La sensazione è che per la band, anzi, per la Banda, capitanata dal Muñeco Gallardo sia arrivata l'ora dell'ultima tourneè. Dopo una stagione formidabile, che entra di diritto nella storia dei Millionarios, il River Plate si prepara a giocarsi il Mondiale per Club in Giappone, per l'ultima volta con l'undici titolare che ha trionfato in Copa Libertadores. Sarà il Sol Levante teatro dell'ultima performance di questo gioiello assemblato pezzo dopo pezzo dopo la disgrazia calcistica della retrocessione nel 2011: sarà presente, prima di volare in Spagna e giocare nell'Atletico Madrid, Matias Kranevitter, il cinco. Metronomo di centrocampo con qualità mentali, tecniche e tattiche d'eccezione, il ragazzo si è consacrato come centrocampista più forte del subcontinente e ha orchestrato il gioco del River come un vero maestro. Redondo, il numero cinque più entusiasmante del futbol recente, ritiene che se Gesù Cristo avesse giocato a calcio, avrebbe vestito quella maglia e ricoperto quel ruolo: il volante è colui per i cui piedi passa ogni pallone, tutto ciò che accade di rilevante in una partita di calcio, e Kranevitter, da cervello di questo splendido River, incarna il modello alla perfezione. Non solo la mente, ma anche il braccio si appresta ad abbandonare il club: Carlos Sanchez, "El Pato", centrocampista legato fortemente ai colori della Banda, che ha accompagnato anche in Primera B, giocherà in Giappone gli ultimi minuti della sua esperienza Millionaria per trasferirsi da chi è ancora più milionario, i messicani del  Monterrey. Interno di centrocampo ed esterno all'occorrenza, nel gioco dinamico di Gallardo è un tassello fondamentale: il suo moto ininterrotto, la sua garra charrùa da vero uruguayo, la capacità di reggere la pressione, tutte caratteristiche da giocatore di un altro livello, una colonna portante di questo River per intelligenza e personalità. Sarà l'ultima soprattutto per questi due Millionarios d'eccezione. Rimarrà invece anche dopo il Mondiale per Club il vero demiurgo di questa squadra, "Napoleon" Marcelo Gallardo, che ha diramato la lista dei 23 in vista degli impegni.

Barovero in porta, con Chiarini e il giovane Batalla a portare gli scudi. In difesa due terzini destri, il grintoso e rapido Gabriel Mercado e il promettente '96 Leandro Vega. Centrali: a reggere tutto c'è Jonathan Maidana, pilastro assoluto che avrà al proprio fianco uno tra il volenteroso Eder Alvarez Balanta, in cerca di riscatto dopo i travagli fisici, e l'altro '96 Emanuel Mammana, centrale da mettere nel mirino e seguire senza sosta. Entrambi due centrali di difesa validi e futuribili, con addosso la responsabilità di coprire il vuoto lasciato dalla partenza di Ramiro Funes Mori. Sull'out di sinistra, due referenti: Leonel Vangioni e Milton Casco. Entrambi degni della titolarità fissa, il primo è una colonna della Banda mentre il secondo deve ancora adattarsi definitivamente al contesto.

A centrocampo, oltre ai due grandi pilastri che cercheranno di vincere prima dei saluti, ci sono Leo Ponzio e Camilo Mayada, che daranno equilibrio e sostanza per bilanciare la carica tecnica formidabile degli altri convocati: Lucho Gonzalez, "El Pity" Gonzalo Martinez, il 10 della Banda con una dolcissima propensione a cercare l'uno contro uno, Leonardo Pisculichi, altro fantasista col mancino telecomandato, Tabarè Viudez, tornato alla qualità di un tempo, Nico Bertolo e Sebastian Driussi (altro '96 molto promettente, un vero e proprio jolly)

Davanti troneggia la rivelazione degli ultimi mesi del River: Lucas Alario. Il centravanti, che giocava da esterno nel Colon prima di essere espressamente richiesto da Gallardo, ha segnato gol pesantissimi con la Banda e si prepara a essere uno dei referenti del River del futuro. Ottimo fiuto del gol abbinato a una grandissima attenzione per i movimenti degna di un falso nove: un'arma letale in mano a Napoleon e i 4 gol in 6 partite lo testimoniano. Al suo fianco ci sarà Rodrigo Mora, finissimo attaccante uruguayo e fresco di rinnovo. La tecnica di base dell'ex Peñarol è sempre una grandissima risorsa per i Millionarios, che si portano dietro, tanto per rimanere in tema di qualità, anche il Conejo Saviola. Tornato a casa dopo una carriera europea al di sotto delle aspettative, Javier deve ancora entrare pienamente in forma, ma la sua esperienza sarà importante in Giappone.

Domani mattina la Banda d'Oriente giocherà la semifinale contro i giapponesi del Sanfrecce Hiroshima, preparandosi in caso di passaggio alla finale che tutti si aspettano, quella tra River Plate e Barcellona. Chiudere questo capitolo con una vittoria sarebbe un'impresa titanica, ma i Millionarios ci proveranno a cuor leggero, con la consapevolezza che nel calcio non si parte mai spacciati. Tantomeno se giochi un futbol tanto organizzato ed estetico.