Siamo al tramonto della partita, quando Douglas Costa, sull'out di destra, mette a sedere un avversario, stronca sulla corsa il secondo e consegna a Robert Lewandowski un pallone al bacio per ribaltare l'incontro. Il polacco, liberato dal velo di un compagno, appoggia col piattone alle spalle di Baumann. Il Bayern vince, mentre i titoli di coda scorrono alla Wirsol Rhein Neckar Arena.

L'ingresso del centravanti restituisce ai bavaresi un'impronta offensiva di prima grandezza. Guardiola, in avvio, si affida a un falso nove, Muller, con Douglas Costa e Robben ad imperversare ai lati e Goetze ad ispirare la manovra. Xabi Alonso in regia, Vidal e Lahm a completare il quadro. Il primo scoglio al minuto 36, quando Benatia lascia anzitempo la partita e cede il posto a Rafinha.

Il Bayern è, per 40 minuti, alle prese con un Hoffenheim che gioca con la bava alla bocca. Bastano 9 secondi per far intuire a Guardiola i rischi in cui può incappare il suo team. Superficiale retropassaggio di Alaba, sorpreso Boateng, Volland si avventa e batte facilmente Neuer.

I padroni di casa chiudono ogni fonte di pensiero ai più tecnici rivali e il pari nasce così da un assolo personale in chiusura di tempo. Douglas Costa, a sinistra, punta il diretto avversario, si allarga e incrocia con una conclusione a pelo d'erba. Baumann si distende ma respinge a centro area, Muller da due passi deposita l'1-1.

Nella ripresa, il Bayern alza i giri del motore, ma l'Hoffenheim, con intelligenza, arretra e punge in ripartenza. Non mancano le occasioni per scalfire Neuer, la più grande al minuto 73. Braccio di Boateng, secondo giallo e rigore. Polanski sbatte sul palo e Guardiola annusa la rimonta.

Prove generali al minuto 87, con Baumann che respinge Lewandowski, sigillo tre minuti dopo, sempre con il n.9. Splende la stella di Douglas Costa, ma il Bayern denota una preoccupante involuzione a livello di gioco. Il ritmo basso non facilita il credo di Pep, questione di tempo, ma occorre recuperare in fretta quella fluidità da sempre marchio di fabbrica del tecnico spagnolo.