Lo aspettavano da cinque partite e finalmente è arrivato: il primo gol di Alexis Sanchez con la maglia dell'Arsenal arriva esattamente quando conta di più, in un momento comunque complicato per i Gunners. Il campione timbra il cartellino al 46' del primo tempo e regala la partecipazione alla Champions League a Wenger: l'Alsaziano, da quando siede sulla panchina dell'Arsenal, ha sempre raggiunto la qualificazione tra le magnifiche 32 europee. Si tratta anche della settima qualificazione vinta su sette disputate: ai preliminari, i Gunners non si battono. Il Besiktas esce a testa alta, ma reo di aver pensato a rompere di più il gioco avversario che a crearne uno proprio, specialmente dopo il vantaggio avversario.

LE SCELTE - Tante assenze, come al solito, nell'Arsenal: Gibbs, Arteta, Walcott e Giroud sono gli infortunati eccellenti, Ramsey è squalificato e Podolski è ancora in ritardo di condizione. Si va col 4-1-4-1, con Flamini diga in mezzo al campo e Sanchez unica punta. Prima stagionale per la coppia centrale titolare Mertesacker-Koscielny, mentre Ozil gioca affiancato da Wilshere, con Chamberlain e Cazorla sulle fasce.

Il Besiktas cambia solo un uomo rispetto all'undici di 8 giorni fa: recuperato Atiba Hutchinson, gioca lui e non Uysal dal primo minuto. Per il resto confermato il tridente offensivo con Pektemek e Sahan alle spalle di Demba Ba, con Tore ancora in panchina.

PRIMO TEMPO - Al contrario di quanto successo 8 giorni fa, la partenza è di targa Gunner: subito due grandi occasioni tra l'8' e il 10'. Prima è Wilshere a raccogliere la palla persa (dopo un fallo subito) da Sanchez, ma il tentativo d'incrocio con il mancino è troppo chiuso e va largo, poi tocca a Cazorla, servito meravigliosamente da una follia di Zengin, ma il sinistro al volo è largo, nonostante la porta sguarnita. Il Besiktas prova a prendere le misure ai padroni di casa impedendo il giropalla, tattica che all'andata funzionò alla perfezione, rendendo la partita molto aggressiva anche dal punto di vista dei contrasti: arriva il primo cartellino giallo al 15' per Debuchy, mentre al 22' è Kavlak a finire sul taccuino di Proenca. Quest'ultimo fallo provoca un'interessante punizione per l'Arsenal dai 25 metri, ma il destro di Sanchez viene neutralizzato senza problemi da Zengin, che aveva intuito la traiettoria del tiro del cileno. Lo stesso ex Barcellona non si intende con Ozil due minuti dopo, sciupando una buona occasione. Al 27' scontro pericoloso, ma involontario, tra Debuchy e Motta, per fortuna senza conseguenze dopo un attimo di paura iniziale. Cazorla prova a prendere in mano la situazione intorno alla mezz'ora, accentrando leggermente la propria posizione per giocare così più dentro al campo, ma il Besiktas alla lunga esce: Pektemek al 34' prova a entrare in area dopo aver recuperato la palla, ma un grandissimo Debuchy chiude in scivolata, rischiando parecchio ma riuscendo nel suo intento. Anche al 41' i turchi vanno vicinissimi al gol: Sahan va via sulla fascia sinistra e mette a centro area per il rimorchio di Ramon Motta, che cade per terra senza contatto con Wilshere, che lo rincorreva. Nessun contatto sembra esserci, grandissimo non-fischio di Proenca. Un minuto dopo è Sanchez che ha sul piede la palla dell'1-0, ma Zengin in uscita riesce a respingere. El nino maravilla era stato innescato bene da Wilshere con un bel tocco sotto, ma si rifarà nell'unico minuto di recupero. Proprio lui infatti firma il gol del vantaggio dell'Arsenal, sfruttando un assist di Ozil "lisciato" da Wilshere, che lascia correre il pallone sul destro di Sanchez, che di piatto incrocia e insacca l'1-0, proprio allo scadere del primo tempo.

SECONDO TEMPO - Nessun cambio almeno dall'inizio per i due allenatori, si riparte con gli stessi ventidue, e anche la musica tende a non cambiare: il Besiktas fa fatica e l'Arsenal quando ha spazio è sempre pericoloso. La conferma arriva al 50', quando Sanchez non arriva di poco su un tiro-cross rasoterra di Cazorla, e anche due minuti dopo: lo stesso numero 17 raccoglie palla in area e prova con la punta, ma la deviazione di Franco è decisiva. Ci provano da calcio piazzato le aquile nere con Ozyakup, l'ex di giornata, ma il suo destro è largo. La risposta dei Gunners è anch'essa su un'azione derivante da un calcio di punizione: Cazorla crossa teso sul secondo palo per Debuchy, che di testa non trova la porta, ma l'Arsenal sembra ora esser saldamente padrone del campo. Bilic prova allora ad inserire Tore al posto di Sahan al 63', puntando sulla fantasia dell'esterno ex Rubin Kazan. La difesa dei padroni di casa prova a regalare il gol del pareggio, ma Demba Ba, in area, sulla sua girata trova solo l'esterno della rete, rifiutando la gentile concessione di Koscielny, che rinviando aveva centrato in pieno un giocatore turco e la palla era finita tra i piedi della punta senegalese. Al 74' doppia occasione per l'Arsenal: Sanchez serve Cazorla che però aspetta troppo a tu-per-tu col portiere e viene rimpallato da un difensore, mentre poi è Chamberlain a trovare Zengin che riesce a respingergli un tocco ravvicinato. Al 75' la combina grossa Debuchy: trattiene molto leggermente un avversario, ma Proenca lo interpreta come fallo tattico. Secondo giallo, espulso il francese e Arsenal in 10 per il finale. Corre ai ripari Wenger inserendo Chambers al posto di Ozil. Subito il giovane inglese prova l'affondo sulla fascia trovando al centro Sanchez: la palla leggermente arretrata non vien colpita perfettamente dal cileno, che la manda sopra la traversa. Entrambe le squadre arrivano esauste a fine partita e faticano a produrre occasioni da gol: il Besiktas ci prova inserendo Tosun al posto di Pektemek. Demba Ba sfiora solo la palla di testa all'89', brivido per i tifosi dell'Arsenal, che devono soffrire anche negli ultimi quattro minuti di recupero, ma alla fine i Gunners portano a casa un risultato fondamentale e che li proietta per il 18esimo anno consecutivo nell'élite del calcio europeo.