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Alla fine la soluzione del rebus era quella più prevedibile: il Gruppo C di questa sorprendente edizione di Copa America lo vince il Brasile, che nell'ultima giornata nel match decisivo batte 2-1 un Venezuela eroico che prova a tenere aperta la gara fino alla fine non mollando, ma deve arrendersi al talento della Selecao, che seppur priva del suo asso Neymar ha trovato un grande Willian, migliore in campo nel match. Insieme ai verdeoro, accedono ai quarti di finale anche il Perù da secondo classificato e la Colombia da terza, che scalza l'Ecuador, per un quadro interessantissimo:

Già dalle prime battute del match è chiaro il leitmotiv della gara: il Brasile tiene la palla, il Venezuela prova a inseguire e a limitare in qualche modo. Dopo soli 9 minuti però la partita si mette malissimo per la squadra di Sanvicente: sugli sviluppi di un corner, Tunez in area si perde Thiago Silva che col piattone volante batte un incolpevole Baroja per portare la Selecao in vantaggio. Il raddoppio rischia di arrivare immediatamente quando Robinho, sostituto designato di Neymar, si inventa una mezza volée complicatissima di destro che per poco non va all'incrocio. L'attaccante del Santos è la scelta a sorpresa di Dunga, che vince la sua scommessa mandandolo in campo, vista la gran partita che gioca l'ex Milan.

Altre grandissime occasioni nel primo tempo in realtà non ce ne sono, anche se i verdeoro creano alcune palle-gol tra le quali vanno segnalate un sinistro secco di Filipe Luis messo in angolo da Baroja e un paio di respinte della difesa Vinotinto sui piazzati. La prima frazione è abbastanza traumatica però per il Venezuela, che vede pochissimo la palla e quelle volte in cui prova a proporsi in avanti non riesce mai a creare. Nella ripresa Sanvincente prova a cambiare le carte in tavola inserendo Martinez e Gonzalez, ma non cambia di molto la sostanza, perchè è il Brasile a raddoppiare al 51': numero di Willian che manda al bar Rosales e cross con l'esterno al centro dove arriva puntuale Roberto Firmino che mette il suo timbro sul 2-0 verdeoro.

Un raddoppio che era nell'aria, visto che poco prima Baroja era stato costretto agli straordinari su un colpo di testa di Thiago Silva. Fino al 70' la partita si spegne abbastanza, la squadra di Dunga fa girare la palla non facendola quasi mai vedere agli avversari che ci provano solo con una punizione di Arango che Jefferson per sicurezza mette in corner, ma poco altro. L'entrata di Miku segna l'inizio dell'assedio: al 71' Thiago Silva salva tutto su un destro di Gonzalez che era indirizzato in porta, ma nulla può all'84' quando il neo-entrato attaccante realizza di testa da pochi passi su una respinta derivata da una punizione di Arango deviata sul palo da Jefferson.

Il Brasile gioca con 6 difensori, tra cui anche David Luiz che poco prima del gol del Venezuela ci aveva provato con una spettacolare rovesciata che è terminata centrale tra le braccia del portiere, e alla fine la tattica difensiva paga: l'unica occasione Vinotinto nel recupero è un cross di Martinez su cui Miku per poco non arriva. Si infrange dunque il sogno, fa festa invece la Selecao, che ora aspetta l'esito del ricorso per la squalifica di Neymar: riduzione da 4 a 3 giornate è la richiesta. Insomma, vorrebbe riaverlo per la finale. Una cosa è certa: la squadra di Dunga può quantomeno provare a raggiungerla.