Un Bayern Monaco show, ma a Francoforte, e in panchina Guardiola non c'è. In campo ci sono infatti Germania e Polonia, e il risultato finale, 3-1 per i tedeschi, è firmato interamente da giocatori che indossano la maglia rossa e sono campioni tedeschi in carica. C'è però un'altra differenza, ovvero Mario Gotze: gioca da punta, non da ala come nel Bayern (quelle rare volte che mette piede in campo) e firma una doppietta, colpendo anche un palo e creando svariate occasioni. Insieme a lui, il gol di Muller, mentre per la Polonia il pericolo pubblico è Lewandowski: 8 gol in 7 partite, ma stavolta non basta.

LE SCELTE - Low rispetta solo in parte le previsioni della vigilia, che vedevano Reus titolare dietro alla punta che doveva essere Kruse (e invece è Gotze). Bellarabi prende il posto della stella del Dortmund, mentre in difesa la sorpresa non è Hector sulla sinistra ma Can sulla destra, giocatore che può coprire almeno otto ruoli diversi in campo: gli fa posto dunque Rudy. Gli ospiti non modificano eccessivamente il loro atteggiamento, che rimane votato all'attacco e al contropiede, ma il tecnico Nawalka sorprende mettendo un'ala come Rybus da terzino sinistro. Davanti nessuna sorpresa: tridente con Lewandowski affiancato da Milik e Grosicki.

PRIMO TEMPO - L'idea tattica della Polonia non paga per nulla nella prima mezz'ora abbondante, di fatto c'è una sola squadra in campo, ovvero quella campione del mondo in carica. Solo nei primi 10 minuti Bellarabi ha due ottime occasioni, sventate in maniera più o meno fortunosa dal reparto guidato da Glik. Il difensore del Torino deve fare mea culpa però al 12', quando tiene in gioco Hector rimanendo staccato dalla linea: il terzino del Colonia dopo due scambi veloci entra in area e crossa rasoterra, il solito Muller arriva puntuale e appoggia in rete. Passano solamente sette minuti e arriva il raddoppio, ancora un piacere per gli occhi: Gotze da fuori controlla, dribbla e scaglia il destro dal limite che batte Fabianski sul primo palo. Gli ospiti soffrono abbastanza ma finalmente riescono a svegliarsi alla mezz'ora, e al 36' trovano anche il gol con il solito Lewandowski: contropiede magistrale chiuso dalla punta del Bayern di testa su un assist geniale con l'esterno di Grosicki. Il capocannoniere di queste qualificazioni sfiora la rete anche in altre due occasioni, ma trova prima il salvataggio sulla linea di un avversario (azione da corner) e poi il solito Neuer. La difesa della Germania però sbanda, e lo si vede proprio dall'azione dove il portiere la salva: palla persa banalissima in mediana e posizionamento totalmente errato.

SECONDO TEMPO - Cambio in cabina di regia con Gundogan al posto di Schweinsteiger, ma non cambia la sostanza, ovvero con la Germania che torna a giocare come a inizio ripresa, con la palla a terra e scambi rapidissimi. Uno di questi libera ancora Mario Gotze, che lanciato davanti a Fabianski vede il suo tiro stamparsi sul palo. La squadra di Low ha però amnesie inspiegabili, svariati palloni persi danno il via alle ripartenze: una prima volta ci vuole un gran Boateng per fermare Lewandowski, la seconda tocca a Neuer esibirsi in un mezzo miracolo su Grosicki. Il problema è che la Polonia vive sugli errori dei tedeschi, che arrivano sì, ma non bastano, anche perchè la squadra di Low non lascia certo nulla al caso in avanti: a 20 dal termine incorna Hummels trovando le mani di Fabianski. All'82' arriva anche il terzo gol, sempre con un Gotze a dir poco protagonista: avvia l'azione, poi Muller prova il destro da fuori deviato da Glik e respinto male da Fabianski, e sulla palla arriva proprio il fantasista del Bayern, stasera punta, per il 3-1. Sfortunato il capitano del Torino, che poco prima era stato decisivo a salvare ancora su Gotze.

Finale ancora spumeggiante, ma il risultato resta lo stesso. L'operazione sorpasso è conclusa: 16 punti per la Germania, che a questo punto si avvia verso il primo posto. Resta a 14 la Polonia, che ora deve guardarsi le spalle dalle inseguitrici, ma godono di due preziosi punti di vantaggio.