Grande vittoria esterna per una solida Italia, che conquista la matematica qualificazione all'europeo di Francia 2016. Azzurri al primo posto nel girone a 21 punti, due in più della Norvegia trionfatrice casalinga contro Malta. Andiamo a rivivere tutte le emozioni del match. Partita fondamentale quella che va in scena alle 18 di sabato 10 ottobre a Baku, Azerbaijan. Si gioca nel nuovissimo National Stadium, inaugurato solo lo scorso marzo per i Giochi Europei 2015. Il clima, nonostante il pittoresco esterno che ricorda l'Allianz Arena di Monaco di Baviera, è turbato da forte pioggia e raffiche di vento che non lasciano in pace i tifosi azeri arrivati da ogni parte del paese. Ci sono anche una cinquantina di eroici italiani sugli spalti.

Squadra di casa che si presenta a questo incontro senza nulla da chiedere in termini di classifica. Il penultimo posto a sei punti, infatti, ha già condannato gli uomini di Prosinecki all'esclusione da Euro 2016. Unica fonte di motivazione potrebbe essere la voglia di portare via uno scalpo importante come quello azzurro davanti al pubblico di casa. Italia che invece vive la situazione opposta: è il primo match-ball per chiudere il discorso qualificazione senza doversi affidare ad una vittoria contro la Norvegia nello scontro dell'Olimpico di martedì o ancora a calcoli di classifica.

Azeri che si schierano con un 4-1-4-1: davanti ad Agayev si posizionano da destra a sinistra Medvedev, Hüseynov, Sadygov e Dashdemirov. Il filtro davanti alla difesa è Garayev. Sulle fasce tutta la rapidità di Ismayilov e Nazarov, con Eddy e Amirguliyev pronti a servire l'unico terminale offensivo Gurbanov. Conte che invece inaugura ufficialmente il terzo modulo diverso della sua gestione in nazionale, rispettando i pronostici. Nel 4-4-2 (o 4-2-4) tra i pali Buffon, alla presenza numero centocinquantuno in nazionale; davanti a lui il blocco di centrali juventini Bonucci-Chiellini; sulle fasce Darmian e De Sciglio, con il milanista incaricato di occupare la sinistra. Al centro del campo, viste anche le assenze pesanti (De Rossi, Marchisio e l'ultimo arrivato in infermieria, Pirlo) il C.T. si affida alla corsa di Parolo ed alla fantasia di Marco Verratti, con la maglia numero 10 sulle spalle. Per la fascia destra Candreva la spunta su Florenzi, il suo opposto è El Shaarawy. Attacco a due con Eder di supporto a Graziano Pellè.

Azerbaijan in divisa completamente rossa, Italia con il classico azzurro. Squadre che scendono subito in campo combattive. Nei primi tre minuti gli uomini di Conte conquistano una punizione dal limite ed un corner, mentre i padroni di casa rispondono arrivando persino ad pizzicare Buffon al quinto minuto, con un tiro a giro di Amirguliyev controllato senza apprensione dal numero uno juventino. Passano solo altri cinque minuti e gli azzurri la sbloccano: Bonucci verticalizza sulla destra, Candreva fa da sponda per Verratti che lascia partire un lancio morbidissimo dalla metà campo. Eder beffa con uno scatto la difesa di casa e si ritrova a tu per tu con Agayev, battuto con un preciso rasoterra.

L'Italia rischia il raddoppio poco dopo, quando al minuto quindici una grande conclusione di Pellè (dopo uno scambio con Eder) è disinnescata in corner dal portiere azero.
Azzurri di Conte che con il 4-4-2 tengono bene il campo sia in fase di possesso che di ripiegamento. Ma, proprio quando sembra tutto sotto controllo, arriva la sorpresa.

Alla mezz'ora l'Azerbaijan lancia lungo sulla destra, Chiellini svirgola l'intervento difensivo e Bonucci (contrastato da Gurbanov) non riesce ad allontanare di testa: la palla scivola centralmente al limite dell'area, dove si precipita Nazarov che con un destro di prima insacca nell'angolino in basso alla sinistra di Buffon. Il National Stadium esplode: è 1-1. La risposta d'orgoglio degli azzurri non si fa attendere: al 35' Verratti -ispiratissimo come gli accade ormai spesso in nazionale- lancia per El Shaarawy che dal limite stoppa e gira di destro verso la porta: di poco alto. Il primo tempo sembra potersi avviare al tramonto senza altri colpi di scena, ma a pochi minuti dall'intervallo Candreva, perfettamente imbucato da Eder alle spalle della difesa, mette in mezzo un rasoterra per El Shaarawy, che senza avversari né portiere non può fare altro che depositare in rete il gol del raddoppio. Nessun minuto di recupero e lo scozzese William Collum manda a riposo le due squadre.

L'inizio della seconda frazione è soporifero, se non fosse per lo spavento di Verratti (rimasto a terra dolorante dopo un contrasto a centrocampo), che tuttavia rimane sul terreno di gioco. Conte urla e si sbraccia dal primo minuto di gioco: tiene gli esterni piuttosto bloccati e invita comunque i suoi a non perdere la concentrazione per portare a casa una vittoria fondamentale. Al 61' il solito copione offensivo dell'Italia rischia di colpire ancora: stavolta è Parolo a lanciare alto per l'incontenibile Eder, che scatta ancora sulla linea dell'offside e di sinistro anticipa l'uscita di Agayev. Il pallonetto dolcissimo è salvato sugli ultimi centimetri della linea di porta dal capitano Sadygov, che allontana col destro. Evidentemente sono solo le prove generali: dopo appena tre minuti Matteo Darmian è bravissimo a spezzare la trama di costruzione dei padroni di casa. Senza pensarci due volte il terzino del Manchester United lascia partire il destro di potenza su cui l'estremo difensore azero non prova neanche ad arrivare: è doppio vantaggio azzurro e primo gol con la nazionale per Darmian.

I padroni di casa provano la reazione con una fiammata che culmina nel sinistro da posizione defilata di Nazarov: tranquillo Gigi Buffon, blocca.
La squadra di Conte va avanti ad attaccare in quanto la differenza reti potrebbe essere un'eventuale discriminante per la scelta delle teste di serie della manifestazione europea di Francia 2016. Per cui è importante non solo vincere, ma farlo con lo scarto più ampio possibile.
A 23' dalla fine inizia il valzer delle sostituzioni: prima Sadygov (omonimo del difensore già in campo) rileva Israfilov, poi in contemporanea Florenzi entra al posto di El Sharaawy (forse leggermente dolorante ad una coscia), e Turgul Erat sostituisce Gurbanov. Pochi minuti dopo arriva il momento anche di Sebastian Giovinco, vero mattatore nella sua prima stagione in MLS (ben 21 gol in 30 presenze), che subentra ad uno stanchissimo Eder, una spina nel fianco nella difesa di casa stasera. L'ultimo quarto d'ora è a tinte rosse, ma l'Azerbaijan non riesce mai a rendersi davvero pericoloso negli ultimi venti metri. Unico sussulto è l'espulsione di Hüseynov, che trattiene e stende Giovinco lanciato in porta ai 18 metri. La formica atomica va a battere il piazzato, ma la splendida parabola è costretta a stamparsi contro la traversa. Questa è l'ultima emozione della partita, che termina sul 3-1. Un vero trionfo per gli azzurri.

Italia che conquista quindi il primo obiettivo della gestione Conte: la qualificazione all'Europeo 2016, in Francia. Tutto questo grazie ad una solida prestazione alla prima occasione disponibile, evitando così un possibile sgambetto dell'insidiosa Norvegia, che sarà ospite martedì allo Stadio Olimpico di Roma. La gara sarà tuttavia comunque importante per decidere il primato del girone e per tutti i calcoli e i discorsi relativi alle teste di serie della competizione.
Azerbaijan che invece non riesce nel rovesciamento del pronostico, e cercherà di terminare l'avventura delle qualificazioni con un risultato positivo nella trasferta di martedì in Bulgaria.