Inutile negare l’evidenza, peggio di così, forse, non poteva andare. Ovvio, pescare il Barça avrebbe significato eliminazione quasi certa, ma anche questo Bayern non scherza. Anzi, fa proprio sul serio, primissima in Germania e prima nel suo girone di Champions, una rosa tra le migliori al mondo e uno modo di giocare al calcio incantevole. Aspettando Juve – Bayern del 23 Febbraio, andiamo a dare una prima occhiata in casa bavarese.

In 17 giornate di campionato i tedeschi hanno collezionato la bellezza di 46 punti, pareggiando una partita e perdendo solo contro il Borussia Monchengladbach. Cammino quasi identico in Champions: 6 vittorie, una sconfitta e testa del gruppo senza particolari problemi. Macchina da gol inarrestabile in entrambe le competizioni, 46 gol realizzati in Bundes, 19 in Europa. Tutto ciò unito ad una difesa che sulla carta non sembra proprio irresistibile, soprattutto nel mezzo, con Boateng e Benatia, ma che parla con i numeri. Sono solo 11 infatti i gol totali subiti dai bavaresi nelle due competizioni. Niente male, proprio niente male. Artefice di tutto ciò è senza dubbio quel diavolaccio di Guardiola, esportatore della mentalità calcistica catalana (prima olandese, Crujff docet) che in 2 stagioni e mezze in Germania, ha dato buoni frutti, ma sicuramente non quelli che i tedeschi si aspettavano. Ecco il suo palmarès: 2 campionati, una coppa di Germania, una Supercoppa Uefa, un mondiale per club. Manca la Champions, quel trofeo che la dirigenza ha sempre aspirato a vincere con il catalano. Ancellotti è stato già ingaggiato per la prossima stagione, chissà che Guardiola non voglia salutare la Baviera regalandosi per la terza volta la Coppa dalle grandi orecchie…

Una tra le migliori rose al mondo dicevamo, e in effetti è proprio così. Forse anche la migliore al mondo, ricambi di qualità e possibilità di variare modulo senza far variare il risultato finale. Peccato per i troppi infortuni, ma se Ribery o Robben o Benatia non ci fossero contro la Juve, i tifosi bianconeri non dispereranno di certo. Probabilmente però ci saranno Lewandowski e Muller, i due più in forma tra i bavaresi. I numeri parlano chiaro: 26 presenze con 23 gol per il polacco e 26 presenze e 21 gol per il tedesco. Impressionanti. Basterebbero questi due  per intimorire gli avversari, ma è d’obbligo aggiungere a questi due anche Douglas Costa, Coman, Vidal, Xabi Alonso, Javi Martinez, Thiago Alcantara, Alaba, Lahm e il fenomeno Nuer. Insomma, inutile girarci intorno: questo è uno squadrone. Guardiola può permettersi di tenere in panca gente del calibro di Gotze, Robben o Thiago, cosa impensabile anche per il Barcellona, ad esempio.  Purtroppo però non è tutto oro  quel che luccica, i baveresi infatti come ogni squadra al mondo, hanno dei punti deboli. Uno su tutti la difesa, in particolare i centrali, parsi a volte distratti e poco reattivi una volta persa palla. Infatti in quelle situazioni, il pressing alto per il recupero del pallone, porta la difesa tedesca ad alzarsi quasi sempre sulla linea di centrocampo, lasciando buone possibilità agli attaccanti avversari di inserirsi alle loro spalle. Sarà proprio questa l’arma sulla quale dovrà puntare la Juve di Allegri, sia con inserimenti delle punte sia con quelli degli esterni che delle mezz’ali.

I pronostici sono tutti dalla parte dei bavaresi, ma negli occhi di ogni tifoso e amante del calcio è ancora nitido il ricordo dell’impresa della scorsa stagione al Bernabeu, la Juventus dovrà imparare da quella magica serata e giocare il suo calcio migliore anche se sfavorita, poi si vedrà. Questo sport meraviglioso è capace di regalarci grandi sorprese, chissà che una non possa essere questa. Diamo tempo al tempo. Nel frattempo, buon 2016 a tutti!

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About the author
Lorenzo Domizi
Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì, 21 anni passati inseguendo un pallone prima nei peggiori campi della periferia e poi davanti alla tv; calciofilo e amante dello sport a 360 gradi. Grande estimatore del calcio estero e del gioco veloce, non disprezzando una buona fase difensiva.