Il Real Madrid prosegue la sua marcia europea consolidando il primato nel girone. Il Copenhagen, che ha provato fino all'ultimo a conquistare la vittoria che avrebbe potuto far sperare nell'Europa League, è costretto a cedere il passo alle merengues.
 
La partita
 
Il Real Madrid, già sicuro della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, affronta il Copenhagen, alla caccia della qualificazione all'Europa League. Ancelotti presenta la miglior formazione disponibile. Solbakken risponde abbottonando il Copenhagen in un 4-4-2 abbastanza scolastico che vede Wiland in porta protetti da Jacobsen, Mellberg, Sigurdsson e Bengtsson. A centrocampo gli esterni sono Gislason e Toutouh con Delaney e Cluademir centrali, mentre è affidato a Jorgensen e Vetokele il compito, non facile, di pungere la difesa ospite.
 
Partono bene i padroni di casa, che mettono pressione agli uomini di Ancelotti facendosi vedere in area di rigore con una sortita offensiva provata da Toutouh, ma il suo pallone smorzato da Pepe termina tra le braccia di Casillas. Dopo appena 8 minuti i danesi sono costretti al cambio per l'infortunio di Jorgensen, sostituito da Bolanos. Inizia a spingere il Real, penalizzato anche dalle pessime condizioni del terreno di gioco, ma il Copenhagen riesce sempre a respingere gli attacchi, cercando anche di proporsi in contropiede.
 
Sono i Blancos, oggi in maglia arancione, a gestire la partita ed al 15' si rendono pericolosi con il colpo di testa di Benzema che termina fuori. Dopo un calcio di punizione di Ronaldo, deviato in corner, gli ospiti prendono fiducia e passano in vantaggio con Modric, abile a calciare ad effetto il pallone che si insacca all'incrocio della porta difesa da Wiland. Il Real può gestire la partita, forte di un gap tecnico evidente, e nel finale di tempo sfiora il raddoppio con un colpo di testa di Bale e un destro di Ronaldo. A 10' dall'intervallo il Copenhagen Vetokele riesce a pareggiare, ma il goal non viene convalidato per carica sul portiere. Si rivede ancora il Real con il destro di Alonso che Wiland blocca senza particolari patemi.
 
Nella ripresa il Real Madrid vuole chiudere subito i giochi e dopo appena due minuti Ronaldo scalda ancora i guantoni, o meglio il corpo, di Wiland che mette in angolo. Passano pochi minuti e la sponda aerea di Benzema trova Ronaldo che in area di rigore non sbaglia: 0-2. Il Copenhagen non molla e si fa vedere dalle parti di Casillas con Bolanos, il cui destro da posizione defilata si spegne sull'esterno della rete, e Vetokele, abile a saltare due uomini per poi farsi anticipare da Casillas. Dopo essersi visto annullare un goal di Benzema che si trovava nettamente in fuorigioco, il Copenhagen fa suo la partita e si fa ancora pericoloso con Toutouh, che spara alto, ed il solito Vetokele, letale in contropiede, fermato solo dalla deviazione provvidenziale di Arbeloa.
 
Il Real fa valere il suo potenziale tecnico/tattico e fa sua la partita, rendendosi anche pericoloso con Bale e Di Maria. La partita sembra conclusa, ma Ronaldo viene atterrato nettamente in area di rigore e l'arbitro non può far altro che fischiare il calcio di rigore. Rigore che Wiland para, impedendo a Ronaldo di mettere a segno l'ennesima doppietta. L'ultimo squillo della partita arriva da Garreth Bale, che però non riesce a calciare in porta il pallone dello 0-3.