Notte di verdetti. Il City si presenta in Germania per la seconda tornata della UEFA Champions League edizione 2015/2016. Di fronte all'undici di Pellegrini, il Borussia M. di Schubert. Sulle spalle del Manchester un macigno, vincere per evitare processi e sentenze. La sconfitta rimediata all'Etihad complica i piani dei blu e mette in discussione un raggruppamento sulla carta guidato proprio dagli inglesi, forti di una osa dalle mille frecce.

Lo scarso feeling con l'Europa torna a minacciare Manuel Pellegrini e a mettere alla berlina l'operato della squadra. Non il miglior momento dalle parti di Manchester, dopo un folgorante inizio, una lenta descensio. Sconfitta interna con il West Ham, bastonata a White Hart Lane, 4-1, e primato che passa ai rossi di Van Gaal, doppio sgarbo.

Le assenze addensano poi le nubi, alla vigilia di una gara sentita come poche altre. Il ritorno di Tourè e Silva smorza in parte l'allarme, ma il City gioca con una pesante spada sulla testa. Il fallimento aprirebbe all'ennesima rivoluzione, non solo di organico.

Il Borussia approccia invece la partita con maggior quiete. Anche i tedeschi hanno impellente bisogno di punti dopo il K.O con il Siviglia, ma entrano nella sfida con meno punti interrogativi e di certo non schiacciati dal peso del successo ad ogni costo. Le vittorie con Augsburg e Stoccarda cancellano la partenza a regime ridotto e permettono di abbandonare la coda della Bundes. La Champions offre un'occasione di gloria.

Pellegrini deve rinunciare a giocatori di peso. Per questa sera, out Delph, Clichy, Mangala, Kompany, Bony e Nasri. Davanti ad Hart, difesa a quattro, con Sagna a destra e Kolarov a sinistra, al centro Otamendi e Demichelis. Diga centrale composta da Tourè e Fernandinho, con tre tenori e ispirare l'unica punta, Aguero.

Alle spalle dell'argentino, Navas sul fronte destro, De Bruyne, perfettamente calato nella nuova realtà, su quello opposto, Silva trequartista con licenza di svariare. Sterling carta da utilizzare a partita in corso.

4-4-2 classico per Schubert. Sommer tra i pali, dietro, da destra a sinistra, Korb, Christensen, A.Dominguez e Wendt. Herrmann e Johnson esterni di centrocampo, coppia di mezzo Dahoud e Xhaka. Stindl e Raffael a comporre il reparto d'attacco. Indisponibile Stranzl.

L'unico precedente tra le due squadre risale alla Coppa Uefa del '79. Pari in Inghilterra, successo per 3-1 del Borussia in casa. 11 i confronti del Moenchengladbach con compagini inglesi: 5 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte. L'ultimo confronto risale al '96, Coppa Uefa. I teutonici domano l'Arsenal, 3-2 in casa e medesimo punteggio nella gara giocata sul prato dei Gunners. 15 invece le sfide tra il City e squadre tedesche: 6 affermazioni, 2 pari, 7 battute d'arresto. Nel 2014, l'ultimo intreccio, con il Bayern. Fase a gironi della Champions: 1-0 Bayern in Baviera, 3-2 City all'Etihad, con super Aguero.