Alle spalle la delusione in campionato, dove la Juventus ha raccolto molto meno di quanto abbia seminato, in Champions la musica cambia: l’undici di Allegri ritrova linfa e ossigeno, riuscendo a stendere un Siviglia, fin troppo attendista, grazie alle marcature di Morata e Zaza. Rispetto alle uscite in campionato, il centrocampo bianconero si è rivelato un’arma in più, grazie ad un ritrovato Khedira, ben coadiuvato dal Profeta Hernanes e Pogba.

TORNA KHEDIRA - Allegri ritrova finalmente Khedira dal primo minuto nel centrocampo a tre, assieme alla coppia Hernanes-Pogba, con Dybala e Cuadrado a seminare panico sugli esterni, supportando il totem Morata. In difesa, il tecnico livornese punta sulla collaudata coppia Bonucci-Chiellini, con un ritrovato Barzagli a destra, mentre l'out di sinistra è di competenza di Evra. A blindare la porta bianconera, manco a dirlo, Gianluigi Buffon. 

Unai Emery si affida al 4-2-3-1, con l'ex Inter Andreolli, affiancato a Kolodziejczak, mentre sulle fasce partono titolari Coke e Tremoulinas. In mediana schierati Krychowiak e N'Zonzi, con Reyes a dettare le geometrie di gioco. In attacco, Gameiro come ounta centrale, supportato dalle ali Konoplyanka e Krohn-Dehli. Emery punta forte su Rico come estremo difensore, in crescita nell'ultimo periodo.

JUVENTUS PADRONA DELLA TREQUARTI - L’inizio della gara è di matrice bianconera: il Siviglia soffre le accelerazioni di Cuadrado, che semina terrore sull’out destro, servendo continuamente gli attaccanti. Dopo diversi tentativi a vuoto, Dybala spaventa la retroguardia andalusa con un sinistro a giro, mancando la porta di un soffio. Nel frattempo i compagni di squadra riescono a gestire il possesso, perforando più volte la trequarti spagnola, senza però concludere a rete. Al minuto 40’ il vantaggio bianconero: Barzagli serve Morata in area, che appoggia a rete di testa svettando su Andreolli. Grazie a questo gol, l’attaccante spagnolo eguaglia il record di Del Piero di reti consecutive in Champions con la maglia juventina (5). Solo un tiro in porta per il Siviglia, con Buffon spettatore non pagante nei primi quarantacinque di gioco.

SIVIGLIA INESISTENTE, CI PENSA ZAZA - Di ritorno dagli spogliatoi, la musica non cambia: è sempre la Juventus, che insiste per cercare il raddoppio che ammazzerebbe definitivamente la partita, mentre Emery si gioca la carta Immobile, in campo al posto di un abulico Gameiro. L'ex granata, però non inciderà sulla partita. Nel secondo tempo, il protagonosta è sempre Dybala, che semina il panico, vedendosi negare per tre volte il gol da Rico, reattivo di fronte ai suoi tentativi. Solo all’88’ cala il sipario sulla partita: Dybala inventa e lancia Zaza in contropiede, che fulmina con freddezza Rico ponendo il sigillo definitivo.

La Juventus archivia, per ora, le prestazioni deludenti in campionato, con una prova d’autorità di fronte ad un Siviglia mai pericoloso.

Vittoria meritata per la truppa bianconera, Allegri ha ottenuto ottime indicazioni circa il suo centrocampo, con Khedira decisamente in ripresa, assieme ad Hernanes, perfetto in regia. Morata si candida a uomo Champions, grazie al suo settimo sigillo nelle ultime nove partite della rassegna continentale. In palla anche i due esterni Cuadrado e Dybala, in grado di sfruttare la superiorità numerica sulla trequarti, costringendo il Siviglia ad arroccarsi in area.

Prestazione negativa per gli andalusi, mai in partita, troppo permissivo e sonnecchiante, deludente Konyoplanka, giocatore lontano da quello ammirato al Dnipro. Urge un cambio di rotta per la squadra di Emery, che dovrà cercare contromisure per lo scontro diretto contro il Manchester City.

Grazie a questa vittoria, la Juventus si porta a punteggio pieno del Gruppo D, con sei punti, seguito dal duo Siviglia-City a quota tre. Il Borussia Monchengladbach appollaiato a zero punti.