Quattro squadre, due finaliste, ma una sola vincitrice. Alla vigilia delle due semifinali di ritorno di Champions League che decreteranno le due squadre che si affronteranno a Berlino per la conquista della Coppa dalle grandi orecchie, nel lotto delle partecipanti rimaste, una su tutte spicca per gioco, condizione fisica e, almeno per il momento, uno strapotere senza eguali: parliamo ovviamente del Barcellona di Luis Enrique e Messi. Il 3-0 al Bayern, seppur con le tante difficoltà affrontate nello sbloccare il match, ha dato la netta sensazione, ovemai ce ne fosse bisogno, che i blaugrana sono la favorita numero uno per la conquista della suddetta coppa.

Con un piede e mezzo in finale, Luis Enrique si gode la sua squadra, con il tridente d'attacco più completo, complementare e potenzialmente mortifero del mondo. Quando s'accendono danno la sensazione che, innescati da quei geni di Iniesta e Rakitic, possono segnare in qualsiasi azione. Il Bayern di Guardiola ha assaggiato sulla sua pelle quello strepitoso potenziale e, ribaltare la sfida all'Allianz come fu fatto con il Porto, sembra un'impresa al di fuori della portata dei bavaresi.

La rinascita del Barça, dopo qualche anno in sordina con il Tata Martino e l'addio di Guardiola, è stata analizzata, per il portale Goal.com, dall'allenatore dei colchoneros, Diego Pablo Simeone. Queste le parole del Cholo sulla sfida di mercoledì scorso contro il Bayern, con le quali esalta il lavoro che Neymar e Suarez stanno facendo in campo per mettere al meglio in luce le qualità di Messi e del Barça tutto: "Il Barcellona è un grande collettivo in cui spicca il talento di Messi. Per lui è fondamentale il supporto dei compagni per fare quello che meglio gli riesce. Suarez e Neymar, in particolare, l'hanno aiutato tanto in questa stagione. Entrambi si sacrificano molto in fase di non posseso, così come Pedro, favorendo la freschezza del compagno sotto porta. Con l'Atletico abbiamo affrontato sei volte il Barcellona la passata stagoine e Messi non ha segnato una sola rete in quegli incontri. Ma Leo sta vivendo una grande stagione ed è arrivato nuovamente ai suoi standard massimi. E' difficile per chiunque, oggi, affrontare un avversario come lui. Dopo mercoledì, contemporaneamente all'esaltazione di Messi, si sono registrate feroci critiche contro Guardiola per l'utilizzo della difesa a tre. Ma è sempre facile parlare dopo. La priorità di Pep era avere un altro uomo in mezzo al campo per ottenere il possesso palla, ma il Barcellona l'ha sorpreso per pressione e rapidità".

Il Barça e Messi sembrano dunque inarrestabili, e Simeone continua così nella sua analisi: "Il genio di Leo Messi ha deciso l'incontro tra Barcellona e Bayern Monaco della scorsa settimana. Dopo la partita su di lui si è detto e scritto tanto, come sempre. E ci si è chiesto quale sia il sistema giusto per fermarlo. Non è facile. Il Barcellona ha giocato un grande primo quarto d'ora - con le occasioni di Suarez e Dani Alves - e un altrettanto arrembante quarto d'ora finale. Il vero problema non è Messi, ma tutto il Barcellona. Suarez ha portato aggressività nel tridente offensivo del Barça. Neymar con la sua tecnica è bravo in contropiede e a creare superiorità numerica. La presenza di Rakitic in mediana rende il Barcellona ancor più efficace nel pressing alto. Mascherano in difesa è ovunque. Pique è stato immenso. E i terzini sono ovunque". Insomma, una chimica perfetta di squadra che permette alla Pulce di esaltarsi in un mini rettangolo di gioco dove riesce quasi sempre a fare la differenza, o chiudendo da solo l'azione o fornendo assist perfetti per i suoi compagni (vedi il gol di Neymar contro la Real Sociedad).

Infine, il Cholo, dispensa consigli per Guardiola, in vista della gara di ritorno dell'Allianz Arena. Per quanto difficile e lontano dalla portata dei fortissimi panzer tedeschi, la ricetta di Simeone va sempre nella direzione indicata dall'argentino al suo Atletico Madrid: intensità e grinta. "Il Bayern non è riuscito a giocare la partita che aveva in mente sin dall'inizio. Eppure, nonostante questo, sono rimasti in gioco per quasi 80 minuti. Noi allenatori cerchiamo di fare sempre il meglio possibile per la nostra squadra e Guardiola ci riproverà martedì. Sarà molto difficile per il Bayern rimontare un 3-0, ma nel calcio non si sa mai. Il Barcellona non dovrà dare nulla per scontato, il Bayern inseguirà una vittoria storica. Sarà importante pensare a vincere, non a quanti goal servirà fare: così si rischia di perdere di vista l'obiettivo. Giocare con intensità e sperare: è questa la ricetta giusta nell calcio, anche quando tutto sembra perduto".