Parigi, Manchester, Londra. Tre delle capitali del Calcio chiamano a gran voce, ma il richiamo sembra essere andato a vuoto. Pep Guardiola vuole soltanto il Bayern. Monaco di Baviera nel presente come nel prossimo futuro. L'ex allenatore del Barcellona dei miracoli è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia degli Ottavi di Finale di Coppa di Germania ribattendo ancora una volta colpo su colpo ai cronisti che gli chiedevano maliziosamente notizie sul suo futuro. "Sono molto felice al Bayern. Non me ne vado quest'estate, è escluso": secca, decisa, perentoria e roboante la sua risposta, che non lascia adito ad alcuna obbiezione da parte dei presenti. 

"Non ho ricevuto offerte e non me le aspetto, ho un contratto. Posso restare al Bayern altri 4, 5 o 6 anni. Dipende da ciò che vuole il club e dipende dalla mia situazione". La situazione è chiara. Guardiola aspetterà l'anno prossimo per vedere le mosse della dirigenza bavarese. Non ha escluso il rinnovo, certo, ma non è un segreto che i rapporti tra le parti non siano mai stati del tutto idilliaci (soprattutto con Rumenigge) e non è escluso che al termine della prossima stagione lo spagnolo potrebbe decidere di cambiare aria. Manchester City, United (forse), Arsenal qualora Wenger dovesse lasciare, Parigi dove il trono è ancora vacante. Ma anche Spagna, dove la nazionale avrebbe proprio bisogno di un condottiero fiero e valoroso per il dopo Del Bosque. 

E se si riaprissero le porte...? No, tutto, fuorchè il clamoroso ritorno in blaugrana. L'allenatore così come ha risposto con fermezza e calma olimpica alle illazioni sul suo futuro, avrebbe declinato un'eventuale offerta di tornare in Catalogna. "Se vedete che sto per tornare al Barcellona, datemi una martellata in testa" la frase che avrebbe detto ad alcuni amici. Insomma, il giallo Guardiola s'infittisce, ma entrerà nel vivo dall'estate del 2016.