Un rigore dubbio di Messi e il raddoppio sul filo del gong di Dani Alves: è un doppio pugno che fa male quello sferrato dal Barcellona al Manchester City sul terreno amico dell'Etihad Stadium. Un baluardo quasi inespugnabile in campionato, fortino violato in Champions da un Barcellona cinico, che sfrutta alla perfezione le poche occasioni che capitano nei piedi dei suoi delanteros.

Complice anche una topica arbitrale che rovescia le sorti del confronto e costringe i Light Blues a una disperata rimonta al Camp Nou fra due settimane: Messi si invola verso la porta difesa da Joe Hart ma viene sgambettato da Demichelis: l'arbitro Erikson non ha dubbi, è calcio di rigore. Con conseguente ineccepibile espulsione per l'argentino, che commette fallo da ultimo uomo. Molto più eccebile è invece il rigore, perchè fin da subito il contatto pare essere avvenuto fuori dall'area di rigore. E le immagini al rallenti avvallano questa tesi, smentendo invece l'arbitro. il quale ha la scusante di una chiamata tutt'altro che facile. Sul dischetto si presenta Messi, che batte centrale e insacca alle spalle di Hart.

Respira il Barça, fino a quel momento ingabbiato dal pressing asfissiante degli inglesi, non molla il City. In barba all'inferiorità numerica si getta all'assalto della porta di Valdès, sfiorando anche il pareggio con Dzeko, David Silva e Nasri, mentre Clichy si trova fra i piedi una palla che sarebbe oro per gli attaccanti, ma il suo cross è sciaguratamente telefonato a Valdès. Come sciagurata è al decisione del guardialinee di annullare un gol regolarissimo a Fabregas per una posizione irregoalre dello stesso catalano che ha visto solo lui. Ma per strappare una parte consistente di biglietto verso i quarti di finale basta aspettare una decina di miniuti: trinagolo a velocità luce fra Dani Alves e Sergi Roberto, che ritorna la palla al brasiliano. Quindi è lo stesso terzino brasiliano a trafiggere Hart per la seconda volta. Esplode lo spicchio occupato dai supporter blaugrana, si ammutolisce il resto dell'Etihad: fra due settimane al Camp Nou ci vorrà un miracolo per ribaltare il passivo.