AUSTRIA - LIECHTENSTEIN 3-0

12' Arnautovic, 54' e 57' Janko

Austria (4-2-3-1): Almer; Klein, Dragovic, Prodl, Fuchs; Baumgartlinger (71' Ilsanker), Alaba (64' Sabitzer); Harnik, Junuzovic, Arnautovic; Janko (64' Okotie). All. Koller.

Liechtenstein (4-5-1): Jehle; Rechtsteiner, Frick (90+1' Frick), Kaufmann, Oehri (46' Brandle); Kieber (62' Yildiz), Martin Buchel, Polverino, Wieser, Burgmeier; Marcel Buchel. All. Pauritsch.

Vita facilissima per la prima della classe, già qualificata da un mese, nella gara casalinga contro il povero Liechtenstein. Approccio buono dell'Austria (che sciupa anche una buona occasione con Janko), il vantaggio è solo questione di minuti: al 12' Arnautovic fa un buon movimento ad accentrarsi, Martin Buchel nel tentativo di fermarlo gli calcia addosso la palla che termine susseguentemente in rete. Gestione per tutto il resto del primo tempo, ma il Liechtenstein ha un buon atteggiamento e sfiora anche il pareggio con Frick, all'ultima partita con la Nazionale. Jehle deve salvare i suoi in diverse occasioni, ma limita i danni.

Nulla può però al 54' il portiere sul tiro a botta sicura di Janko a conclusione di un'azione innescata da una palla persa a centrocampo. L'attaccante del Basilea due minuti dopo, solo in mezzo all'area, può segnare il terzo ma la manda alta, ma rimedia facendosi trovare pronto subito, al 57', per ribadire in porta una respinta di Jehle. Dopo 60 minuti di spettacolo regalato ai tifosi, Koller calma gli animi togliendo dal campo i cardini. Harnik colpisce un palo, Sabitzer se ne mangia anche lui uno. Ma si festeggia comunque a Vienna, con una grande vittoria: 9 vittorie e un pareggio per la qualificazione. Da segnalare nel primo minuto di recupero l'ovazione a Mario Frick.

RUSSIA - MONTENEGRO 2-0

33' Kuzmin, 37' (rig.) Kokorin

Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Kuzmin, A. Berezutskiy, Ignashevich, Kombarov; Denisov, Shirokov; Kokorin, Dzagoev (86' Cheryshev), Shatov (69' Mamaev); Dzyuba (84' Smolov). All. Slutskiy.

Montenegro (4-2-3-1): Mijatovic; Savic, Saveljich, Simic, Balic; Kascelan, Vukcevic (84' Boljevic); Rodic (68' Marusic), Nikolic (46' Mugosa), Mandic; Beqiraj. All. Brnovic.

Doveva vincere la Russia per qualificarsi, e ha vinto: a Mosca il Montenegro resiste mezz'ora ma poi soccombe. I balcanici danno filo da torcere ai padroni di casa, proponendo un atteggiamento spensierato, arrivando anche al tiro e tenendo un buon ordine dietro. A bucare però ci pensa Kuzmin, tagliando dalla destra e mettendo in rete un lancio dalle retrovie. Il raddoppio non si fa attendere, fallo di Rodic e dal dischetto si presenta un freddissimo Kokorin che spiazza Mihatovic. Dal gol del vantaggio, la Russia gioca praticamente da sola.

Nella ripresa la squadra di Slutskiy abbassa decisamente il ritmo, si preoccupa più di gestire la palla cercando varchi che il Montenegro prova a non lasciare. Gli ospiti vanno vicini ad accorciare le distanze nella prima metà, poi con i nuovi ingressi, Mamaev in particolare, la Russia si riprende, ma non incrementa il vantaggio. Il 2-0 basta a ottenere la qualificazione diretta: in Francia la Russia ci sarà.

SVEZIA - MOLDAVIA 2-0

24' Ibrahimovic, 47' Zengin

Svezia (4-4-2): Isaksson; Lustig (83' Tinnerholm), Granqvist, Antonsson, Olsson; Larsson, Lewicki, Kallstrom (57' Svensson), Zengin; Ibrahimovic (58' Toivonen), Guidetti. All. Hamren.

Moldavia (4-5-1): Cebanu; Jardan (80' Spataru), Burghiu, Glovatenko, Erhan (63' Armas); Bordian, Vremea, Potirniche, Cebotaru, Patras (61' Antoniuc); Istrati. All. Stoica.

La Svezia fa quello che deve, ovvero vince contro la Moldavia, ma non basta: la vittoria della Russia la costringe agli spareggi. Padroni di casa subito pericolosi con Guidetti sugli scudi, due buone occasioni prima trovando Cebanu e poi il palo a dirgli di no; anche Ibrahimovic va subito vicino al gol con una doppia occasione, ma la difesa copre. Non sbaglia però al 24': Lustig lo lancia, stop orientato col petto, dribbling al portiere e gol a porta vuota. Si gioca in una sola metà campo, quella della Moldavia, che però riesce a non subire gol fino al duplice fischio dell'arbitro.

Dopo 100 secondi nella ripresa il muro crolla: un taglio di Ibra sposta la difesa, Zengin da fuori vede la porta sguarnita e il portiere avanzato e lo beffa con un gran pallonetto. Col doppio vantaggio, Hamren toglie i diffidati Ibrahimovic e Kallstrom e la squadra scende di intensità. Nel finale la Svezia rischia anche di subire gol, ma chiude sul 2-0 e al terzo posto.

CLASSIFICA FINALE: