Mancava un ultimo nome nella lista delle migliori otto dopo la fase a gironi. Un nome altisonante, un tassello di prestigio. Barcellona o Psg, questo quanto chiesto ai 90 minuti del Camp Nou, dopo un girone corso a pari velocità o quasi, fino all'ultima fermata. Importante vincere, non solo per affrontare con minor ansia il sorteggio degli ottavi, ma anche per lanciare un segnale. Due pretendenti al titolo, senza ombra di dubbio. Messi contro Ibra, ma non solo. Cavani e il Psg, costruito dallo sceicco per macinare trofei, senza attendere troppo. Dall'altra i catalani, chiamati a dimenticare definitivamente Guardiola e a sposare un differente progetto a firma Luis Enrique. Ne esce una partita bellissima, a tratti feroce, per intensità. I primi 25 minuti, segnati dal botta-risposta Ibra - Messi, sono un concentrato di adrenalina. Alla lunga esce il Barca, perché ha stelle che nella notte spagnola brillano di luce più forte. Neymar disegna il vantaggio, Suarez si avventa sul 3-1. Il Psg esce battuto, ma attende dolci rivincite, magari più in là.

Blanc conferma le indiscrezioni della vigilia e si affida a Lucas nel tridente d'attacco con Cavani e Ibrahimovic. Fuori dunque Pastore e Lavezzi. Sorprende Luis Enrique. Nel Barca, disegnato con Bartra sulla corsia e Mascherano al centro, fuori Rakitic e dentro Pedro. Tridente da brividi con Neymar, Messi e Suarez. Panchina anche per il professor Xavi.

Il Barcellona comincia da par suo. Un incessante possesso palla, con il Psg in attesa di varchi in cui infilare frecce avvelenate. Non a caso, mentre i padroni di casa giochicchiano, mantendendo il pallone, arriva il vantaggio ospite. Matuidi trova la giusta sponda per Ibrahimovic, letale nel superare Ter Stegen. 0-1 e Camp Nou ammutolito. Serve una risposta immediata per spegnere gli ardori transalpini e al proscenio giunge Messi. Lancio millimetrico di Mascherano per Suarez, con l'uruguaiano che serve la Pulce e l'1-1 diventa naturale conseguenza. Il Psg si scuote però rapidamente e senza accusare il colpo torna a macinare occasioni. Clamorosa quella divorata da Lucas al minuto 29. Cavani impegna Ter Stegen due minuti dopo, ma è attento il portiere blaugrana. La partita prende il primo indirizzo preciso al 42'. Neymar scende palla al piede e disegna una conclusione che va ad accarezzare l'incrocio. 2-1 meraviglioso. Si va al riposo col Barca avanti.

Il Psg prova la riscossa a inizio ripresa. Bartra salva sulla linea, con Cavani prima e Lucas poi pericolosi. Fioccano i cambi. Blanc si gioca le carte Pastore e Lavezzi, sbilanciando ulteriormente la squadra, priva ora di un riferimento in regia. Discorso opposto per Luis Enrique. Dentro Xavi e Rakitic, per conservare palla con maggior tranquillità, garantendo fluidità di fronte all'assedio fisico del Psg. La gara trova la sua chiusura al 77'. Dialogo d'autore tra Messi e Xavi, palla a Neymar che impegna severamente Sirigu, sulla respinta zampata di Suarez e 3-1. Messi sfiora la doppietta personale in chiusura, ma la festa è comunque catalana.