La 6a giornata di Bundesliga, caratterizzata dalla sfida giocata a Gelsenkirchen dallo Schalke 04 e il Bayern di Monaco e conclusasi con una sonora disfatta da parte degli Knappen, vede appunto i bavaresi riagguantare la vetta della classifica con la complicità del Borussia Dortmund fermato dal pari a Norimberga. Anche la 3a della classe, il Bayer Leverkusen, vincendo con un perentorio 4-1 a Magonza, prosegue la sua corsa tenendosi nelle zone altissime della classifica. Molto bene l' Hannover che superando il difficile ostacolo Augsburg raggiunge sorprendentemente la 4a posizione della momentanea graduatoria. Bene anche il Wolfsburg chiamato ad un compito casalingo tutt'altro che agevole contro l' Hoffenheim mentre il Werder Brema ritrova vittoria e ossigeno approfittando della bufera che ha colpito l' Amburgo dopo l'ultima brutta sconfitta col Dortmund che aveva causato l'esonero - il secondo in Bundesliga con quello di Labbadia - di Thorsten Fink. Di seguito i risultati nell'attesa di Friburgo - Hertha Berlino e Stoccarda - Eintracht Francoforte. 

Risultati

Hannover - Augsburg  2 - 1
Wolfsburg - Hoffenheim  2 - 1
Norimberga - Borussia Dortmund  1 - 1
Mainz 05 - Bayer Leverkusen  1 - 4
Amburgo - Werder Brema  0 - 2
Schalke 04 - Bayern Monaco  0 - 4

Pessima figura dello Schalke 04 che alla Veltins Arena viene travolto da un Bayern Monaco assoluto dominatore del match. Lo Schalke incontra i bavaresi dopo essersi ritrovati come gioco e come verve, in seguito a un inizio stagione non da Schalke, grazie anche all'acquisto di giocatori come Boateng e Aogo che hanno saputo scuotere a dovere una squadra intorpidita. I Blues avevano anche iniziato bene la gara imprimendo un ritmo sostenuto e fronteggiando il Bayern senza timori reverenziali. Dopo l'uno-due di Schweinsteiger e Mandzukic però hanno accusato il colpo e sono letteralmente scomparsi dalla partita. Non che il Bayern abbia giocato un match mostruoso ma è stato in grado di offrire una solidità come finora non si era vista. Nell'autodafé modulare di Guardiola Lahm mostra di trovarsi meglio davanti alla difesa rispetto alla posizione di 3° di centrocampo, anche Kroos più avanzato gioca meglio ma le vere chiavi del gioco bavarese sono Alaba (essendo Lahm "sacrificato" a centrocampo, la spinta viene canalizzata maggiormente sul settore sinistro del campo) e Schweinsteiger. Già uno Schweini ancora a mezzo servizio può fare la differenza. Inesauribile nel proporre gioco e nell'interdirlo. Con lui in mezzo al campo è tutto un altro Bayern. Colpe enormi invece vanno rintracciate nella difesa dello Schalke, l'assenza di un punto di riferimento come Metzelder è devastante. Höwedes compie errori da novellino e non riesce ad assumere il necessario ruolo di leader di reparto.

I grandi impegni europei mietono vittime, è un dato di fatto. Il Dortmund dimostra di non aver metabolizzato la sconfitta del San Paolo in Champions League e Klopp ridisegna una squadra, costretto da infortuni e turn-over, davvero improbabile, incapace di esprimersi al meglio a Norimberga. Alla luce di una situazione condizionata dalla gestione delle risorse, Klopp fa economia ed esperimenti, ma gli esiti non sono per nulla felici. Grosskreutz nel ruolo di mediano affiancato a Bender fa una gran partita, ma non è assolutamente il suo ruolo. Blaszczykowski trequartista è un pesce fuor d'acqua. Durm e Ducksch sono giovani di belle speranze ma è un po' troppo pretendere che siano pronti per la prima squadra. Reus fa il bello e il cattivo tempo e Aubameyang dimostra di avere qualche problema quando l'assetto iniziale non è quello standard del Borussia Dortmund. Il Norimberga dal canto suo, ha puntato sulla forza del suo collettivo, rinvigorito dall'arrivo di un giocatore d'esperienza come Hasebe e dall'apporto di un giovanissimo veramente interessante come Niklas Stark, classe '95 e prodotto di cantera.

Brutto dirlo ma dalle parti di Magonza siamo alle solite, con il Mainz che parte a razzo nelle prime giornate di campionato e poi si ferma bruscamente incontrando squadre di valore e caratura superiori. Nella precedente giornata aveva perso di misura contro lo Schalke 04, non meritando di perdere e mostrando comunque il suo solito gioco molto ben organizzato, col Bayer Leverkusen al contrario è stata un'autentica disfatta. Il cielo finora azzurro di Magonza comincia ad oscurarsi con Tuchel che inizia a vedere minacciose nubi all'orizzonte. Al Leverkusen invece è servita la figuraccia rimediata contro il Manchester United in Champions. Hyypiä, da tecnico intelligente quale è, non si è limitato a fare il mea culpa ma ha individuato subito il problema, quello di un centrocampo senza nerbo all' Old Trafford e ha catechizzato i suoi protagonisti ReinartzBender e Rolfes. Una strigliatina l'ha data anche a Sam e si è visto molto bene con l'esterno d'origine nigeriana tornato ad essere il motorino mobilissimo di sempre nel gioco del Bayer. Spazio finalmente anche per l'australiano Robbie Kruse, schierato al posto di Son con il genietto di Brisbane, ex Melbourne Victory e Fortuna Düsseldorf che ripaga la fiducia dell'allenatore sfoderando una prestazione magniloquente. Due gol e un assist per lui che contro il Mainz è stato davvero in moto perpetuo.

L'Hannover si conferma micidiale in casa raggiungendo nel match contro l'Augsburg la quarta vittoria e portandosi a ben 12 punti in classifica, a ridosso delle prime della classe. La squadra guidata da Slomka è stata più forte di un Augsburg straordinariamente coriaceo e di un direttore di gara, Christian Dingert, che sembra usare due pesi e due misure nell'assegnare i penalty ma che poi non può fare a meno di fischiarne uno anche a favore dei padroni di casa, essendo capace di ribaltare una gara che si era messa male dopo l'iniziale svantaggio siglato per l'appunto da Verhaegh su rigore. Sobiech e l'ungherese Huszti protagonisti della rimonta e di una prestazione sontuosa per un Hannover che se vuole osare di più deve concentrarsi anche sui punti da ottenere in trasferta.

Il Wolfsburg nel quale Luiz Gustavo gioca in alternanza una giornata sì e una no per via di improvvide squalifiche ritrova vittorie e Olic, giocatore che tornato in gran forma può risultare fondamentale per la squadra allenata da Hecking. Anche il coreano Koo in fatto di pasticci sa di certo il fatto suo, regalando a Modeste su un piatto d'argento la palla del vantaggio dell'Hoffenheim. Wolfsburg che rischia poi di capitolare più volte perché l'Hoffenheim in ripartenza sa essere micidiale e non fa sconti a nessuno. Poi però si dimostra intelligente nel variare il suo gioco sulle fasce, soprattutto quella destra, dove risultano molto efficaci e pericolosi Träsch e Vieirinha, senza congestionare la manovra nel traffico di centrocampo dove agisce Diego. E quando il pallone arriva dalle parti di Olic, il croato non è certo uno che si fa pregare. Manca ancora continuità a questo Wolfsburg, ma la strada è quella giusta.

Il Werder Brema è una squadra che all'inizio di questa stagione continua a non convincere, però l'occasione di approfittare di un Amburgo allo sbando è troppo importante per farsela sfuggire, Dutt non naviga in acque tranquillissime e tre punti sono ossigeno allo stato puro. La prima di Rodolfo Esteban Cardoso, allenatore ad interim passato dalle giovanili dell'Amburgo all' Amburgo II (formazione che milita nelle leghe regionali) sulla panchina amburghese dopo l'esonero di Fink non è per nulla felice. Il Werder ha vita facile contro una squadra confusa, sfiduciata, intimorita e incapace di produrre gioco. Ogni tanto si vede qualche lampo di Jiracek, l'unico che si dimostra ancora indomito in una squadra moralmente depressa, e anche Beister si danna l'anima isolato là davanti ma è davvero poco per contrastare le sorti di un match già segnato e un destino davvero problematico quest'anno per il neo DS Oliver Kreuzer e per l'Amburgo.

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