"Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società FC Bayern München AG per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Arturo Pardo Vidal per un importo di € 37 milioni pagabili in 2 anni. Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 31,7 milioni. Il corrispettivo a favore di Juventus potrà peraltro incrementarsi di massimi € 3 milioni a seguito del raggiungimento di determinati obiettivi sportivi".

Questo il saluto della Juventus ad Arturo Vidal, protagonista assoluto dei successi bianconeri dell'era Conte prima, e Allegri poi, dal 2011 al 2015. Quattro Scudetti, due Supercoppe Italiane, una Coppa Italia e 48 gol dopo, il guerriero cileno, neo Campione del Sudamerica con la Roja saluta la squadra piemontese. Il centrocampista cileno è da oggi un nuovo giocatore, a tutti gli effetti, del Bayern Monaco. 40 milioni di motivi riporteranno Vidal laddove era iniziata la sua avventura europea, in Germania. Dal Bayer Leverkusen alla squadra bavarese, passando per la plurititolata Juventus: il cammino del cileno è l'emblema del valore di un giocatore clamoroso per duttilità tattica, intelligenza, tecnica e soprattutto cuore.

Ciò che sorprende del guerriero, che si è imposto in Italia dopo una marea di scetticismo al suo arrivo, quando fu strappato al Napoli dalla Juve di Conte e Marotta, è la sua juventinità tatuata sul petto, che non dimentica nel giorno della presentazione a Monaco di Baviera: "E' un giorno molto speciale, voglio mandare un saluto dal cuore a tutti i tifosi juventini nel mondo. Grazie per questi quattro stupendi anni insieme. Voglio augurarvi tutta la fortuna del mondo e vi prometto che vi porterò sempre nel mio cuore. Per sempre uno juventino nell'anima".​ Anche se si tratta di un saluto formale, avvenuto attraverso il suo profilo Twitter, il messaggio rende l'idea di quello che era il rapporto di Vidal con la Juventus ed il suo tifo, che come ha detto, non dimenticherà facilmente.

Dalla Juve al Bayern il passo è breve però: in quanto a blasone, ad ambizione e soprattutto per pressione e voglia di vincere tutto ciò che c'è a disposizione. Il cileno sa di arrivare in Baviera con l'etichetta di chi è stato preso per far fare il definitivo salto di qualità alla squadra di Pep Guardiola dopo il mezzo fallimento dello scorso anno. Certo, il Bayern è Campione di Germania, ma è la coppa dalle grandi orecchie l'obiettivo minimo di Muller e compagni: "Voglio dare il massimo possibile e vincere dei titoli. Era arrivato il momento di cambiare, voglio vincere la Champions qui. Non sono riuscito a vincere la Bundesliga col Bayer Leverkusen, ora voglio farlo col Bayern. Cercherò di ripetermi sui livelli toccati con la Juventus, guadagnandomi l'amore dei tifosi passo dopo passo".

Dal polivalente Allegri, che in ogni caso però lo schierava da mezzala, al misterioso ed enigmatico Guardiola, che molto spesso fa variare le sue pedine in campo a seconda dell'avversario, dello scheramento tattico che intende scegliere e degli uomini a disposizione. Tuttavia Vidal sembra deciso sul ruolo che vuole ritagliarsi in squadra: "Voglio giocare a centrocampo, naturalmente, ma alla fine sarà il mister a decidere in quale ruolo impiegarmi. Se posso giocare sabato in Supercoppa? Ho giocato in Coppa America e ho recuperato, sono pronto se il tecnico me lo chiede".

Dalla partenza al ritorno nella terra teutonica il passo è lungo quattro anni. Un arrivederci che ha intaccato i suoi ricordi della lingua tedesca, ma che nel percorso formativo del calciatore Vidal è servito a fargli capire molte cose in più rispetto a quando era al Leverkusen. Vittorie ma anche malumori, gioie ma anche dolori: "Mi sento cresciuto, penso di essere maturato nel corso degli anni. Il tedesco? L'ho dimenticato quasi del tutto, molti vocaboli li ho persi avendo parlato in italiano negli ultimi anni. Il Bayern è uno dei tre club migliori al mondo, con loro posso vincere Bundesliga e Champions ed è per questo che sono venuto qui".

Non può che essere che raggiante Matias Sammer nel presentare il nuovo acquisto in casa Bayern. L'ex Pallone d'Oro ha così parlato del cileno: "E' un elemento forte fisicamente, potente, dotato dal punto di vista tecnico-tattico e in possesso di un ottimo fiuto per il goal. E' anche un vincente per il suo modo di giocare e tutte queste qualità faranno comodo al Bayern. Non so se è simile a come ero io in campo ma non importa, ora Arturo è qui ed è il benvenuto".