MANCHESTER CITY - CSKA MOSCA 1-2

2 e 34' Doumbia, 8' Yaya Toure

Manchester City (4-4-2): Hart; Zabaleta, Kompany, Demichelis, Clichy; Jesus Navas (46' Nasri), Yaya Tourè, Fernando (65' Dzeko), Milner; Aguero, Jovetic (45' Fernandinho). All.: Pellegrini.

CSKA Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, Berezutskiy, Ignashevich, Schennikov; Natkho, Wernbloom; Musa, Eremenko, Dzagoev (86' Efremov); Doumbia (66' Milanov). All.: Slutskiy.

NOTE: espulsi Fernandinho al 70' per doppia ammonizione e all'83' Yaya Toure per una manata a Eremenko.

Clamorosa sconfitta interna del Manchester City. Primo tempo pirotecnico e tutto di marca ivoriana all'Etihad: parte benissimo il CSKA che trova il vantaggio subito grazie a un'incornata di Doumbia che sfrutta un piazzamento rivedibile della difesa del City. Risponde con una punizione perfetta Yaya Tourè, e il gol sveglia un po' i padroni di casa che cercano il gol, ma si fanno ancora una volta sorprendere dietro: Clichy sbaglia un passaggio e Doumbia ringrazia, battendo ancora una volta Hart. Cambia tanto Pellegrini all'intervallo, la sua squadra mette le tende nella metà campo avversaria ma non è mai pericolosa e rischia in contropiede. Al 70' il tracollo: Fernandinho decide di prendere due gialli nel giro di 25 minuti e lascia i suoi in 10, complicando ulteriormente le cose. Potrebbero tornare in parità numerica le squadre se l'arbitro Sidiropoulos non sbagliasse ad ammonire: Wernbloom, già gravato di un giallo, stende Dzeko, ma il cartellino viene mostrato a Ignashevich, e all'82' si finisce in 9 contro 11, per l'espulsione di Yaya Toure, brutta manata a Eremenko per l'ivoriano. Continua ad attaccare il City, che al 90' reclama un rigore (netto) per fallo di Ignashevich su Aguero, ma non basta: è crollo casalingo contro un grande CSKA e qualificazione a rischio altissimo.

BAYERN MONACO - ROMA 2-0

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PARIS SAINT GERMAIN - APOEL NICOSIA 1-0

1' Cavani

Paris Saint Germain (4-3-3): Sirigu; Van der Wiel, Thiago Silva, David Luiz, Maxwell; Pastore, Motta, Matuidi; Lucas, Cavani, Lavezzi (78' Bahebeck). All.: Blanc.

APOEL Nicosia (4-4-1-1): Pardo; Sergio, Guilherme, Carlao, Ioannou; Gomes (46' Sheridan), Morais, Vinicisu, Efrem; Manduca (59' De Vincenti); Djebbour (63' Aloneftis). All.: Donis.

PSG che passeggia ma non segna contro un APOEL sottotono rispetto all'andata. Il primo tempo è tutto di marca francese, e il gol del vantaggio arriva subito, grazie a un'incertezza inspiegabile di Pardo sul destro in girata di Cavani: il portiere dei ciprioti non riesce a tener la palla, facile, che finisce in rete. Domina per tutta la gara il PSG, che incredibilmente non riesce mai a raddoppiare per tutta la partita, soprattutto lo stesso Cavani non trova mai il secondo gol personale, nonostante una nettissima superiorità sul piano del gioco rispetto ai ciprioti. Finisce solamente 1-0, risultato che basta alla squadra di Blanc per qualificarsi matematicamente agli ottavi.

AJAX - BARCELLONA 0-2

36' e 75' Messi

Ajax (4-3-3): Cillessen; Van Rhijn, Veltman, Moisander, Boilesen; Klaassen, Serero (80' Denswil), Andersen (72' Riedewald); El Ghazi, Sightorsson (62' Milik), Schone. All.: De Boer.

Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dani Alves (83' Adriano), Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Rakitic (80' Rafinha), Busquets, Xavi; Suarez, Messi, Neymar (75' Pedro). All.: Luis Enrique.

NOTE: al 71' espulso Veltman per doppia ammonizione.

Barcellona vincente e Messi da record all'Amsterdam ArenA. Equilibrio sostanziale nel primo tempo nonostante il classico predominio territoriale dei blaugrana, che dopo aver rischiato un paio di volte passano comunque meritatamente al 36' grazie a Messi, che ribatte in rete di testa la sponda di Bartra. Molto spento Suarez, il più atteso, visto che è un ex: l'uruguagio si mangia anche un gol nella ripresa, solo davanti a Cillessen. Crolla L'Ajax nei 20 minuti finali, in 10 per l'espulsione di Veltman, che subisce il 2-0 al 75': Pedrito la appoggia a centro area dove arriva Messi, che aggancia Raul a 71 come miglior marcatore di sempre in Champions League, oltre che a regalare la matematica qualificazione ai blaugrana.

SPORTING LISBONA - SCHALKE 04 4-2

17' Slimani (aut.), 25' Sarr, 52' Jefferson, 72' Nani, 88' Aogo, 90' Slimani.

Sporting Lisbona (4-5-1): Rui Patricio; Cedric, Sarr, Paulo Oliveira, Jefferson; Nani (89' Diego Capel), Adrien, William Carvalho, Joao Mario (82' Rosell), Mane (68' Carrillo); Slimani. All.: Marco Silva.

Schalke 04 (4-2-3-1): Fahrmann; Uchida, Howedes, Neustadter, Fuchs (78' Kirchhoff); Hoger, Aogo; Obasi (69' Sam), Meyer (65' Boateng), Choupo-Moting; Huntelaar. All.: Di Matteo.

Ancora spettacolo nella sfida tra Sporting Lisbona e Schalke, 6 gol dopo i 7 della scorsa sfida. I primi due gol della gara sono sostanzialmente uno la fotocopia dell'altro: punizione dalla destra e spizzata di testa, da una parte di Choupo-Moting, che trova la deviazione decisiva di Slimani, mentre dall'altra è il giovane Sarr a realizzare il gol del pari. Bella partita, sempre viva e con gli attacchi superiori alle difese, come già dimostrato all'andata. I portoghesi vanno in vantaggio nella ripresa grazie a Jefferson, che dai 20 metri spara un diagonale mancino rasoterra perfetto, e allungano grazie a Nani, bravo a farsi trovare e appoggiare in porta il 3-1 su una super azione di Carrillo a destra. Dopo tanti tentativi, prova a riaprirla lo Schalke nel finale, grazie all'inserimento di Aogo, che conclude con un violento mancino, ma nel primo minuto di recupero Slimani in contropiede batte Fahrmann e firma il 4-2 finale per lo Sporting.

MARIBOR - CHELSEA 1-1

50' Ibraimi, 73' Matic

Maribor (4-4-2): Handanovic; Stojanovic, Rajcevic, Arghus, Viler; Ibraimi (89' Bohar), Mertelj; Filipovic, Salalich (90+1' Ndiaye); Zahovic (73' Mendy), Tavares. All.: Simundza.

Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Zouma, Terry, Filipe Luis (55' Ramires); Fabregas, Matic; Willian (46' Oscar), Schurrle (46' Diego Costa), Hazard; Drogba. All.: Mourinho.

NOTE: all'85' Handanovic para un rigore ad Hazard.

Il Chelsea si ferma in Slovenia, contro un Maribor generosissimo. Sorprendente primo tempo degli sloveni, che mettono più volte in difficoltà i Blues, che riescono comunque a rientrare negli spogliatoi a reti inviolate. Mourinho, insoddisfatto, prova il doppio cambio: dentro Diego Costa e Oscar al posto di Willian e Schurrle, ma al 50' un mancino a giro delizioso di Ibraimi, che a Londra aveva sbagliato un rigore, batte Cech e firma l'1-0 per il Maribor. Dentro anche Ramires, ma ancora la squadra di Simundza sfiora il gol: Zahovic tutto solo da due metri la manda incredibilmente sopra la traversa. Si sveglia il Chelsea: prima Diego Costa viene steso in area, ma l'arbitro lascia correre, poi trova il pareggio da corner con Matic, che devia in porta l'incornata di Terry. Il finale è tutto di marca Blues, che si mangiano di tutto, compreso un rigore con Hazard, calciato malissimo e respinto da Handanovic, che mantiene l'ottimo 1-1 per il suo Maribor e blocca il Chelsea.

SHAKHTAR DONETSK - BATE BORISOV 5-0

19' Srna, 48' Alex Teixeira, 59' (R), 83' e 90+3' Luiz Adriano

Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Rakitskyi, Ordets, Shevchuk (64' Marlos); Fernando (66' Fred), Stepanenko; Douglas Costa, Alex Teixeira, Taison (73' Bernard); Luiz Adriano. All.: Lucescu.

BATE Borisov (4-2-3-1): Cernik; Khagush, Gayduchik, Polyakov, Mladenovic; Yablonski (59' M. Volodko), Volodko; Yakovlev (46' Olekhnovich), Karnitskiy, Gordejchuck; Signevich (70' Rodionov). All.: Yermakovich.

Altra partita, altra goleada per lo Shakhtar sul BATE dopo il 7-0 dell'andata. Come da copione, è la squadra di casa a fare la partita: il gol del vantaggio lo trova il capitano, Srna, con un destro deviato che si insacca. Gli ucraini sfiorano il gol più di una volta, nel recupero del primo tempo Luiz Adriano cerca di buttarla dentro caricando Cernik: si scaldano gli animi e a rimetterci è Khagush, prima ammonito per un faccia a faccia con l'attaccante brasiliano, poi rientrando negli spogliatoi arriva il secondo giallo, ancora cercando di attaccare briga, stavolta con Srna. Cade a picco in 10 uomini il BATE: velo di Luiz Adriano e esterno di Teixeira per il 2-0. Il numero 9 si scatena per il resto della ripresa: si procura e realizza il rigore per il terzo gol, poi realizza da attaccante vero prima in tuffo in area, poi freddo davanti a Cernik, firmando il 5-0 finale.

ATHLETIC BILBAO - PORTO 0-2

54' Martinez, 73' Brahimi

Athletic Bilbao (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; San Jose, Rico; Susaeta (46' Muniain), Benat (46' Iraola), Ibai Gomez (73' Viguera); Guillermo. All.: Valverde.

Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo, Maicon, Martins Indi, Alex Sandro; Oliver Torres (81' Ruben Neves), Casemiro, Herrera; Tello (60' Quaresma), Martinez, Brahimi (90' Adrian). All.: Lopetegui.

NOTE: al 42' Martinez colpisce la traversa su calcio di rigore.

Il Porto espugna il San Mames, passando il turno e eliminando il Bilbao. Domina soprattutto la squadra di Lopetegui nel primo tempo, sprecando tanto, soprattutto al 42', quando Jackson Martinez ha una ghiotta occasione dal dischetto: Danilo viene steso in area dopo una buona azione personale, ma il colombiano calcia di pura potenza e scheggia solamente la traversa. Il colombiano si riscatta nel secondo tempo, concludendo una super azione di Brahimi sulla sinistra ribadendo in rete la palla da distanza ravvicinata. Va vicinissimo al pareggio Guillermo, che di testa in torsione imprime al pallone una traiettoria stranissima, ma finisce sull'incrocio dei pali, ma al 73' arriva la beffa clamorosa: Iraizoz non controlla un passaggio di Laporte, sul pallone va Brahimi che appoggia comodamente in porta il 2-0. Il Porto trova così la qualificazione, l'Athletic dice addio alla Champions League dopo aver eliminato il Napoli nei preliminari.