Non sono serviti 120 minuti (210 con quelli dell'andata) di lotta, agonismo, intensità e tanti calci per decretare la vincente tra Atletico e Bayer. La lotteria dei calci di rigore ha deciso il passaggio ai quarti di finale di Champions League ed i 'Cholconeros' del Cholo Simeone sono riusciti in un'altra mezza impresa. Erano riusciti a ristabilire la parità, nei tempi regolamentari, grazie ad un sinistro dal limite di Mario Suarez. Il Bayer Leverkusen, dopo essersi arroccato in difesa per tutta la durata della gara, tranne rarissime eccezione, esce dalla competizione a testa altissima, dopo aver lottato a denti stretti ed averci provato comunque in tutti i modi.

Il solito Simeone a fine partita, raggiante quanto basta, che esalta la prova del gruppo e della squadra: "Sono molto contento del lavoro che ha saputo fare la squadra, è stato di gruppo. Mi dispiace molto per l'infortunio di Moya, spero che possa recuperare al più presto. Oblak? Non ha mai smesso di lavorare, quando ti capita l'occasione, come stasera, devi sempre essere pronto per giocare anche la partita più importante della tua carriera. Mandzukic? E' stato veramente stoico a voler scendere in campo nonostante non fosse affatto al massimo delle sue condizioni fisiche a causa di un colpo subito. Sin quando è stato in campo lo ha fatto con grande intensità, abbiamo bisogno della sua forza, sono molto contento di lui".

Successivamente ha parlato anche la sorella-procuratrice dell'argentino, a conferma che a breve ci sarà la firma del Cholo il rinnovo del contratto in scadenza nel giugno del 2017: "Ci saranno buone notizie in questi giorni, i tifosi saranno sicuramente molto felici di quello che sentiranno. Da sempre crede nel suo lavoro ed in quello dei ragazzi, era sicuro che le cose sarebbero andate per il verso giusto stasera. Ci mette sempre tanta passione, il giorno in cui non lo riuscirà più a fare cambierà mestiere".

A fine gara, in zona mista al termine del match, c'era anche Torres, autore del gol vittoria: "Non è stato assolutamente facile come la gente poteva pensare prima della partita, abbiamo sofferto per arrivare alla vittoria, sono riusciti spesso a bloccare il nostro tentativo di giocare la palla. Ai calci di rigore ha avuto la meglio la squadra che ha avuto maggiore decisione. Sono molto felice di aver visto i tifosi così contenti e così caldi sino alla fine. Sono tornato qui proprio per vivere questo tipo di notti al Calderon".

Altrettanto raggiante Mario Suarez, autore del gol partita nel corso dei 90 minuti: "Non sono solamente io il protagonista, ma siamo tutti degli eroi. Abbiamo meritato la qualificazione. Sono dispiaciuto per Moya, spero che si possa riprendere presto. Non è stato affatto difficile entrare in campo a giocare in questo ambiente così caldo. Questo è il calcio, sono molto contento. La Champions League è la migliore competizione del mondo. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma siamo riusciti a passare il turno grazie al calore del pubblico ed alle parate di Oblak, che è stato fantastico. Siamo una buona squadra e lo stiamo dimostrando partita dopo partita. Vedremo chi dovremo affrontare adesso nei quarti di finale".

Secondo l'allenatore tedesco Schmidt, invece, a fare la differenza è stata l'esperienza: "Quando arrivi ai calci di rigore ad avere la meglio sono sempre coloro che riescono a tenere i nervi più saldi. E' necessario avere una certa esperienza ed è sicuramente megli poterli battere in casa, non quando sei fischiato ed attorniato dai tifosi avversari. Penso comunque che sia stato un risultato molto importante aver raggiunto i calci di rigore in un appuntamento così prestigioso. Peccato che i ragazzi non abbiano visto premiati i loro sforzi, anche perchè hanno dato grande battagli all'avversario sino al fischio finale dei tempi supplementari".

C'è grande amarezza, ovviamente, dalla parte tedesca della barricata. A parlare è Simon Rolfes, centrocampista subentrato nella ripresa, uno dei due ad aver realizzato il penalty: "E' difficile analizzare una partita persa ai calci di rigore, forse non siamo stati abbastanza coraggiosi nei tiri dagli undici metri, ma c'era bisogno anche di un pizzico di fortuna. Siamo molto amareggiati. In generale loro sono stati la squadra più propositiva, noi siamo stati piuttosto timorosi fin dai primi minuti. Se avessimo segnato al Calderòn, per l'Atletico sarebbe diventato tutto incredibilmente difficile. Ma non siamo riusciti a farlo e abbiamo subito il loro gioco per gran parte della partita. L'Atletico ci ha pressati. Quando abbiamo avuto il possesso palla non siamo mai stati in grado di giocarla velocemente. Loro hanno fatto ricorso ai lanci lunghi e si sono resi più pericolosi. La partita si è giocata prevalentemente nella nostra metà campo".

Infine, parola al direttore sportivo del Bayer Leverkusen, Rudi Voeller: "C'è tanta amarezza quando si perde ai rigori. E' stata una lotteria, dopo una dura lotta. Calhanoglu? Di solito si fa così, si guarda quello che fa il portiere. Questa volta non ha funzionato, ma la colpa non è di nessuno. Potevamo vincerla anche dopo il suo errore".