Belgio di rimonta, crisi Bosnia: 3-1 a Bruxelles

Dzeko manda avanti gli ospiti, che poi si svegliano e rimontano con Fellaini, De Bruyne e Hazard. Partita vivissima, diverse occasioni e tanto spettacolo, vinta dalla più forte.

Belgio di rimonta, crisi Bosnia: 3-1 a Bruxelles
Belgio-Bosnia 3-1
giodusi
Di Giorgio Dusi

La riscossa dei diavoli rossi: dopo la sconfitta sul campo del Galles, nel big match per decretare l'inseguitrice principale, il Belgio la spunta in grande stile, davanti al Re nello stadio di chi è stato Re. La Bosnia spaventa, va avanti con Dzeko dopo poco, ma poi i fenomeni vestiti del colore del fuoco si risvegliano, dominano e divertono, non senza rischiare, ma alla fine la portano a casa. 3-1 il punteggio finale, per effetto delle reti di Fellaini e De Bruyne nel primo tempo e del rigore di Hazard nella ripresa. Gli ospiti ci provano, ma trovano la solida opposizione di Courtois. E ora la situazione si fa complicata: non sono ammessi altri passi, e forse nemmeno far tutto giusto potrebbe bastare.

LE SCELTE - Senza Benteke, infortunato, Wilmots non si deve porre il problema del ballottaggio davanti: c'è Lukaku con De Bruyne e Hazard. Centrocampo massiccio e muscolare, difesa con nemmeno un vero terzino di ruolo. Gli ospiti rispondono con un 4-2-3-1 più ordinato con Pjanic alle spalle dell'unica punta Dzeko, con Bicakcic escluso a sorpresa in difesa per far pspazio a Vranjes. In mezzo al campo Besic affiancato da Medunjanin.

PRIMO TEMPO - La palla resta saldissima tra i piedi del Belgio per i primi minuti, ma i padroni di casa sudano freddo ogni volta che la Bosnia ha spazio per ripartire, specialmente con Visca. Lo scatto buono però è quello di Mujdza: break e cross al centro dove Dzeko arretra staccandosi dalla marcatura di una difesa che resta troppo bassa, e che non trova collaborazione nei centrocampisti. L'attaccante della Roma la piazza così prendendo in controtempo Courtois. Testa chiama, testa risponde: i diavoli rossi reagiscono in maniera confusionaria ma agguantano il pareggio sfruttando un punto di forza come i calci piazzati, ed è Fellaini, autore di 6 gol nelle ultime 4 partite con la maglia della Nazionale, ad incornare alla sinistra di Begovic in piena area sugli sviluppi di un corner.

La rete porta non solo il risultato in parità, ma anche il gioco del Belgio sui giusti binari dell'ordine. Le migliori occasioni del primo tempo arrivano tutte da colpi di testa: Lukaku potrebbe far 2-1 per due volte, prima con l'opzione di forza su un buon cross teso dalla sinistra, poi cercando di piazzar la sfera con disceta precisione sul palo lungo, ma in nessuno dei due casi inquadra la porta. Il jolly a un minuto dall'intervallo lo pesca il destro di De Bruyne: controlla, si gira e immediatamente calcia da oltre 20 metri. Palla in rete dopo un rimbalzo rapido che complica la vita a Begovic, comunque non totalmente esente da colpe.

SECONDO TEMPO - I segnali di inizio di ripresa vanno tutti in direzione di un pareggio degli ospiti visto l'eccellente impatto con la gara, diverso da quello più timido del primo tempo: la squadra di Bazdarevic si scopre anche senza problemi, e trova la conclusione abbastanza pericolosa quasi all'ora con Medunjanin, sulla quale Courtois è pronto a respingere. Cerca di rendersi pericoloso anche Dzeko, sinistro da buona posizione dentro l'area deviato in maniera a dir poco provvidenziale da Witsel. Il Belgio dovrebbe vivere di fiammate in contropiede che il suo leader in campo Eden Hazard non riesce a imprimere alla gara come suo solito, e quindi le occasioni faticano ad arrivare: Lukaku tiene spesso alta la palla, ma è abbandonato. Quindi si opta per il fraseggio per abbassare il ritmo. La punta dell'Everton combina meravigliosamente con De Bruyne al 73', Begovic poi ci mette la manona per salvare nell'uno-contro-uno.

Tre minuti dopo arriva la sopracitata fiammata di Hazard, in piena area si inventa due dribbling e vien messo giù da un calcio ingenuo di Vranjes: rigore ineccepibile, duello tra compagni del Chelsea dal dischetto col maghetto belga che ne esce vincente, spiazzando il compagno Begovic. Il collega e compagno con la maglia dei Blues Courtois si trova impegnato nel finale, contro i due romanisti Pjanic e Dzeko: il primo su punizione, il secondo in uno-contro-uno. I protagonisti sono loro: il Belgio riparte e Begovic si supera su Origi, nel finale altra occasione per il subentrato attaccante del Liverpool, la sventa la difesa.

Termina 3-1, un risultato che fa esplodere lo stadio di Bruxelles, che distrugge le speranze della Bosnia, sbriciolata dal contropiede e dalla velocità Belga. E ora la classifica non sorride ai balcanici, da possibile sorpresa ai mondiali a candidati a essere una delle delusioni.