Poteva andare meglio ma anche peggio: quante volte si è sentita dire queta frase dopo un sorteggio? Oggi è toccato ai tifosi milanisti ripetere il mantra, dopo che l'urna ha riservato loro la sfida contro l'Atletico Madrid. Andata a San Siro, ritorno al Vicente Calderòn. Un bel sospiro di sollievo, perchè la trasferta madrilena avrebbe potuto prevedere una ben più ardua tappa in quel del Santiago Bernabeu, nuova casa di Carlo Ancelotti che da condottiero rossonero tante gioie diede ai meneghini, ma che ora guida l'armata blanca alla caccia della Decima. Tuttavia non bisogna per nulla sottovalutare la compagine guidata da Diego Simeone, che di sicuro troverà nel suo passato interista un piccolo stimolo in più oltre a quello, già alto, di andare avanti nella competizione continentale. Occhio quindi a Diego costa, attaccante conteso fra Spagna e Brasile, e al "Guaje" David Villa. Ma attenzione in genere al collettivo madrileno, che nel girone di qualificazione non ha fatto sconti a nessuno, nemmeno quando ha giocato a qualificazione acquisita e con una formazione rimaneggiata.

Detto dei rossoneri, la partita che promette più spettacolo è sicuramente quella che vede contrapposto il Manchester City al Barcellona, Si inizia all'Etihad, dove la squadra di Pellegrini è un rullo compressore. L'ultima in ordine di tempo a farne le spese è stato l'Arsenal di Wenger, triturato per 6-3 dai Citizens. Martino avvisato, mezzo salvato. I catalani han di nuovo allungato in campionato, e finalmente Neymar sembra aver trovato quella vena realizzativa che permette a Martino di sopperire all'assenza di Messi. Già, la Pulce: l'ennesimo infortunio muscolare lo terrà fermo per un paio di mesi, ma la sua situazione va mantenuta sotto controllo. C'è il rischio di ricadute. Dall'altra parte il City, dopo una partenza a stento, sta ritrovandosi e tornando ad esprimere un gran calcio. La vittoria dell'Allianz Arena contro il Bayern, la goleade all'Arsenal. Yaya Tourè straripante e là davanti due spagnoli che il Barça lo conoscono bene, ovvero Silva e Negredo. Senza dimenticarsi di Dzeko e Aguero. 

A proposito di Bayern Monaco: la squadra di Pep Guardiola, muove verso il Marocco - dove si disputa il Mondiale per Club - dopo aver conosciuto il nome del suo avversario: l'Arsenal. Gli inglesi hanno chiuso al secondo posto l'incredibile girone purtroppo costato la beffa la Napoli. Un precedente fresco lega le due squadre: l'anno scorso i bavaresi passarono con qualche brivido, prima di inscenare il delitto perfetto seppellendo con un aggregate di 7-0 il Barcellona. Il Borussia Dortmund, che il gruppo del Napoli lo ha vinto, troverà sulla sua strada lo Zenit di Spalletti: un incrocio che sicuramente farà salire ancora di più la bile ai napoletani, visto il modo clamoroso in cui entrambe le squadre han passato il turno, l'una per differenza reti e l'altra con soli sei punti con tanto di sconfitta a pesci in faccia contro l'Austria Vienna. Sorteggio fortunato anche per lo scricchiolante Manchester  United di Moyes, che riparte dai greci dell'Olympiacos e per il Real Madrid di Ancelotti, che ha pescato lo Schalke di Boateng.

Trasferta tedesca anche per Ibra e soci del Paris Saint-Germain, che dalla Torre Eiffel muoveranno alla conquista di Leverkusen e del suo Bayer. Completa il quadro Galatasaray - Chelsea: Mancini contro Mourinho, fil rouge della grande Inter culminata nel triplete. plasmata dal Mancio e portata a imperitura gloria dal mago di Setubal. Lo Special One (o forse come si definisce lui in uno spot The Transparent One) riabbraccerà anche due suoi fedeli soldati, ora combattenti sotto le mura di Bisanzio: Didier Drogba, lo scardinatore dello Special Chelsea, e Wesley Snejder, il folletto delle notti magiche nerazzurre. Difficile però che Mou si lasci commuovere da questa esplosione di sentimenti e di nostalgici ritorni al passato...

Lisboa calling, le magnifiche sedici sono pronte a raccogliere alla sfida. Ora tocca ai loro condottieri studiare le migliori mosse per arrivare a giocarsi la Coppa che tutti i bambini sognano quando iniziano a tirare calci a una palla, e sollevarla nel teatro dei sogni che ospita le partite del Benfica.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.