Seconda corposa tranche di partite giocate sabato 28 settembre per questa 7a giornata di Bundesliga che vede ancora una volta vittoriose le tre prime della classe, Bayern MonacoBorussia Dortmund e Bayer Leverkusen. Vince anche l' Hertha Berlino che ritrova smalto e classifica contro un Mainz in preoccupante calo. Pareggi "illustri" invece per l' Amburgo del nuovo allenatore van Marwijk a Francoforte e per l' Hoffenheim tra le mura amiche contro uno Schalke roboante ma sciupone. Mancano all'appello i match Werder Brema - Norimberga e Eintracht Braunschweig - Stoccarda, di scena nel pomeriggio rispettivamente alle 15:30 e alle 17:30.

Risultati

Borussia Dortmund - Friburgo  5 - 0
Bayern Monaco - Wolfsburg  1 - 0
Bayer Leverkusen - Hannover  2 - 0
Hoffenheim - Schalke 04  3 - 3
Hertha Berlino - Mainz 05  3 - 1
Eintracht Francoforte - Amburgo  2 - 2

Tutti rigorosamente in lederhosen (i tradizionali pantaloncini in pelle con pettorina) all' Allianz Arena in occasione del 180° anniversario dell' Oktoberfest in corso a Monaco di Baviera fino al 6 ottobre ma il Wolfsburg di Hecking ha rischiato seriamente di rovinare la festa ai bavaresi. Ci ha pensato il solito Thomas Müller, tra l'altro un assiduo degli stand della birra in quel di Monaco, che al 63' raccoglie l'invito di Ribéry sul secondo palo e la piazza alle spalle di Benaglio. Ma è un Bayern che fatica tantissimo a trovare la via del gol anche grazie a una gara attentissima e concentrata da parte di un ottimo Wolfsburg cui manca la zampata decisiva in contropiede per far male alla squadra guidata da Guardiola. Il Wolfsburg ha interpretato molto bene la gara: si è chiuso, ha pressato tanto sul nascere la costruzione di gioco del Bayern e non ha concesso troppi spazi. Un po' troppo timido nelle ripartenze, cosa comunque concepibile per una squadra che non intendeva in alcun modo allungarsi e concedere campo ai bavaresi. Wolfsburg che perde dunque contro una compagine sostanzialmente più forte ma che non demerita, e con l'ex Bayern Luiz Gustavo là in mezzo mostra una solidità impressionante. Bayern che invece deve gestire al meglio le risorse in vista di due impegni complicati: la trasferta di Manchester in Champions League e il Bayer Leverkusen nella prossima giornata di campionato.

Tutto fin troppo facile invece per i rivali del Borussia Dortmund che col Norimberga in campionato e con il Monaco 1860 in Coppa Pokal avevano mostrato una leggera flessione.
Il Friburgo, complice probabilmente il derby di Coppa di Germania contro lo Stoccarda, non riesce a tenere il ritmo di un Dortmund quasi al completo. Forcing e pressing dei gialloneri è già troppa cosa per gli undici giocatori del Friburgo, quando poi Diagne frana su Lewandowski provocando contemporaneamente rigore ed espulsione, i giochi sono praticamente fatti. Dopo il primo tempo chiuso sul doppio vantaggio e contro una squadra in inferiorità numerica il Dortmund può tranquillamente dilagare segnando altri 3 gol con doppietta del numero nove polacco.

L' Hannover di Slomka si conferma squadra non da trasferta con i suoi zero punti conquistati fuori casa dall'inizio della stagione, anche se poi riesce a conservare la sua quarta posizione in classifica a sei lunghezze proprio dal Bayer Leverkusen. L'Hannover decide di affrontare il Leverkusen faccia a faccia ma così facendo si scopre tantissimo e lascia praterie infinite al gioco verticale assolutamente letale degli avversari che colpiscono inesorabilmente con Rolfes e Sam. Resta all'asciutto Kiessling ma a quel punto la partita viene tranquillamente controllata dai padroni di casa con un Hannover generoso ma impreciso e deconcentrato.

Buonina la prima per il tecnico Bert van Marwijk appena arrivato sulla panchina dell'Amburgo prendendo il posto dell'allenatore ad interim Cardoso e, soprattutto, di Thorsten Fink. Un pareggio raggiunto a fatica in casa di una squadra in forma come l'Eintracht Francoforte, passato in vantaggio due volte. È un Amburgo ancora in evidente difficoltà tattica che mostra notevole fatica in fase di costruzione della manovra, però Marwijk può contare da subito su una serie di elementi positivi che depongono in suo favore. Innanzitutto ha riossigenato un ambiente asfittico. Ha ricostruito il senso del posizionamento in campo e del movimento della squadra senza palla. Disastroso prima del suo arrivo. Poi mostra già dall'inizio il coraggio di un gioco offensivo schierando un 4-2-3-1 a tre punte con CahlanogluBeister e Lasogga più il solito van der Vaart. C'è ancora tanta confusione proprio nella fase propositiva, però è un Amburgo che se ritrova l'armonia del collettivo può fare bene risalendo la (brutta) china.

Gol e spettacolo alla Wirsol-Rein-Neckar Arena tra Hoffenheim e Schalke 04. Non è facile per nessuno a Sinsheim ma Gisdol da un po' di turni sta mostrando una squadra meno attenta alla fase difensiva e più concentrata sull'offensività. Chiaro che con squadre votate all'attacco come lo Schalke, la strategia può rivelarsi suicida soprattutto adesso che a Gelsenkirchen hanno ritrovato fiducia ed entusiasmo. Un Kevin-Prince Boateng sempre più leader porta subito in vantaggio i Knappen dopo soli 3 minuti dal fischio d'inizio. Matip lo segue una decina di minuti dopo per un match che sembra già chiuso. Nulla di più falso, perché l'Hoffenheim difensivamente è un colabrodo ma dalla cintola in su dà l'anima e mette in grande difficoltà uno Schalke sorpreso e soprattutto disastrato, proprio come i padroni di casa, in fase difensiva. Schalke 04 ancora troppo disattento e sciupone che si fa rimontare con eccessiva facilità e che si mostra decisamente troppo ballerino nella retroguardia per essere quella squadra forte e importante da prime piazze della classifica. Tanto lavoro per Jens Keller.

Hertha Berlino - Mainz sulla carta era un match al quale i bookmakers più accreditati avevano assegnato un'alta percentuale di probabilità sul segno "x" proprio per lo stato di forma non esaltante da parte dei due club. Hertha non benissimo nelle ultime uscite di campionato ed eliminato dalla Coppa Pokal e Mainz reduce da 3 sconfitte consecutive in campionato. Alla prova dei fatti però si è visto un Hertha con molti meno problemi della rivale, che sembra aver totalmente smarrito il suo bel gioco mostrato all'inizio del campionato e soprattutto la sua compattezza. Nicolai Müller ammutolisce l' Olympiastadion portando in vantaggio il Mainz dopo soli 8 minuti. Tuchel sembra aver ritrovato una squadra che chiude bene gli spazi e riparte con contropiedi micidiali. Un illusione che dura un tempo perché nella ripresa la squadra si affloscia, si deconcentra e compie disastri, soprattutto a centrocampo perdendo palloni su palloni e con una difesa altissima perforata per ben tre volte praticamente allo stesso modo da Allagui e Ben Hatira. Si prevede bufera a Magonza.

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