Una guerra, di trincea possibilmente. Una lotta continua, tra due pugili iperesistenti, anche così potrebbe essere descritta la gara tra Atlético Madrid e Juventus, big match del secondo mercoledì della fase a gironi della Champions Leauge. Simeone e Allegri giocano coi nervi, usando il fisico, le parole e spesso anche le braccia. Colchoneros che si presentano con un roccioso 4-4-2 con Moyà, Juanfran, Miranda, Godín, Ansaldi, Koke, Saúl, Tiago, Raúl García, Arda Turan e Mandžukić. Bianconeri che scelgono il classico 3-5-2, con Buffon tra i pali, Cáceres sul centrodestra, Bonucci in mezzo alla difesa, Chiellini sull'out di sinistra, Lichsteiner ed Evra gli esterni di centrocampo, dominato dal trio Vidal, Marchisio, Pogba, dietro ai due attaccanti, Tévez e Llorente.

PRIMO TEMPO Pronti via e dopo nemmeno 2' iniziano le prime scintille tra Mandžukić e Chiellini (vera costante della partita). Al 13' da segnalare la prima ed unica ammonizione del primo tempo, rifilata a Bonucci per un gomito troppo alto nei confronti dell'attaccanto croato dei Rojiblancos. Passano circa 25' prima di vedere il primo tiro degno di nota, è ancora una volta l'ex Bayern a rendersi pericoloso con un tiro da fuori, costringendo Buffon alla respinta centrale. Dopo circa 7' ecco il primo sussulto italiano, Pogba sfrutta un rimpallo fortuito con Miranda e prova con il destro a giro a stregare il Calderon, ma la sua conclusione finisce di poco sul fondo alla sinistra di Moyà. La prima frazione di gioco si conclude con tanti contrasti (al limite della decenza) e poche giocate tecniche. Un gesto di Simeone (che calcia con veemenza la palla in campo) racchiude lo spirito della contesa, dannatamente dannata e piena d'intensità, fisica e soprattutto mentale.

SECONDO TEMPO Secondi 45' che iniziano senza troppi senza troppi sussulti, con una Juventus leggermente più proposita, specialmente sull'out di destra grazie a Lichsteiner. Al 53' il primo cambio dell'incontro, effettuato da Simeone, che manda in campo Griezmann richiamando il giovane Saul. Dopo nemmeno 2' primo giallo anche per i padroni di casa, sanzionato Raul Garcia per un fallo su Tévez, stessa sorte capita a Chiellini per un'intervento a martello su Arda Turan. Al 58' azione confusa che rischia di portare in vantaggio i ragazzi di Simeone, che beneficiano di un tocco con il braccio di Caceres. Al 75' arriva la beffa, con Arda Turan che devia fortuitamente un cross dalla destra di Juanfran e porta in vantaggio i suoi  senza nemmeno rendersi conto. La partita prosegue e volge al termine senza troppi sussulti, con lo stesso turco che si prende la standing ovation, rilevato da Siqueira. I minuti finali sono trascurabili, caratterizzati da un'innumerevole serie di falli e proteste, as usual, che rovinano una partita giocata tatticamente alla perfezione da entrambe le squadre.