Terza vittoria consecutiva e primi sprazzi di sole ad inondare la Dortmund del pallone. Il Borussia del mago Klopp ritrova filotto e sorriso prima della Champions, non una bella notizia per la Juventus di Massimiliano Allegri. Lo scontro nei bassifondi della Bundes premia l'undici giallonero, trascinato dalla classe sopraffina di Marco Reus. Il successo con lo Stoccarda consente al Dortmund di staccare le rivali per la salvezza e di proiettare uno sguardo addirittura alla zona Europa. Sette i punti che dividono il Borussia dalla qualificazione alla prossima Europa League. Discorsi futuristici, non al passo con i tempi, quel che interessa è l'evoluzione della macchina tedesca e qualche preoccupazione non può non emergere pensano alla gara di martedì. 

Quando gioca, il Borussia è una meraviglia. Gli interpreti cambiano, non la filosofia. Reus è un artista con libero arbitrio, sceglie lui quando accendere e la luce che trabocca dai suoi piedi è fatale allo Stoccarda. Tre reti, per domare un avversario coriaceo, Reus assiste la prima segnatura, favorendo l'assist di Kawaga a Aubameyang, poi chiude la pratica nella ripresa. Nel mezzo il gol di Gundogan, centrocampista totale che serve come il pane a questo Borussia. Bello, seducente, ma fragile. Klopp vede gli avanti muoversi con costrutto, ma l'incertezza che pervade la retriguardia è lampante. Lo Stoccarda si infila due volte, buone notizie per Allegri. 

Sokratis e Subotic tentennano, Hummels osserva, in Champions tocca a lui. Per Blaszczykowski e Mkhitaryan uno spezzone finale, carte di Coppe, risparmiate in Bundes. Klopp studia e analizza, sorride, con quel volto beffardo di chi conosce presente e futuro. In panchina Immobile, il volto corrucciato, la sensazione di essere rapidamente precipitato ai margini. Lui, la Juve, l'osserva da lontano, la maglia da titolare resta una chimera, nel Borussia che corre non c'è spazio per l'emigrante. 

E allora il maggior spavento lo porta il biondo con la cresta, fresco di rinnovo. Reus, legato al Borussia dal nuovo contratto, senza clausola - un segnale al club e ai compagni - sale in scena e l'Europa più ricca prende appunti. C'è la Juventus, tempo di stelle, è il teatro preferito di Marco Reus.