Cile

Claudio Bravo 7 – Nel primo tempo para su Aguero e Lavezzi. Nel corso della partita non è chiamato a miracoli, poi nella lotteria dei rigori para su Banega dopo l’errore di Higuaín. Triplete e Copa América per il numero uno del Cile.

Isla 6,5 – Discreta prova, il match a lunghi tratti è troppo addormentato ma non demerita respingendo gli attacchi argentini.

F. Silva 6,5 – Arcigno ed indispensabile, stringe bene tutta la serata su Aguero. Grande partita.

Medel 7,5 – Che gara la sua! Incarna la garra cilena, questa notte è in trance agonistica. C’è molto del pitbull nella prima coppa america del Cile. “Si fa sentire” su Messi, padroneggia nella propria area di rigore sventando di testa. Segna anche il primo rigore.  E come lo segna!

Beausejour 6 – Partita anonima. Non una gara memorabile ma neanche errori ricordabili per lui.

Díaz 6,5 – E’ il gemello di Medel avanzato in mediane. Diga del centrocampo cileno, nonostante il giallo ricevuto, gioca un’ottima partita e non si fa condizionare negli interventi.

Aránguiz 6,5 – Altro grande interprete dello schema tattico di Sampaoli. L’Argentina andava imbrigliata, centrifuga di palloni sporchi, perfetto.

Vidal 7,5 – Re Arturo vince la Coppa América, la prima del Cile. Nella generazione d’oro Cilena il suo nome non verrà scordato. In finale fa tutto quello che sa fare, pressa, “morde le caviglie”, si inserisce, tenta il tiro. Segna il rigore, la scena è per lui.

Valdivia 6,5 – Tutti i palloni del Cile passano dai suoi piedi, metronomo della roja scandisce i tempi. Sa quando far attaccare, e quindi chiudersi ad aspettare. Sampaoli lo sostituisce nel momento di minor brillantezza dei suoi. (’75 Mati Fernandez 6,5 – Entra e non demerita. L’intelligenza tattica non è la stessa di Valdivia ma il trequartista viola porta a casa la prestazione e segna uno dei 4 rigori.)

Edu Vargas 6 – Fumoso e inconcludente. Strappa la sufficienza ma non convince del tutto, gli manca sempre il salto di qualità. (’95 Henrique 6 – Entra nel primo tempo supplementare per fare legna)

Alexis Sánchez 6 – Sarebbe una partita da dimenticare, sarebbe una Coppa América da dimenticare per lui se non fosse che i suoi si laureano campioni del Sud America. Inconcludente e poco lucido. Al 82º spreca mandando a lato un possibile gol. Ma lui è il giocatore di maggior talento di questo Cile, e nonostante durante la manifestazione non abbia dimostrato cosa sa fare (solo un gol per lui), il rigore decisivo lo calcia lui. Non poteva essere altrimenti, el niño maravilla sarà associato a questa vittoria.

Argentina

Romero 6,5 – Il Cile non è pericolosissimo dalle sue parti ma lui riesce a rispondere presente tutte le volte che è chiamato in causa. I rigori del Cile, effettivamente, sono stati calciati troppo bene per poter essere parati.

Zabaleta 6 – Partita di sofferenza, spinge ma non come vorrebbe. Dietro chiude abbastanza bene, ma nel secondo tempo poche azioni degne di nota.

Demichelis 6,5 – Il migliore del reparto arretrato argentino. Non fa passare nessuno.

Otamendi 6,5 – Come il compagno di reparto, ottima prestazione del centrale argentino.

Rojo 6 – Nervoso e fumante, si becca un giallo che condizionerà la partita.

Mascherano 5,5 – Ottima prestazione macchiata da un errore che manda in porta Alexis Sánchez al 82º ma fortunatamente per lui il cileno sprecherà. Grave disattenzione per il jefecito.

Pastore 6 – Ha saputo esprimere il suo talento nel corso della Coppa América, questa sera è contenuto dalle marcature cilene troppo strette. Riesce a mandare in porta Aguero verticalizzando, e poi nient’altro. Giustamente sostituito.  (’81 Banega 6 – Gioca discretamente tutti i minuti a sua disposizione. Ma sbaglia il rigore che taglia le gambe all’Argentina, già tagliate dall’errore in precedenza di Higuaín)

Biglia 6 – Rispetto ai dirimpettai cileni si innervosisce. Ragiona poco, lo spazio per farlo neanche c’è. Più utile in fase di contenimento.

Messi 6,5 – Di più non può fare. La voce 0 ai titoli con l’Argentina è una ferita che fa male. Lui il suo ce lo mette anche quando viene marcato da un popolo intero come questa sera. Segna il rigore ma manca l’incantesimo, quella miccia che lo renderebbe immortale anche con la camiseta albiceleste. Non sembra destino. Al 92º fa un’azione alla Messi serve Lavezzi che spreca tutto per Higuaín che manda fuori di poco

Di Maria 6,5 – 29 minuti alla grande e poi quell’infortunio muscolare. E’ stata una delle chiavi di volta del match. (’29 Lavezzi 5 – Perché entrerà el pocho Lavezzi che disputerà una partitaccia. Corre a vuoto, riesce a dialogare bene con l’attacco ma poi è troppo lezioso. L’errore sottoporta di Higuaín è anche responsabilità del Pocho che serve malissimo una palla che al 92º avrebbe fatto male a tutto il Cile.)

Aguero 5,5 – Non c’è, e quando è in queste serate ne risente tutta la collettività. Più che per demeriti è stretto nella morsa cilena, riesce a impegnare Bravo in varie occasioni ma il Kun è tutto un altro tipo di giocatore. Esce per chi invece farà peggio. (‘’74 Higuain 4 – Il voto è ingeneroso ma non potrebbe essere altrimenti. Sbaglia un gol solo in area al 92º che ricorda molto il gol sbagliato lo scorso anno a Rio. Sbaglia un rigore calciandolo direttamente alle stelle, e di ricordi di questo ce ne sono abbastanza. Col senno di poi sarebbe servito più Tevez, El Pipita è un fuoriclasse assoluto ma non sarà di certo gradito dai tifosi e simpatizzanti argentini. Non è colpa sua la sconfitta dell’Argentina, ma una delle sue colpe è di non fare di necessità virtù. E gli errori pesano.)

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About the author
Federico Fred Burzotta
comunicazione, scrivo, mi piace il calcio, con tutte le sue deformazioni attuali ma senza raccontare di calcio non potrei stare. Mi piace leggere e viaggiare, oltre che mi piace la Spagna ed il fútbol di una volta.