Contro tutti e tutto, un'altra volta. Dopo quattro anni la Celeste di Tabarez si ritrova nella stessa condizione di affrontare in quarti di finale la squadra padrona di casa. Dopo lo scalpo eccellente ottenuto in Argentina nel 2011, che poi lanciò Suarez e compagni al titolo, quest'anno Cavani e compagni cercano la nuova impresa. 

Oscar Washington Tabarez ci crede. La sua squadra giocherà con rispetto per l'avversaria odierna, ma anche con eccitazione per aver raggiunto un'altra volta i quarti di finale, ben conscio che i suoi ragazzi sono pronti ad affrontare questo tipo di gara nel modo migliore. 

Il terzo posto nel Gruppo B oramai è storia, con l'Uruguay che vuole dimenticare le difficoltà e pensare soltanto alla gara contro il Cile: "E' una gara speciale per i ragazzi che alleno. E' una finale. L'ho detto anche ai ragazzi che si sono allenati nel modo migliore, con la giusta attitudine, in vista del match".

Tabarez teme ovviamente il Cile, ma è anche forte del titolo da difendere, un motivo d'orgoglio in più per mettere ancora più attenzione e maggiore carica adrenalinica in campo stasera. Tuttavia, l'allenatore della Celeste conosce bene i pericoli della gara, e parla così del miglior giocatore della Roja: "Vidal è uno dei migliori giocatori che io abbia mai visto. E' incredibile".  

Assieme al Maestro, in conferenza stampa, c'è Alvaro Gonzalez, che parla poco della gara, ma si concentra maggiormente sul tipo di atteggiamento che la sua squadra dovrà avere nella gara di questa sera: "Quando si scende in campo per gare come questa, ognuno gioca con la consapevolezza di avere dieci compagni al proprio fianco pronti a dare tutto per la vittoria. Io conosco bene i miei compagni, quelli che ho al mio fianco, e so bene che tutti daranno tutto quello che hanno dentro in mezzo al campo così come lo farò io". ​