Una sorta di maledizione sembra avvolgere la Supercoppa di Germania, quel trofeo che, insieme alla Champions League, manca a Pep Guardiola da quando è alla guida del Bayern Monaco. Ci sarà ancora da aspettare però, perchè per la terza volta consecutiva i bavaresi se la lasciano sfuggire: se negli scorsi due anni era stato il Borussia Dortmund il giustiziere, quest'anno è toccato al Wolfsburg alzare al cielo il primo trofeo che si assegna nella stagione di calcio tedesco. Un 1-1 nei tempi regolamentari maturato grazie alle reti di Robben e di Bendtner, ai rigori decisivo l'errore di Xabi Alonso, che ha apparecchiato il tavolo a cui ancora il danese ha invitato a sedersi tutta la sua squadra, realizzando il rigore conclusivo della lotteria.

Per Hecking si tratta del secondo trofeo alla guida del Wolfsburg, dopo la Coppa di Germania conquistata a maggio in finale proprio contro quel Borussia Dortmund che aveva battuto due volte il Bayern. Una coppa maledetta, quasi irraggiungibile per Guardiola, lo aveva detto in conferenza stampa. E in questo periodo di voci che lo danno già sulla panchina del Manchester City, ci si chiede se il tecnico ex Barcellona avrà una quarta possibilità.

Le scelte del Bayern sono andate nella direzione di attaccare, con Robben e Douglas Costa larghi sulle fasce con Muller alle spalle di Lewandowski. Dunque Gotze ancora una volta in panchina, insieme a quel Vidal appena arrivato e di cui il giovane tedesco potrebbe essere l'erede a Torino. Difesa con Benatia e Boateng, con Lahm riportato nel suo vecchio ruolo di terzino destro e Alaba a sinistra, con il gigante Neuer in porta. Wolfsburg che risponde con lo stesso schieramento, ma varie assenze: pesano soprattutto quelle di Benaglio in porta, sostituito da Casteels, e di Luiz Gustavo in mezzo al campo. Difesa a quattro con Vieirinha e Rodriguez larghi e la coppia Naldo-Klose in mezzo. Mediana composta da Guilavogui ed Arnold, a copertura del trio composto da Caligiuri, Perisic e De Bruyne. Unica punta Bas Dost.

La gara si gioca ad armi pari lungo tutti i 90 minuti, occasioni che piovono nonostante l'attenzione delle difese, anche se l'impressione è che il Bayern certe volte aspetti troppo per concludere in porta, cercando di strafare: la prima occasione però è griffata dai bavaresi con il nuovo arrivato Douglas Costa, sinistro da dentro l'area dopo un liscio di Thiago Alcantara di testa che finisce sulla faccia inferiore della traversa e sulla cui ribattuta ancora lo spagnolo non riesce a concludere. La risposta arriva poco prima del quarto d'ora ed è di Vieirinha, un gran destro in diagonale che sfila vicino all'incrocio dei pali con Neuer immobile.

Il forcing dei bavaresi si alleggerisce, anche se la partita resta sempre vivissima: Lewandowski davanti offre un validissimo punto di riferimento, ma spesso fa fatica a concludere, o quasi certe volte pare si rifiuti di tirare in porta. Clamoroso quello che succede con Douglas Costa in una situazione di fatto di due contro zero: i due se la passano due volte inutilmente senza tirare, finchè il polacco non finisce in fuorigioco e fa sfumare l'azione. La vera grande occasione sciupata però è di De Bruyne a due minuti dal termine del primo tempo: Naldo lo lancia, Benatia se lo perde e il belga prima scavalca Neuer in uscita al limite dell'area con un gran pallonetto, poi a porta sguarnita mette incredibilmente fuori.

Errore che lascia l'amaro in bocca soprattutto quando al 49' il Bayern trova il vantaggio: Douglas Costa sulla sinistra lascia sul posto Vieirinha e la mette rasoterra in area col mancino, Casteels è tutt'altro che sicuro e di fatto fa la sponda ad Arjen Robben che col sinistro la mette in porta anticipando anche Lewandowski. La squadra di Guardiola si siede sugli allori, il Wolfsburg si riversa in avanti, passando anche alle due punte: Neuer è chiamato in causa svariate volte, inizialmente su Klose di testa, poi su Dost che calcia troppo centrale.

Gli ingressi di Kruse e Bendtner rifanno il look alla squadra della Volkswager che si risistema con una sorta di 4-3-1-2 nettamente votato all'attacco, e i risultati sperati cominciano a vedersi: Schurrle, subentrato a un Caligiuri in ombra, impegna ancora il numero uno del Bayern da fuori, che deve superarsi sul destro ravvicinato di Vieirinha. L'incubo bavarese si materializza all'89', De Bruyne va via a destra, cross basso e preciso sul primo palo dove puntualissimo arriva Nicklas Bendtner, destro di prima intenzione che si infila in rete e manda tutto ai rigori, provocando l'ira di Guardiola.

Dal dischetto comincia a calciare Vidal, subentrato senza lasciar troppo il segno a Thiago Alcantara, realizzando. Lo stesso fa Rodriguez spiazzando Neuer. Xabi Alonso opta invece per la soluzione centrale, ma Casteels col piedone ci arriva e devia. Da lì in poi, solo tanta precisione: segnano De Bruyne, Robben, Schurrle, Lahm, Kruse e Douglas Costa. Il rigore decisivo è ancora sul piede dell'uomo del destino, di Nicklas Bendtner: destro che si insacca e fa esplodere la Volkswagen Arena. Guardiola a testa bassa esce dal campo, i sorrisi son per i verdi di Sassonia. La maledizione continua, in attesa di un'altra chance che non si sa se ci sarà.