Nel terzo turno di Champions League, i campioni d'Europa del Bayern Monaco, privi di Dante infortunato e Boateng squalificato ma con un recuperato Ribery, affrontavano il Viktoria Plzen all'Allianz Arena. Era una partita proibitiva sulla carta per gli uomini guidati da Pavel Vrba fermi a quota zero in classifica con l'obiettivo di cominciare a fare punti per acciuffare il terzo posto che vale l'accesso all'Europa League. Un'impresa quella del terzo posto però che si fa ancora più ardua dopo la perentoria sconfitta di stasera. I ciechi del Plzen durano solo 25' per poi venire travolti dallo strapotere della squadra tedesca e evitano un passivo più pesante solo grazie alle prodezze del loro portiere Kozacik, costretto a fare i miracoli per "proteggere" almeno la dignità di una squadra, il Plzen, che esce dall'Allianz Arena con le ossa rotte e il morale sotto ai piedi.

Ma andiamo con ordine. L'allenatore Pep Guardiola, vero valore aggiunto dei baveresi di questa stagione, aveva chiesto ai suoi ieri in conferenza stampa di prendere subito l'iniziativa contro l'FC Viktoria Plzeň, di premere l'accelleratore e mettere fin dal primo minuto pressione agli avversari visti gli approcci sbagliati ai primi tempi nelle partite in Bundesliga che hanno spesso costretto i campioni d'Europa del Bayern a rincorrere. Direttive quelle del tecnico ex Barcellona che i suoi giocatori hanno preso alla lettera: Ribéry prima (25’ rig, 61’) poi Alaba (37’) per passare da Schweinsteiger (64’) e finire con Götze (90') demoliscono un Plzen mai pericoloso, completamente in bambola dei bavaresi che hanno giocato una partita perfetta, sempre all'attacco, senza sbavature, aiutati anche dai giocatori avversari, mai scesi davvero in campo che chiudono la partita senza mai aver tirato in porta. Il Bayern dal canto suo si gode il suo dominio in Europa e non solo: Al giro di boa del Gruppo D il Bayern si presenta a punteggio pieno, con undici gol fatti e solo uno subito. A riprova del costante dominio sugli avversari un ulteriore rilievo statistico: Il Bayern ha messo a segno almeno due gol nelle ultime otto partite di Champions.

I campioni d'Europa giocano un calcio che è come una sentenza, un calcio giocato a memoria, una condanna per gli avversari quasi sempre destinati a tornare a casa a mani vuote, come hanno dimostrato stasera e come continuerann a dimostrare, i bavaresi sono al momento la squadra da battere e ancora una volta è Ribery l’uomo della partita: qiuando c'è è impossibile non notarlo. Doppietta per lui e consueto saggio delle immense qualità dell’Uefa Best Player. Tra tanti numeri balza all’occhio il vellutato pallonetto che vale il momentaneo 3-0 bavarese, preceduta da un sontuoso dribbling a rientrare.