Poca cosa l'Olympiakos. La prima al Pireo per l'innovatore Guardiola non riserva sorprese. Il Bayern controlla agevolmente la minaccia greca e grazie a un Muller formato Champions torna in Germania con tre punti e diversi sorrisi.

Privo degli esterni di maggior talento – Ribery e Robben – Pep disegna l'undici con Douglas Costa e Muller a supporto di Lewandowski. Xabi Alonso distribuisce in mediana, T.Alcantara e Vidal completano il reparto. Lahm indossa un abito di difesa e supporta Boateng, Alaba e Bernat.

Non c'è in sostanza partita. L'Olympiakos sceglie di non giocare, rinuncia alla lotta e si espone al tasso tecnico del Bayern. Il fortino di Silva regge un tempo, 45 minuti nei quali gli ospiti hanno un netto predominio territoriale, ma non la necessaria concretezza. L'Olympiakos si aggrappa all'esperienza di Cambiasso, arretra il baricentro e capitola al settimo del secondo tempo. Muller scende sull'out di destra, apre il piattone e lascia partire un tiro-cross che sorvola Roberto e si infila all'angolo opposto.

Guardiola richiama Lewandowski e lancia Coman, poco dopo deve gettare nella mischia anche Kimmich per il dolorante X.Alonso. A decidere è però l'ultimo tocco del Maestro. Fuori Vidal, dentro Goetze, Bayern a trazione offensiva e in rete al minuto 89. Il gol nasce nuovamente dalla corsia di destra, Goetze si mette in visione, viene servito con una palla rasoterra a centro-area e con un controllo elude il difensore per poi incrociare alle spalle di Roberto.

É la spallata che manda i titoli di coda e annuncia l'ultimo sigillo di Baviera. Coman griffa la sfida conquistando la massima punizione al 91', sul dischetto va il glaciale Muller. Il teutonico attende il movimento di Roberto e batte centralmente, senza correre alcun rischio.

Da segnalare diversi scontri sugli spalti tra il tifo di fede tedesca e le forze dell'ordine.

Nel Gruppo F, Bayern a 3 punti, a braccetto con la Dinamo Zagabria. Per l'Arsenal, battuto in Croazia, la Coppa è già a un bivio.