Sul sintetico dell'Astana Arena, l'Olanda si schiera per la sfida da dentro o fuori contro i padroni di casa del Kazakhstan

L'Olanda scende in campo con la decisione di chi sa di non avere altro risultato possibile oltre alla vittoria, ma si trova davanti una squadra tignosa, aggressiva e soprattutto ermetica: alla qualità nel palleggio degli Oranje è contrapposto un undici con evidenti limiti tecnici, ma con una buonissima organizazione offensiva, supportata dal pressing sul portatore di palla. La manovra degli ospiti passa per esterni Depay ed El Ghazi, che tendono a cercare con pallonti tagliati gli inserimenti dei compagni, come al 25', quando il giocatore dell'Ajax si porta il pallone sul sinistro, mette in mezzo per Wijnaldum che colpisce alto. E' questione di una manciata di minuti, e al 33' l'Olanda passa in vantaggio: ancora Wijnaldum, questa volta con i piedi, un tiro da fuori all'angolino che porta avanti gli Oranje.

Il buon possesso degli ospiti tiene la gara sul punteggio favorevole, e al 50' arriva anche il raddoppio, con Wesely Sneijder, che fulmina il portiere di mancino su assist di Klaas Jan Huntelaar. La rete degli Oranje non basta però a chiudere il match: la formazione di casa si spinge in avanti e inizia a rendersi pericolosa, soprattutto al 70', quando Virgil Van Dijk non vede un kazako alle proprie spalle staccare di testa indisturbato. Per fortuna dell'Olanda, a lato. Il Kazakhstan riuscirà a segnare un gol agli oranje con Kuat, durante il tempo di recupero, ma non basta: l'Olanda passa all'Astana e si prepara allo scontro tra Repubblica Ceca e Turchia con un solo imperativo: tifare per Rosicky e compagni, per non abbandonare quello spiraglio per EURO 2016.