Quattordici. Quattordici sono i punti accumulati con questo successo, quattordici è la posizione in classifica della squadra, a pari merito con lo Swansea. La pausa nazionali porta consiglio a Mourinho, e il suo Chelsea torna finalmente a vincere in Premier League, davanti al proprio pubblico che non ha mai smesso di incitare la squadra. Tre punti importantissimi contro i canarini del Norwich, scavalcati proprio quest'oggi dalla banda blues, che rilanciano il club di Abramovich verso posizioni più nobili di classifica: la strada è ancora lunga e tortuosa, le insidie tante e dietro l'angolo ma le vittorie fanno morale e la vittoria, era esattamente ciò che serviva per caricare l'ambiente alla lunga rincorsa in campionato. L'incontro di Stamford Bridge è deciso da Diego Costa al sessantatreesimo con una rete da grande attaccante. Ottima prova generale, nota di merito per la new-entry Kenedy, molto bene in una posizione non propriamente sua e Zouma, sempre più in crescita, meno irruento e più pulito negli interventi.

Formazioni

CHELSEA - Josè Mourinho schiera i suoi ragazzi nella veste principe: il 4-2-3-1. Il tecnico portoghese opta per una corsia mancina che gli garantisca gamba e qualità: ecco allora Kenedy, brasiliano classe '96 acquistato dal Fluminense, nell'insolita veste di terzino sinistro, a supporto di Eden Hazard. Sulla trequarti preferita la verve di Pedro all'eleganza compassata di Oscar mentre nel cuore della difesa, Zouma si guadagna la titolarità al fianco dell' highlander John Terry.

(4-2-3-1) Begovic; Ivanovic, Zouma, Terry, Kenedy; Fabregas, Matic; Pedro, Willian, Hazard, Diego Costa.

NORWICH - Neil conferma il modulo dell'ultimo incontro vinto contro lo Swansea ma cambia alcuni interpreti dalla metà campo in avanti. Al fianco di O'Neil, nel cerchio centrale di centrocampo, non c'è Tettey, bensì Malumbu mentre i due terminali offensivi sono il giovane e promettente inglesino Redmond e l'esperto congolese Mbokani.

(4-4-1-1) Ruddy; Wisdom, Bennett, Bassong, Olsson; Howson, O'Neil, Mulumbu, Brady; Redmond; Mbokani.

Cronaca

Il match inizia come da copione: palla tra i piedi degli "omini" blues e catenaccio vecchio stampo dei canarini di Neil. La prima vera occasione della partita è targata Diego Costa al 25': azione sull'out mancino di Pedrito, assist teso a centro area per il connazionale che calcia forte, troppo forte il pallone che si alza di un niente sopra la traversa. Pochi istanti dopo, i padroni di casa producono altre palle goal, prima con Willian intercettato all'ultimo da un difensore avversario, poi con il tiro da fuori di Fabregas che impensierisce non poco il buon Ruddy. Densità di pathos ed emozioni si concentrano intorno al 40': apre la sagra delle occasioni la squadra ospite con Brady, che praticamente a tu per tu con Begovic è stoppato dal portierone bosniaco anche grazie al ritorno e alla pressione dei difensori. Ribaltamento di fronte, Hazard conduce, Diego Costa riceve, liberissimo, nel cuore dell'area di rigore e indirizza alla destra di Ruddy, il portiere inglese salva con un grande intervento, cementando il pareggio al termine del primo tempo.

Nella ripresa, l'incontro non cambia lo stampo: il Chelsea attacca, di possesso, il Norwich, difende, quasi per inerzia. Willian ci prova sin da subito a sbloccare il risultato con uno dei suoi recenti pezzi forti il calcio di punizione: tiro ben parato da Ruddy. Fabregas e ancora Willian non fanno dormire sonni tranquilli al numero 1 gialloverde che deve respingere in angolo i tiri velenosi dei due. La svolta e soprattutto il meritato vantaggio blues arriva al 63': punizione battuta velocemente da Fabregas, palla lunga per Diego Costa che controlla, rientra sul destro e calcia a giro nell'angolino basso per l'1-0 Chelsea. Sulle ali dell'entusiasmo, i Mou-boys cercano e non trovano per poco il raddoppio: al 66' Zouma impatta con il piede in area di rigore la punizione ben calciata da Willian e colpisce la parte superiore della traversa. Per lunghi tratti, gestione in tutta tranquillità del Chelsea che ha provato a raddoppiare con le conclusioni di Pedro e Nemanja Matic, ma il solito solidissimo Ruddy nega tutto (o quasi) a tutti e strozza in gola il secondo urlo di gioia dei supporters blues. La gioia dell'intero Stamford Bridge si materializza al 94' e al triplice fischio di Pawson: il Chelsea torna a vincere e a smuovere finalmente la sua orripilante posizione di classifica.