bolat che non esce, beffandolo sul secondo palo. Il 2-1 sembra riaprire i giochi, ma in due minuti il Brugge chiude la pratica calando il poker: Oulare piazza nel sette la bordata dal limite dell'area, mentre Diaby pennella un sinistro a giro che bacia il palo. Prima dell'intervallo è Oulare a sfiorare la manita andando via di forza sulla corsia destra.

Il secondo tempo inizia ancora sull'asse Diaby-Oulare: il primo inventa, il secondo chiude l'azione con un potente sinistro che non trova la porta. E' però il classe '91 ex Lilla che si prende la scena nella ripresa con dribbling, accelerazioni e giocate degne di nota. Vormer ripete l'azione del primo tempo con il solito taglio centrale, solo che stavolta il pallonetto viene deviato in angolo dall'estremo difensore dello Standard. A metà secondo tempo, però, a cavallo tra il 62' ed il 66', Preud'Homme perde due uomini importantissimi per infortunio: prima Oulare, sostituito da Dierckx (per l'attaccante bega sospetto strappo muscolare), poi Vazquez, che lascia il campo zoppicando. Lo Standard, dopo alcune folate sterili, crolla definitivamente negli ultimi 20 minuti: Claudemir fa 5-1 di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione, prima che Diaby chiuda i conti con la tripletta personale ed il gol numero sei di giornata. Il palo del solito Diaby sembra mettere fine al massacro, ma è lo stesso ex Lilla che allo scadere firma il poker di giornata superando per l'ennesima volta Thuram.

La gara ha messo in mostra tutte le potenzialità offensive della squadra plurititolata di Belgio. Il Napoli, che tendenzialmente utilizza una linea difensiva molto alta, dovrà essere brava a non farsi infilare dai tagli continui del tridente offensivo, che sfrutta tantissimo questo tipo di azione, con Vazquez che è puntualissimo ad illuminare la scena trovando la verticalizzazione per Diaby ed Oulare. Questi due possenti attaccanti sfruttano maggiormente l'aspetto fisico e la corsa piuttosto che la tecnica, prerogativa principale dello spagnolo ex Barcellona: sicuramente pane per i denti di Albiol, Chiriches e Koulibaly, che sono avvisati.

Di contro, però, la retroguardia formata a quattro da De Fauw, Mechele, Duarte, De Bock, a protezione di Bolat non è di certo impenetrabile. Gol subito a parte, le maglie sono sembre molto, troppo larghe tra i quattro effettivi, con i due esterni che spesso si fanno cogliere impreparati sulle sovrapposizioni dei terzini avversari. Molti problemi anche sulle palle alte, sia attive, da azione, che passive, con i due centrali attratti spesso maggiormente dalla palla che dagli uomini da marcare.

Insomma, viste le retroguardie di entrambe le squadre e l'alto coefficiente di tecnica e senso del gol nei rispettivi reparti offensivi, di certo nel doppio appuntamento tra neroazzurri e partenopei, non ci si annoierà e lo spettacolo non mancherà.

VAVEL Logo
About the author