Difficile, molto, ma non impossibile. Eppure nessuno ci è mai riuscito. La missione dell'Arsenal di ribaltare un 3-1 casalingo, se dovesse compiersi, sarebbe di portata quasi storica. Di fronte però c'è un avversario che concede pochissimo, e che vuole sorprendere tutti arrivando da sorpresa ai quarti di finale di Champions League: è il Monaco, che tre settimane fa ha clamorosamente sbancato l'Emirates Stadium di Londra, e adesso darà l'anima per mantenere quel vantaggio non indifferente che è riuscito a costruirsi nel capolavoro tattico di Jardim. La partita perfetta, come da lui stesso ammesso in conferenza stampa.

Una gara d'andata che rappresenta l'unico precedente tra le due squadre, che in realtà si erano già affronate in agosto, quando vinse la squadra di Wenger per 1-0. Già, Wenger. La sfida del cuore per lui, che ha allenato la squadra del principato tra il 1987 e il 1994, lanciandosi di fatto nel calcio che conta, prima di approdare ai Gunners nel 1996, e non alzarsi più da quella panchina, vincendo tutto a livello nazionale, più di una volta, ma senza riuscire a ottenere vittorie in Europa: nel 2000, la finale di Coppa UEFA persa ai rigori con il Galatasaray; nel 2006, quella di Champions League, ancora persa, contro il Barcellona per 2-1. All'andata, il manager alsaziano ha visto la sua squadra sciogliersi totalmente di fronte alla solidità e alle ripartenze del Monaco, e il 3-1 finale rappresenta una montagna da scalare.

QUI ARSENAL - Se guardiamo al rullino di marcia dei Gunners nelle ultime partite, le sconfitte si contano sulle dita di una mano: oltre a quella della gara d'andata, nel 2015 dei londinesi troviamo il 2-1 subito sul campo del Tottenham e il 2-0 in casa del Southampton a capodanno. Tre in quindici partite, a fronte di 12 vittorie. Alla luce di questi risultati, è ancora più difficile spiegarsi il clamoroso ribaltone dell'andata: certo, l'avversario era probabilmente il peggiore che la squadra di Wenger potesse incontrare, almeno dal punto di vista tattico, perchè sul piano del talento i favoriti erano nettamente i padroni di casa. Eppure, contro una difesa solidissima e dei contropiedisti efficaci, l'Arsenal si è piegato, e si è pure mangiato un paio di gol.

Al Louis II vedremo la squadra londinese in campo con una sorta di 4-1-4-1, tramutabile in 4-2-3-1 a seconda della posizione di Ramsey, uomo chiave tatticamente parlando per Wenger, come anche Coquelin, il suo compagno di reparto, rivelazione della stagione. Tra i pali dovrebbe trovare posto Ospina, che sta dando ampie garanzie e ha di fatto scippato il posto a Szczesny. Davanti a lui, coppia centrale con Mertesacker, disastroso all'andata, e Koscielny, con Bellerin e Monreal sulle fasce, con Chambers e Gibbs che dovrebbero partire quindi dalla panchina. Coquelin schermerà davanti alla difesa, con Ramsey e Cazorla a creare gioco centralmente, mentre sugli esterni agiscono Ozil e Sanchez. Davanti c'è Giroud, che deve riscattare una gara d'andata pessima.

QUI MONACO - Dopo un inizio di stagione difficile, la crescita della squadra di Jardim è stata esponenziale: adesso la testa della classifica, occupata dal Lione, dista solo 8 punti, e sono 4 quelli di distacco dal terzo posto occupato dal PSG. Il sogno di ritornare in Champions League l'anno prossimo è più vivo che mai, ma adesso bisogna pensare di rimanere dentro a questa edizione, e i risultati per ora promettono bene: il 3-1 dell'andata permette ai francesi di fare la loro partita preferita in casa, ovvero quella di stare chiusi e ripartire, tattica che metterebbe in grave difficoltà l'Arsenal, che tradizionalmente subisce questo tipo di squadre che si difendono con ordine, visto il tipo di gioco che la squadra di Wenger mette in mostra.

Jardim ha un altro motivo per sorridere: il rientro di Toulalan dalla squalifica. Il francese è un elemento fondamentale in mezzo al campo, la capacità di fare da schermo davanti alla difesa che ha lui ce l'hanno in pochi, e quando è a disposizione, raramente l'allenatore portoghese rinuncia a lui. A centrocampo farò dunque coppia con Kondogbia e Fabinho, con Joao Moutinho avanzato sulla linea dei trequartisti insieme a Dirar (in ballottaggio con Bernardo Silva, ma favorito) con Berbatov unica punta dell'albero di Natale. In difesa dovrebbe essere confermato Tourè sulla destra, mentre Kurzawa presidierà la fascia sinistra, e al centro, insieme ad Abdennour, uno tra Carvalho e Wallace, con il veterano portoghese favorito. Tra i pali c'è ovviamente Subasic.

LE PAROLE DELLA VIGILIA - Tranquillità e fiducia: anche se le chances di passaggio del turno sono poche, Wenger ai suoi chiede questo. "Il Monaco ha un vantaggio, ma noi abbiamo l'esperienza giusta per ribaltare questa situazione sfavorevole. Abbiamo una piccola chance, è vero, ma ce la giocheremo fino all'ultimo minuto. Sono certo che i goal arriveranno, dobbiamo solamente stare tranquilli, non farci prendere dal panico. Il Monaco ha una difesa forte e dovremo essere creativi. Giroud si è già ripreso, stiamo parlando di un giocatore di livello internazionale. Domani farà anche lui una grande partita". Il ritorno allo stadio in cui ha cominciato ad allenare ai grandi livelli causa emozioni forti, ma l'alsaziano è concentrato sulla partita: "Ci sarà emozione, ma la cosa più importante sarà cercare di passare il turno con il mio club, che è l'Arsenal. Ho tanto rispetto per il Monaco, che mi ha dato una possibilità quando ero ancora un giovane allenatore".

L'avversario, Leonardo Jardim, chiede di mantenere la calma ai suoi, perchè "sono passati 90 minuti su 180, e questa sarà la partita più difficile della nostra stagione". L'avversario è di livello, ma l'allenatore portoghese riconosce i meriti dei suoi: "All'andata l'Arsenal non ci ha sottovalutati, siamo noi che abbiamo disputato la partita perfetta, una gara da sogno, e domani dovremo comportarci allo stesso modo. Giocando come all'andata, e come nelle altre partite di questa Champions". Come sarà in campo la squadra del principato? "In difesa abbiamo fatto un po' di turnover in campionato, ma Abdennour rimane il nostro perno. Berbatov? Ha tanta esperienza, sa come affrontare queste partite. Sono certo che domani sarà al massimo della forma".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]